varieta
varietà [Der. del lat. varietas -atis, da varius "vario"] [ALG] Nozione che generalizza quella di curva e superficie; intuitivamente, si presenta come un ente geometrico a n dimensioni (con n [...] complesso. ◆ [ALG] V. affine: lo stesso che v. algebrica affine. ◆ [ALG] V. algebrica: ogni v. definita da un sistema di equazioni algebriche: v. varietà algebrica. La nozione di v. algebrica che per prima si è storicamente affermata è quella di v ...
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rotatore
rotatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. del lat. rotator -oris, dal part. pass. rotatus di rotare "rotare", che è da rota "ruota"] [LSF] (a) Propr., di cosa che determina la rotazione di qualcosa [...] ., sostanza dotata di potere rotatorio) che provoca la rotazione del piano di polarizzazione di una luce polarizzata linearmente. ◆ [MCC] Equazioni di Arnold-Eulero del r. rigido n-dimensionale: v. moto, costanti del: IV 122 b. ◆ [ASF] Modello del r ...
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ortonormale
ortonormale [agg. Comp. di orto(gonale) e normalizzato] [ALG] Base o.: dato uno spazio lineare V dotato di una operazione di prodotto scalare (υi,υj), è una base (←) i cui elementi lj godono [...] di uno spazio vettoriale); quando gli elementi delle spazio V siano funzioni, si parla anologamente di funzioni ortonormali: ◆ [ELT] Segnale o.: v. segnali, analisi dei: V 128 a. ◆ [ANM] Successione o. di funzioni: v. equazioni integrali: II 479 e. ...
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matrice
matrice [Der. del lat. matrix -icis "utero, madre"] [LSF] Raro nel signif. di cosa da cui se ne trae un'altra, indica in genere, concret., la struttura principale di un corpo, nella quale eventualmente [...] di una matrice. A tale riguardo ricordiamo che, data una m. quadrata A d'ordine n, si dicono autovalori di A le radici dell'equazione caratteristica: det (A-xI)=0, ove I è la m. unità, det indica il determinante e il primo membro è detto polinomio ...
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compatto
compatto [Der. del part. pass. compactus del lat. compingere "unire strettamente" e quindi "fitto, denso, poco ingombrante"] [ALG] Gruppo c.: gruppo topologico, che sia c. come spazio topologico [...] Operatore c.: quello che applica tutti gli insiemi limitati di uno spazio metrico in insiemi compatti del medesimo spazio: v. equazioni integrali: II 477 f. Gli operatori c. sono assai importanti nella fisica perché per essi si ha una classificazione ...
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epicicloide
epiciclòide [agg. e s.f. Comp. di epi- e cicloide] [ALG] Curva piana (anche curva e.) descritta da un punto rigidamente collegato a un cerchio a, che rotoli senza strisciare sopra un cerchio [...] a (E nella fig.), rispettivamente. Se R è il raggio del cerchio b, r quello del cerchio a e d la distanza del punto dal centro di a, le equazioni parametriche dell'e. sono: x=(R+r)cosφ-d cos[φ (R+r)/r], y=(R+r)sin φ-dsin[φ(R+r)/r], dove φ è l'angolo ...
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secante
secante [agg. e s.f. Der. del part. pres. secans -antis del lat. secare "tagliare"] [ALG] (a) Qualifica di un ente geometrico che intereseca un altro senza essere tangente: retta s. di una curva [...] d'incidenza: v. radiopropagazione: IV 718 d. ◆ [STF] [ANM] Metodo delle s.: uno dei metodi per risolvere graficamente equazioni algebriche, oggi di interesse storico, la cui base era nell'approssimare la curva soluzione con opportune rette secanti ...
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Poisson Simeon-Denis
Poisson 〈puasòn〉 Siméon-Denis [STF] (Pithiviers 1781 - Parigi 1840) Prof. di analisi matematica e di meccanica nell'École polytechnique (1802) e alla Sorbona di Parigi (1812). ◆ [...] , statistica dei: II 85 d. La distribuzione di P. ha estese applicazioni nella fisica delle particelle. ◆ [ANM] Equazione di P.: è l'equazione lineare alle derivate parziali seconde, non omogenea, ∇2V+kp=0, con ∇2 operatore laplaciano, V e p funzioni ...
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condizione
condizióne [Der. del lat. condicio -onis (tardo conditio -onis), da condicere "accordarsi, convenire"] [LSF] Fatto il cui intervento è necessario perché un altro fatto possa verificarsi (per [...] termine è quasi sempre specificato da un'opportuna qualificazione. ◆ [ANM] C. ai limiti o al contorno: per le equazioni differenziali alle derivate parziali, sono i valori prefissati che le funzioni incognite e talune loro derivate devono assumere in ...
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differenziale
differenziale [agg. e s.m. Der. di differenza] [ANM] Nella sua forma più semplice, cioè per funzioni reali di variabile reale, è un funzionale lineare (propr. d. primo) che a ogni f:I⊂R→R [...] incognita in una sola variabile, y=y(x), una o più delle sue derivate successive e la variabile indipendente x, mentre sono equazioni d. alle derivate parziali quelle in cui l'incognita è una funzione di più variabili z=z(x,y,...). Ordine di un ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...