HARDY, Thomas
Romanziere e poeta inglese, nato il 2 giugno 1840 a Upper Bockhampton, presso Stinsford (Dorsetshire), morto a Max Gate, presso Dorchester, l'11 gennaio 1928. Fece gli studî a Dorchester [...] sono ancora sulla linea della grande arte narrativa dell'epocavittoriana; ma in H. cercheremmo invano la visione tranquilla che formano la nostra esistenza sociale e che i vittoriani sostanzialmente accettavano, è per lui in contrasto insanabile ...
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Romanziere inglese, nato a Longworth nel 1825, morto nel 1900. Rimise di moda il romanzo storico in piena epocavittoriana, mescolando in Lorna Doone (1869) elementi cavallereschi e romanzeschi a elementi [...] realistici e umoristici: attinse per tale opra largamente a motivi locali, e vi diede prova di larga vena descrittiva e narrativa, se anche lo stile ne appaia oggi alquanto manierato. Scrisse molti altri ...
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Romanziere e drammaturgo inglese (Kingston Hill, Surrey, 1867 - Londra 1933). Esordì con una raccolta di racconti, From the four winds (1897), pubblicata con lo pseudonimo John Sinjohn, di cui si servì [...] mancano influssi francesi e russi, G. si è fatto storico dell'evoluzione psicologica dell'alta borghesia inglese dall'epocavittoriana in poi. La critica della società, guidata da ideali vagamente umanitarî, è il motivo fondamentale anche degli altri ...
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Scrittore e pastore inglese (Holne, Devonshire, 1819 - Eversley, Hampshire, 1875). Efficace divulgatore del socialismo cristiano, la sua ricca umanità e il suo romantico amore per la natura (fu studioso [...] la sua vocazione più autentica, e nella quale tentò di dar forma artistica ai problemi che lo interessavano. Dell'epocavittoriana K. espresse felicemente lo spirito epico e avventuroso in Westward Ho! (1855), che narra avventure marinare dell ...
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Scrittore inglese (n. Londra 1949). Dopo gli studi si è dedicato all'insegnamento dell'inglese. Ha esordito con il romanzo The sweet shop owner (1980), cui sono seguiti Shuttlecock (1981), romanzo psicologico [...] 1988; trad. it. 1990); Ever after (1992; trad. it. 1995), un romanzo in cui le problematiche filosofiche dell'epocavittoriana s'intrecciano con gli interrogativi senza risposta di un presente di solitudine e disillusione; Last orders (1996; trad. it ...
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Saggista statunitense (n. presso Roxbury, New York, 1837 - m. nell'Ohio 1921), iniziatore del genere letterario noto nella letteratura americana come "nature essay". Amico di Walt Whitman, pubblicò nel [...] Darwin, Huxley e J. Fiske, venne The light of day (1900), un entusiastico atto di fede nelle conquiste della scienza dell'epocavittoriana. Time and change (1912), The summit of the years (1913), The breath of life (1915), Under the appletrees (1916 ...
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Letterato e uomo politico inglese (Londra 1809 - Vichy 1885). Più che per le opere personali, che comprendono poesie, memorie, discorsi e una biografia di Keats, è ricordato per la sua attività di mecenate [...] (ottenne una pensione annua per Tennyson, aiutò, tra gli altri, i poeti T. Hood e D. Gray e fece conoscere Swinburne scrivendone nell'Edinburgh Review) e per la notevole influenza che esercitò sui circoli letterarî dell'epocavittoriana. ...
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Canottaggio
Bruno Marchesi
La storia
Le origini
Il canottaggio (dal francese canotage, derivato di canot "canotto"; inglese rowing) è la disciplina sportiva propria del gesto tecnico della voga, che [...] inglese ha conservato a lungo la sua matrice dilettantistica, rigidamente definita nella seconda metà dell'Ottocento, in epocavittoriana. Al tempo l'ARA (Amateur rowing association) nello stabilire le regole conferì lo status di dilettante solo ...
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Rivoluzioni agricole
David B. Grigg
di David B. Grigg
Rivoluzioni agricole
Introduzione
L'espressione 'rivoluzione agricola' è stata impiegata per descrivere una varietà di fenomeni eterogenei, verificatisi [...] elementi di fondo si ritrovano nella maggior parte delle storie dell'Inghilterra e dei trattati di agronomia dell'epocavittoriana. Ernle però ampliò notevolmente queste prime analisi, e grazie alla sua esperienza di giornalista e di scrittore la ...
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Urbanizzazione
Arnaldo Bagnasco
Introduzione
"Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento". È un'osservazione di Fernand Braudel, il quale introduce le città nel suo grande affresco [...] ; i distretti industriali dell'economia differenziata e diffusa stimolano invece governi pragmatici e adattativi: in epocavittoriana Birmingham era considerata la città meglio governata del mondo (v. Briggs, 1968). Concentrazione industriale e ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
gaslighting s. m. inv. Forma di manipolazione psicologica, a volte protratta a lungo, che consiste nell’indurre una o più persone a mettere in dubbio perfino la validità dei propri pensieri e della propria percezione della realtà, con conseguente...