Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parallelo allo sviluppo cittadino, tra XIII e XIV secolo, vi è un fenomeno di rinascita [...] dove cercare libertà e ricchezza: essa vive in quest’epoca una straordinaria fioritura e diventa la sede privilegiata di mercanti degli scambi di quanto non lo fossero diritti e usi feudali. Va nascendo lo jus mercatorum e vengono istituiti i primi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il feudalesimo
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “feudalesimo”, da un punto di vista storico-giuridico, [...] un diverso approccio, anche per Bloch è necessario distinguere tra due età feudali, l’una precedente, l’altra successiva al 1050 circa. Con di tradimenti.
In ogni caso siamo certi che all’epoca degli Annales regni Francorum il rito d’ingresso nel ...
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CAVOUR, Michele Benso marchese di
Marco Gosso
Nacque a Torino il 39 dic. 1781 dal marchese Giuseppe Filippo e da Josephte-Françoise-Philippine de Sales.
Il padre, primo di sedici fratelli, uomo di non [...] le contribuzioni richieste dai Francesi, l'abolizione dei diritti feudali, poi l'inflazione la gravarono di debiti.
Intorno e a suo modo altoborghese, vera protagonista di. un'epoca cruciale della stona non solo piemontese, ma italiana, il C ...
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DI GENNARO, Giuseppe Aurelio
Guido Panico
Nacque a Napoli nel 1701 dall'avvocato Ottavio e da Cecilia De Franco, in una famiglia che faceva parte di quelle élites urbane affermatesi nel secolo precedente [...] quella delle opere dei maggiori giuristi europei dell'epoca, soprattutto francesi. Da questa vasta formazione dottrinale .
Nello stesso anno gli fu concessa la cattedra di diritto feudale presso l'università di Napoli, in cui successe a Ferdinando ...
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MALASPINA, Azzone
Franca Ragone
Figlio di Obizzino di Federico, marchese di Villafranca dello Spino Secco, e di Tobia di Lanfranco Spinola di Genova, nacque intorno al 1280. Nel 1301, anno della prima [...] 1891, pp. 52, 204-207; E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, II, Pistoia 1897, pp. 34-38; U. Mazzini, Malaspiniana V, Milano 1955, pp. 353 s.; G. Meloni, Genova e Aragona all'epoca di Pietro il Cerimonioso, I, Padova 1971, p. 129; G. Guagnini, I ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvana Musella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa centrale, dopo la pace di Westfalia, è rappresentata da ciò che resta del Sacro [...] sono invalidate, restando in vigore il devastante principio “feudale” del rifiuto d’obbedienza alle leggi regie. L’ originario di una resistenza che sarebbe rimasta clandestina fino all’epoca risorgimentale. C’è però anche un’altra tendenza se si ...
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MALOCELLO, Lanzarotto (Lazzarotto)
Riccardo Musso
Di questo personaggio ci rimangono scarse notizie biografiche. Il suo nome compare per la prima volta nella carta nautica disegnata nel 1339 dal cartografo [...] non fornisce alcun elemento relativo alla sua origine o all'epoca in cui avvenne.
In realtà appare assai probabile che titolo personale, forse sollecitando un successivo riconoscimento feudale da parte portoghese.
Ciò giustificherebbe la spedizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla storia dell'Alto Medioevo
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Si pongono questioni non da poco nel ripercorrere [...] lingue, le loro istituzioni, i loro diritti. È un’epoca in cui si diffonde una cultura religiosa comune, il cristianesimo un nuovo ordine sociale ed economico fondato sul sistema feudale, sulla grande proprietà terriera, sulla ereditarietà dei ...
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Demanio Feudale
Emanuele Conte
È tipica della tarda dottrina giuridica meridionale la distinzione dei beni demaniali nelle tre grandi categorie del demanio regio, del demanio feudale e del demanio comunale [...] la morte di re Guglielmo, così come i trasferimenti di beni feudali alienati in mancanza di regio assenso durante i quasi trent'anni vecchia indeterminatezza di significato che la parola aveva avuto in epoca normanna: ma in tali casi non v'è nell'uso ...
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COSENZA
C. Bozzoni
(lat. Consentia, Cosentia Bruttiorum)
Città della Calabria, capoluogo di provincia, situata ai margini settentrionali della Sila, alla confluenza del Crati con il Busento, C. si sviluppa [...] del Trecento C., mai sottomessa alla servitù feudale, fu riconosciuta come centro amministrativo dell'intero nucleo romano ormai indefinibile e ampliato dai saraceni - fu ristrutturato in epoca normanna (1132 ca.), ma l'impianto esistente è per la ...
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masnada
s. f. [dal provenz. maisnada, che è il lat. *mansionata (cfr. lat. mansio -onis «soggiorno, dimora», da cui il fr. maison «casa» e l’ital. magione)]. – 1. Nel medioevo: a. L’insieme dei servi ministeriali, originariamente schiavi,...
arimannia
arimannìa s. f. [der. di arimanno]. – 1. In epoca feudale, censo reale e personale dovuto al sovrano in segno di sudditanza, così detto forse perché lo pagavano i liberi (arimanni). Anche, l’imposta sulle proprietà e sulle persone...