Letterato (Bergamo 1839 - Palermo 1879), prof. di letterature germaniche a Padova (1867) e di letteratura italiana a Palermo (1876). Scrisse articoli di critica letteraria, ma è noto soprattutto per la [...] del Canzoniere di Heine (1865). Famosa la sua polemica con G. Carducci, che gli scagliò contro, tra l'altro, un feroce epodo, A un heiniano d'Italia (1872), e la prosa Critica e arte; ma dopo la morte dell'avversario generosamente si ricredette. E ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] 'ostrakon fiorentino (1937), il ΔύσϰολοϚ di Menandro (1958) con altre cose menandree, il commentario orfico di Derveni (1962), l'epodo di Archiloco di Colonia (1974); in campo latino, gli epigrammi di Cornelio Gallo di Qaṣr Ibrîm (1979) e il poemetto ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] soprattutto da Bacchilide e Pindaro. Gli antichi attribuivano a Stesicoro anche l’invenzione della triade strofica (strofe, antistrofe, epodo) che resta forma caratteristica di questa poesia.
La prosa si svolse tardi, nel 6° sec. e in terra ionica ...
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epodo
epòdo s. m. [dal lat. epōdos, gr. ἐπῳδός, comp. di ἐπί «dopo» e ᾠδή «canto1»; propr. «canto aggiunto»]. – Nella metrica e poesia antica, termine usato con varie accezioni: 1. Verso o colon di clausola a un periodo metrico (detto periodo...
epodico
epòdico agg. [der. di epodo] (pl. m. -ci). – Di epodo, che costituisce un (verso) epodo o è composto di epodi: periodo e.; sistema, metro e.; componimento epodico.