Fisica
In acustica si definiscono suoni armonici o armoniche i suoni componenti, di varia altezza e di frequenza multipla di una stessa, che costituiscono un suono composto insieme con il componente [...] in tre, o più variabili.
Forma a. Forma differenziale esterna ω, che soddisfa una particolare condizione analitica, generalizzazione dell’equazione di Laplace, del tipo Δω=0, ove Δ=dδ+δd essendo d e δ i simboli, rispettivamente, della derivazione e ...
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corpo
còrpo [Der. del lat. corpus "corpo, complesso, organismo"] [LSF] Termine con cui s'indica generic. qualsiasi porzione limitata di materia, che si precisa mediante le caratteristiche di estensione [...] che le due operazioni siano invertibili, ossia, dati due elementi qualsiasi a e b, l'equazione a+x=b ammetta una e una sola soluzione, e inoltre che, se a€0, ciascuna delle equazioni ay=b e za=b ammetta una e una sola soluzione. Se il prodotto è ...
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anatomia
Ciascun lembo delle valvole atrioventricolari del cuore.
Ciascun rilievo o tubercolo ben visibile sulla superficie triturante dei premolari e dei molari: nei primi ( bicuspidati), in numero di [...] . Esistono poi tipi più complessi di c. ( c. di specie superiore, come la c. di terza specie ecc.). Se una c. di una curva algebrica piana cade nell’origine, l’equazione della curva è del tipo:
dove ax + by = 0 (a e b non simultaneamente nulli) è l ...
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prisma
prisma (Lat. prisma, dal gr. prísma -atos, a sua volta da prízo "segare"] [ALG] Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce [...] più complessa, presentando l'importante proprietà che δ presenta un valore minimo δm per un determinato valore im dell'angolo d'incidenza, dato dall'equazione di deviazione minima: nsin(α/2)= sin[(δm+α)/2]=sinim; per es., un p. di vetro con n=1.5 e α ...
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orario
oràrio [agg. e s.m. Der. del lat. horarius, da hora "ora"] [LSF] (a) Che si riferisce all'ora del giorno, che concerne le ore e più spesso, estensiv., il tempo: angolo o. (v. oltre), legge o. [...] l'equatore celeste: v. coordinate astronomiche: I 757 a. ◆ [MCC] Diagramma o.: la rappresentazione grafica di una legge o. (v. oltre). ◆ [MCC] Equazione o.: (a) generic., lo stesso che legge o. (v. oltre); (b) per un sistema olonomo, ciascuna delle ...
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rettificazione
rettificazióne [Der. del lat. rectificatio -onis "atto ed effetto del rettificare", dal part. pass. rectificatus di rectificare "rettificare" (→ rettifica)] [FTC] [ELT] Sinon. di raddrizzamento. [...] rettilineo. ◆ [OTT] R. ottica: fenomeno per cui dal-l'interazione di campi ottici si produce anche un termine a valore medio non nullo: v. ottica non lineare: IV 404 e. ◆ [ELT] Equazione di r. di una giunzione p-n: v. giunzione p-n: III 48 c. ...
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In matematica, si definisce f. ordinario di una curva piana un suo punto d’inflessione, cioè un punto P (v. fig.) nel quale la curva a attraversa la propria tangente t (mentre la curva sta tutta da una [...] con la sua hessiana, e il loro numero è pertanto 3n(n-2) (➔ Plücker, Julius).
Più in generale, per una curva piana, regolare, di equazioni parametriche x=x(m), y=y(m), condizione necessaria perché un punto sia un f. è che in esso si abbia x′y″−y′x″=0 ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] Alembert ð2F/ðt2-c2∇2F=s e quindi appaiono i p. ritardati. Nella fisica classica (per es., nel-l'acustica) abbiamo un'equazione di D'Alembert ove al posto della velocità della luce appare la velocità di propagazione nel mezzo vs; anche in tal caso si ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] di una matrice. A tale riguardo ricordiamo che, data una m. quadrata A d'ordine n, si dicono autovalori di A le radici dell'equazione caratteristica: det (A-xI)=0, ove I è la m. unità, det indica il determinante e il primo membro è detto polinomio ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] punti coniugati di quelli di un altro p. (p. oggetto) v. ottica geometrica: IV 387 a. ◆ [ANM] P. delle fasi: v. equazioni differenziali ordinarie nel campo reale: II 455 b. ◆ [ALG] P. di Argand-Gauss: p. i cui punti sono in corrispondenza biunivoca ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
risolvente
risolvènte agg. [part. pres. di risolvere]. – Che risolve, che ha la capacità e la funzione di risolvere, in alcuni usi partic. scient. e tecn.: 1. In fisica e nella tecnica, potere r. di uno strumento, un dispositivo, ecc., lo...