CLEMENTE II, papa
Hans Peter Laqua
Suidger (è questo il suo nome di battesimo) apparteneva a una famiglia dell'alta nobiltà sassone; nacque dal matrimonio di Konrad Morsleben von Horneburg con Amulrad, [...] di Enrico III nella politica ecclesiastica; con essa aveva inizio l'epoca dei papi della riforma - in un primo momento tutti tedeschi - che sostituivano quegli usciti dalla nobiltà romana. Già ai primi di gennaio 1047 C. II presiedette a Roma ...
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BONIFACIO V, papa
Paolo Bertolini
Originario di Napoli, figlio di un Giovanni, fu consacrato papa, dopo oltre un anno di vacanza della Sede apostolica, il 23 dic. 619, succedendo a papa Deusdedit (Adeodato [...] e culla dell'Impero, ed è inoltre sicura testimonianza, per quell'epoca, dell'esistenza di un Senato, cui si attribuiva tuttavia la le vigenti leggi imperiali dai notari della Chiesa romana provava l'importanza dell'opera svolta da questi ultimi ...
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GIOVANNI XVIII, papa
Antonio Sennis
Il suo nome di battesimo era Giovanni. Le fonti concordano nell'attribuirgli anche l'appellativo di Fasanus. Alcuni testi - tra i quali il catalogo inserito, intorno [...] pontificum. Nessun'altra fonte, dell'epoca (per esempio: Annales Augustani, Annales .M. Colini, L'epitaffio del fratello di G. XVIII, in Arch. della Società romana di storia patria, IC (1976), pp. 333-335; Dictionnaire de théologie catholique, VIII ...
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eresie
Emanuela Prinzivalli
Dottrine che si contrappongono a quella ufficiale della Chiesa cattolica
Il termine eresia deriva dal greco e significa "scelta". Col tempo passò a indicare alcuni gruppi [...] Barbari, distinta, se non contrapposta, a quella romana.
Il Concilio di Calcedonia
Ancora più dolorosa opinione, considerata eretica dalle Chiese cristiane, si è diffusa in tutte le epoche del cristianesimo: l'idea che la materia, il corpo, il mondo ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] inizi della cultura scritta della Siria e della Palestina all'età romana e oltre. I più antichi sono i testi di Ebla . Il mezzo principale di comunicazione con la divinità, quantomeno all'epoca dei primi re, era rappresentato dagli urim e i tummim, ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] come fronti di altari, ha fatto supporre un programmatico riferimento tematico e stilistico a certa scultura romana e laziale di epoca altomedievale (Cadei, 1978a). Inoltre il fatto che talvolta tali motivi geometrici si trovino isolati rispetto al ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] Antico e del Nuovo Testamento rivisto secondo l'autorità della Chiesa romana, testo che è noto come Vulgata Clementina. Nel peccato tutte le religioni cristiane. È, questa, l'epoca delle "confessioni", intendendo per "confessione", come sottolinea ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] della più rilevante pregnanza. E dove, all'incrocio della via romana per Locronan (Cornovaglia) esiste e resiste la Kroaz Keben, una ben più difficile datazione; cicli pittorici di quest'epoca si sono conservati anche in alcune fondazioni minori della ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] mecenatismo artistico di U. ed i suoi rapporti con l'architettura ed urbanistica romana e con l'arte sacra cfr. fra l'altro: J.A.F 335-84; Qu. Aldea Vaquero, Iglesia y estado en la época barroca, in Historia de España Ramón Menéndez Pidal, XXV, Madrid ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] . 2664, 2720). Tutt'al più la conferma di N. provvedeva ad inserire una clausola di riserva dell'autorità romana, che all'epoca di Benedetto III non era apparsa utile: "si in nullo ab apostolicae sedis praeceptionibus quoquomodo discrepaveris". N. fu ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...