OTTOMANO, IMPERO
Ettore Rossi
. Stato turco musulmano durato dal 1300 circa al 1922. Il nome di "Impero Ottomano" è dell'uso europeo; i Turchi chiamavano il loro stato devlet-i ‛aliyyeh-i osmāniyyeh [...] aiuto verso il 1350, quando il serbo Stefano Dušan avanzava in Macedonia e in Tracia e mirava a conquistare Costantinopoli e a fondare un era morto, mentre preparava una spedizione in Asia.
L'epoca che seguì, dei successori Bāyazīd II, Selīm I e ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] si voglia riconoscere Alessandria come il centro, la capitale e l'esponente della nuova epoca di storia mondiale cominciata in Egitto col soggiorno del conquistatore macedone e con la fondazione della prima, e di poi famosa, città che portò il ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] di quest'ufficio e l'uso del portico del re nelle diverse epoche della storia attica. La ricostruzione ideale quindi, che il Lange fa della sala ipostila di Delo deve essere attribuita all'età macedone, agli ultimi anni del sec. III a. C.
Non ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] testimonianza di un'agrimensura catastale che già a quell'epoca si sarebbe trovata presso i popoli della Mesopotamia. Tavolette Macedone. Riesce quindi assai difficile distinguere ciò che essi possono offrire di originale (da riattaccare all'epoca ...
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GIARDINO (dal fr. jardin, pronunciato anticamente giardin, di origine franca; sp. jardín; ted. Garten; ingl. garden)
Giuseppe LUGLI
Ernst KUHNEL
Luigi PICCINATO
Giuseppe LEPRI
Giovanni Vacca
Oriente. [...] il fiore preferito dai Greci e introdotto a quanto sembra in Macedonia dal re Mida, onde col nome di Midae roseta si chiamava . Questi due giardini, benché rimasti incompiuti, operarono nell'epoca come due avvenimenti d'arte d'importanza assoluta: ad ...
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SIRACUSA (greco Συρακούσαι; lat. Syracusae; A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Giuseppe CULTRERA
Giuseppe AGNELLO
Guido LIBERTINI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
Secondina Lorenzina CESANO
Attilio [...] tempo fu creduto, non è pacifico che per tutte le epoche competa ad esso il nome di Eurialo che spettò, in di pezzi: il primo, anonimo, con l'effigie di Apollo e biga, di imitazione macedone (Filippo II, 359-336) di due pezzi da 60 e da 40 litre; ...
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PERGAMO
Giuseppe CARDINALI
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Goffredo BENDINELLI
. Antica città della Misia, a nord del Caico, a 120 stadî dal mare, su una collina di forma conica, della quale in origine occupò soltanto la cima, [...] greco-romana si venne a sostituire quella bizantina.
In epoca bizantina Pergamo fece parte dapprima del tema Opsikion, nel Mare Egeo con Attalo e coi Rodî, assalta le spiagge macedoni e conquista alcune isole e Oreo nell'Eubea. Nell'inverno del 199 ...
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LEGATURA (fr. reliure; sp. encuadernación; ted. Buchbinderae; ingl. bookbinding)
Tammaro DE MARINIS
Filippo ROSSI
Guido GIANNINI
Il vocabolo indica l'atto e l'effetto di legare i libri, il cucire [...] da forme d'intagli antichi con le teste di Filippo il Macedone e di Alessandro Magno. È quest'ultima una forma decorativa del secolo la loro insigne biblioteca, nella quale fin dall'epoca di Niccolò III troviamo rammentate legature di libri; le ...
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È lo stabilimento di lavoro per la costruzione e riparazione di naviglio da guerra e in genere di tutte le armi, macchine e strumenti impiegati da detto naviglio e per la fabbricazione e la custodia di [...] di Pidna (168 a. C.) le navi tolte a Perseo, re di Macedonia, furono trasportate a Roma nel Campo Marzio. Al tempo della guerra contro città. Febbrile vi dovette essere il lavoro in alcune epoche. Così da occupare 16.000 operai e da suscitare ...
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Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, [...] stesso arco di Costantino sta a dimostrare come - in un'epoca in cui la scultura era già in via di decadenza, ., Noct. Att., XIX, 10). Dall'aneddoto poi dell'architetto macedone Dinocrate, che proponeva ad Alessandro il Grande di fondare una città ...
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vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, per dovere, per devozione, per malattia...
odrisio
odrìṡio agg. [dal lat. Odrysius]. – Relativo, appartenente agli Odrisî (gr. ’Οδρύσαι, lat. Odrysae e Odrysii), antica popolazione tracia, originariamente stanziata lungo il corso inferiore del fiume Ebro (l’odierno Marizza), estesasi...