VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] e la bilancia, databile all'epoca in cui Cesare dedicò il tempio culto della dea madre della famiglia imperiale e del popolo romano. Sulle come V.: J. Scott Ryberg, Rites of the State Religion in Roman Art, in Mem. Am. Acc., XXII, 1955, tav. XXVIII ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Elide
Massimo Osanna
Luigi Caliò
Elide
di Massimo Osanna
Regione greca (gr. Ἤλις; lat. Elis) del Peloponneso nord-occidentale, compresa tra Acaia, Arcadia [...] entità regionali tra età arcaica e romana, è assai difficile comporre un Sacra e che era ancora all’interno dell’edificio all’epoca di Pausania (V, 20, 1) e l’arca di : Augusto introdusse il culto imperiale nel Metroon e probabilmente ristrutturò ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] al VI secolo. Ancora in epoca tardoantica proseguì in alcune forme il culto dell'immagine imperiale, se nel VI secolo le diffuse le reliquie ex contactu. La fermezza dei vescovi romani comportò da una parte la salvaguardia dei martiri locali, ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] Sennacherib (704-681 a. C.), alla cui epoca vanno riferite le t. cavaliere inserite nel distanza quasi costante di 100 piedi romani (30 m).
Gli architetti dell' della loro piccola mole, ma gli itinerari imperiali ci danno molti nomi di località, come ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] , nel più vasto quadro della primitiva arte romanica. È l'epoca delle innovazioni nei nuovi edifici, scompartiti da pilastri Abramo, Abele e Melchisedec e la Concessione dei privilegi imperiali alla Chiesa ravennate; nell'arco trionfale le due palme ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] terme. Tra i nuovi tipi di edifici, tipicamente romani, inventati in quest’epoca vi sono la basilica, il circo-anfiteatro, l’ 1971.
Ward-Perkins 1981: Ward-Perkins, John Bryan, Romanimperial architecture, Harmondsworth-New York, Penguin Books, 1981.
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] mondo antico (in particolare la civiltà greco-romana) ha avuto un destino e un ruolo ecclesiastico e, in concorrenza, di quello imperiale, ma anche da parte delle comunità non è in realtà condivisibile: mai epoca fu infatti più ambigua di quella nell ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
STELE (στέλη)
G. A. Mansuelli
I problemi vertono a cominciare dalla stessa etimologia del termine, che è stato connesso o con ἵστημι, nel significato di "star ritto" [...] antitesi al megalomorfismo dei monumenti funerari architettonici e ipogei. In epoca arcaica se ne trovano due diversi tipi, l'uno in è poi praticamente trasposta nelle s. romane di età repubblicana tarda e imperiale. Più che nella capitale, la s ...
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POZZO e CISTERNA
F. Cresti
Il p. e la cisterna rappresentano due delle componenti essenziali nei sistemi di raccolta delle acque potabili. Nel Medioevo occidentale si identificarono genericamente come [...] è indizio di un patronato ricco e facoltoso, per lo più imperiale a Costantinopoli, nei principali monasteri della città come in provincia. a Kairouan l'acqua di sorgenti, captate già in epocaromana, situate a km 36 di distanza - di cui rimangono ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] la cultura misteriosofica della corte imperiale (si pensi alla vita di in parte, storiche dell'epoca) e specialmente nel motivo sempre . 11 ss.
Sulle fonti relative ai filosofi di età romana: J. Keil, Vertreter der Zweiten Sophistik in Ephesos, in ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...