confronto
confrónto [Der. del lat. confrontare "mettere di fronte", da cum "insieme" e frons frontis "fronte"] [LSF] Atto ed effetto del confrontare, cioè del mettere di fronte due o più cose per riconoscerne [...] le somiglianze e le diversità. ◆ Metodo del c.: (a) [ALG] metodo per la risoluzione di sistemi di due equazionidiprimogrado in due incognite, consistente nell'uguagliare le due espressioni ottenute ricavando una medesima incognita dalle due ...
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Matematica
Definizioni
Si chiama e. un’uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili ovvero una o più funzioni o anche enti di natura più generale ( incognite dell’e.); se essa è soddisfatta, [...] lo stesso grado: il primo membro dell’e. è cioè un polinomio omogeneo. Un’e. omogenea ammette sempre infinite soluzioni; infatti da ogni soluzione se ne ottengono infinite altre, alterandole per un fattore di proporzionalità. Per es., l’equazione x2 ...
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equazionedi Langevin
Mauro Cappelli
Equazione differenziale stocastica in gradodi descrivere il fenomeno della diffusione di particelle in un mezzo. Il moto che ne risulta, noto come moto browniano, [...] può essere ottenuta analiticamente mediante il metodo di Fokker-Planck oppure numericamente attraverso simulazioni Monte Carlo. L’equazione prende il nome da Paul Langevin, fisico francese che per primo studio il moto browniano in un potenziale ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] è solo all’inizio del Cinquecento che vennero per la prima volta superati i limiti delle conoscenze matematiche dei Greci, con la risoluzione e la teoria delle equazionidi 3° e 4° grado per opera di algebristi italiani (S. Dal Ferro, N. Tartaglia, G ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] moto (f=ma, dove m è la massa del corpo) rientra in un'equazione siffatta. Se f è una funzione lineare (ovvero un polinomio diprimogrado nella x), l'equazione suddetta è particolarmente semplice e la sua risoluzione è relativamente facile. Le cose ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] detta 'equazionedi Cambridge', hanno grande importanza per quanto segue.
1. Nella dinamica di lungo si consideri la funzione di produzione (25) continua, omogenea diprimogrado, derivabile, con derivate prime parziali positive e seconde negative ...
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Produzione
Piero Tani
di Piero Tani
Produzione
Introduzione
La trasformazione sempre più complessa e articolata di risorse naturali, al fine di renderle più adatte a soddisfare le esigenze di vita [...] molto deboli sulla tecnologia, la funzione di costo è non decrescente, omogenea diprimogrado e concava (e quindi continua) positiva per p, in funzione di w e r. Scelto un numerario, il gradodi libertà residuo dell'equazione (6) può essere tradotto ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] . naturali) come, per es., la scomponibilità in fattori primi, le congruenze diprimogrado e digrado superiore, la ricerca delle soluzioni intere diequazioni, o di sistemi diequazioni, lineari o algebriche a coefficienti interi (cioè quella parte ...
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differenziale
differenziale [agg. e s.m. Der. di differenza] [ANM] Nella sua forma più semplice, cioè per funzioni reali di variabile reale, è un funzionale lineare (propr. d. primo) che a ogni f:I⊂R→R [...] in cui l'incognita è una funzione di più variabili z=z(x,y,...). Ordine di un'equazione d. è l'ordine massimo delle derivate che in essa compaiono. Un'equazione d. si dice lineare se è diprimogrado rispetto alle funzioni incognite e alle loro ...
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programmazione
programmazióne [Der. di programmare "preparare un programma"] [LSF] (a) La formulazione di un programma. (b) Con signif. particolare nelle locuz. p. lineare e non lineare (v. oltre). ◆ [...] massimi o dei minimi di funzioni diprimogrado, cioè lineari, dette funzioni obiettivo, sottoposte a condizioni (vincoli) espresse da equazioni o disequazioni anch'esse lineari (la forma dell'equazione principale e di quelle di condizione varia a ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....