JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] Sweezy, Stokely Carmichael e altri– criticò l’anima romantica e beat e valorizzò quella di critica sociale basata su lo più giovane e impegnato nelle lotte politiche dell’epoca. Sull’operare reggiano pubblicò Promesse e difficoltà dell’assistenza ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] le prime mostre italiane, una collettiva nella galleria L'Epoca a Roma (maggio 1918) e ancora nel febbraio 1919 nelle vesti di torero, di personaggio barocco, di cavaliere romantico ecc.: un'operazione ironica e narcisistica da valutare nell'ambito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo dell’evoluzionismo darwiniano, mentre alcuni generi, quali la tragedia, l’epica [...] apre la prospettiva di una classicità che cresce illimitatamente. La poesia romantica è fra le arti ciò che l’arguzia è per la filosofia connaturandosi come lo specchio della poesia omerica alla propria epoca, essa ne sfugge i limiti contingenti e si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal regno di Nicola I la straordinaria fioritura culturale dell’Ottocento [...] dell’Ottocento
L’Ottocento russo rappresenta un’epoca di eccezionale fioritura intellettuale, pari forse romanzo ciclico dalla trama ancor esile e dalla poetica largamente romantica, capace di profonda penetrazione psicologica. Nei cinque racconti di ...
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La moderna civiltà giuridica della tutela nacque in Italia con un anticipo di qualche secolo sul resto dell’Europa ed era già ben presente nella legislazione degli Stati preunitari: a Firenze come a Venezia, [...] concedere qualcosa all’antropologia e alla sociologia marxiste all’epoca dominanti. Avvenne così che le opere d’arte caddero dalla cornice paesistica una specie di eroica e romantica amplificazione. La ricchezza archeologica della Magna Grecia è ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] a corte il castrato Farinelli, uno dei più famosi cantanti dell’epoca. L’opera italiana penetrò anche in Portogallo; e fu introdotta come lingua dell’opera lirica durò fino al nazionalismo romantico, quando si scrissero libretti in tutte le lingue e ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] piuttosto di agire a fondo nei valori culturali più avanzati dell'epoca.
Nel 1762 il C. venne chiamato a Venezia, come critica, che costituirà la base di partenza per la cultura romantica.
Il C. rivolge la sua polemica contro le varie forme ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] ), e trae la sua materia per lo più da fatti dell’epoca carolingia (quando il legame dei Franchi con le radici germaniche era documenti, è stata storicamente inquinata sia dalla temperie romantica di cui erano imbevuti i primi studiosi (portati ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] le relazioni che determinò con le opere di altri artisti dell'epoca" (Orselli, A. B.:un riesame..., p. 206) , Roma 1951, pp. 107-213 e passim; A. Einstein, La musica nel periodo romantico, Firenze 1952, pp. 399-401; M. Vajro, A. B., Brescia 1955; F ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero di Kant si pone come cerniera tra due secoli, non solo nel senso che cerca [...] Kant sembra affrontare una serie di problemi discussi nella propria epoca, concernenti l’arte, il gusto e il sentimento del ’idea fondamentalmente neoclassica della bellezza, e la visione romantica sia del genio come essere eccezionale che del sublime ...
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preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...
taglionismo
s. m. [dal nome della ballerina Maria Taglioni (1804-1884)]. – Stile di danza che segnò il culmine dell’epoca romantica del balletto: era caratterizzato dall’uso delle punte, dalla leggerezza e dalla morbidezza dei movimenti, con...