L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] è noto come determinante hessiano:
Da considerazioni puramente geometriche sui punti di flesso della curva di equazione f=0 (f è in questo caso un polinomio omogeneo), Hesse, che non conosceva i risultati di Boole, dimostrò nel 1844 che se f si ...
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TOGLIATTI, Eugenio Giuseppe
Erika Luciano
– Nacque a Orbassano il 3 novembre 1890 da Antonio e da Teresa Viale, primo di quattro fratelli: Tina, Enrico e Palmiro, futuro segretario del PCI.
Conseguita [...] alle rigate sviluppabili dello spazio ordinario, e gli studi sulle superfici iperspaziali che rappresentano equazioni di Laplace, ossia tali che le coordinate omogenee del loro punto generico, pensate come funzioni di due coordinate curvilinee, sono ...
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varieta
varietà [Der. del lat. varietas -atis, da varius "vario"] [ALG] Nozione che generalizza quella di curva e superficie; intuitivamente, si presenta come un ente geometrico a n dimensioni (con n [...] r-dimensionale Pr, e cioè come insieme dei punti le cui coordinate proiettive soddisfano a un sistema di equazioni algebriche omogenee. Esempi elementari sono una curva algebrica piana, una superficie algebrica nello spazio a tre dimensioni, un ...
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cono
còno [Der. del lat. conus, dal gr. kònos] [ALG] La superficie (propr. c. indefinito) che s'ottiene facendo rotare attorno a una retta fissa (asse: d nella fig. 1) una retta avente in comune con [...] di piroclastiti e lave, o di sole lave, raggiungendo raram., nell'ultimo caso, la forma conica. ◆ [ALG] Equazione del c.: un'equazione algebrica f(x,y,z)=0 omogenea rispetto alle tre incognite; il vertice è nell'o-rigine degli assi; se questa ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] , poi membro dell'Accademia di Francia (1816). ◆ [ANM] Equazione di L.: l'equazione differenziale lineare omogenea alle derivate parziali del secondo ordine, prototipo delle equazioni ellittiche, ottenuta uguagliando a zero il laplaciano di una ...
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dinamica matematica
Laura Ziani
Settore della matematica che studia il comportamento dei sistemi dinamici (➔ anche statica). In essi l’evoluzione temporale è descritta da equazioni funzionali, la cui [...] (in particolare dalla forma della funzione nota g(t), che compare a secondo membro dell’equazione non omogenea), dai coefficienti che in essa compaiono e dal valore attribuito a certe costanti associate alle cosiddette condizioni iniziali.
Gli ...
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Legendre Adrien-Marie
Legendre 〈lëgŠàndr〉 Adrien-Marie [STF] (Tolosa 1752 - Parigi 1833) Prof. di matematica nell'École militaire di Parigi (1775); passò a dirigere, nel Bureau des longitudes (1787), [...] necessaria di minimo per soluzioni estremali di problemi variazionali: v. variazioni, calcolo delle: VI 463 f. ◆ [ANM] Equazione di L.: l'equazione differenziale omogenea (1-x2)y''-2xy'+n(n+1)y=0, con n costante; s'incontra nella ricerca della ...
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calore, equazione del
calore, equazione del prototipo delle equazioni differenziali alle derivate parziali di tipo parabolico. Si scrive nella forma
dove l’incognita u = u(x, t) rappresenta la temperatura [...] T]. In termini fisici, ciò discende dal secondo principio della termodinamica. Nel caso di materiale non omogeneo e/o non isotropo, l’equazione si generalizza nella
dove A è una matrice simmetrica definita positiva che rappresenta la conducibilità ...
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Schrodinger, equazione di
Schrödinger, equazione di nelle applicazioni della matematica alla fisica, equazione fondamentale della meccanica ondulatoria. Descrive la propagazione delle onde materiali, [...] formula
nella quale Δ è l’operatore di Laplace e h la costante di Planck. Essendo l’equazione di Schrödinger una equazione differenziale lineare omogenea, le sue soluzioni sono definite a meno di una costante di proporzionalità che, supponendo ψ ∈ L2 ...
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In elettronica e, in particolare, nei controlli automatici, classe di controllori robusti, ovvero di sistemi di controllo atti a garantire il soddisfacimento delle specifiche assegnate anche in presenza [...] Scegliendo opportunamente i coefficienti costanti a0,..., an−2, si può fare in modo che le soluzioni dell’equazione differenziale omogenea ottenuta ponendo s(t)=0, convergano asintoticamente all’origine, con costanti di tempo arbitrarie. Il problema ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
omogeneo
omogèneo agg. [dal lat. scolastico homogeneus, der. del gr. ὁμογενής «della stessa stirpe o specie», comp. di ὁμο- «omo-» e del tema γεν- «generare»]. – 1. a. Della stessa specie, della stessa natura, dello stesso carattere, detto...