giochi non cooperativi a mosse simultanee, teoria dei
Domenico Tosato
Teoria che propone soluzioni per situazioni di interazione strategica in cui si esclude la possibilità di accordi vincolanti fra [...] g. a informazione incompleta in un g. a informazione imperfetta, per il quale si applica il concetto di soluzione fornito dall’equilibriodiNash, ora qualificato come equilibrio bayesiano diNash per l’utilizzo da parte dei giocatori della regola ...
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strategia dominata
Roberto Lucchetti
La prima ipotesi di razionalità che la teoria dei giochi pone come fondamento della disciplina è che un giocatore non sceglie un’azione A se ne esiste una B che [...] una procedura preliminare che non consente di individuare esiti ragionevoli del gioco, ma eventualmente solo di eliminarne alcuni. Il concetto diequilibriodiNash permette invece una selezione più accurata di esiti ragionevoli.
→ Giochi, teoria dei ...
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Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] dipende dall'interazione delle decisioni prese da due o più soggetti con interessi contrastanti, e dall'informazione che ciascuno di questi ha circa le intenzioni e le strategie degli avversari. I modelli basati sull'utilità prevista sono stati ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] metafisica, si ebbe un sopravvento della ragione, una ricerca diequilibrio nello stile che si volle aderente alla parlata nazionale. per l’esotico e per il gotico, trova in J. Nash il suo interprete più originale.
Mentre si estendono nelle città i ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] esigenza di uscire dalle copdizioni di un equilibrio garantito dagli armamenti, dunque, s'incontrava con la necessità di H. Nash Smith e L. Marx.
Muore in questi anni il critico che più di ogni altro aveva seguito e indirizzato quarant'anni di vita ...
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La popolazione danese, secondo le rilevazioni censuarie del 1972, ascende a poco meno di 5 milioni di persone, con una densità media di 115 ab. per km2, e presenta un ritmo d'incremento abbastanza regolare, [...] di presa sulle masse popolari. La pratica impossibilità di esercitare il potere per l'equilibrio quasi dedito al collage e all'assemblage - e in quella di J. J. Thorsen e J. Nash che nel corso degli anni Sessanta opereranno nel campo degli ...
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IMPRESA.
Rita Castellani
– La (de)regolazione dei mercati e i modelli d’impresa. Gli effetti della crisi. Bibliografia. Webgrafia. Sitografia
Negli ultimi vent’anni del 20° sec. si è sviluppato un dibattito [...] (almeno due) in un certo settore produttivo che, poco più di un secolo dopo, sarà generalizzato da John Forbes Nash grazie allo studio degli equilibri in giochi non cooperativi. Ancora prima di Coase, nel 1926 fu Piero Sraffa a mettere in discussione ...
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Risorse naturali
Giuseppe Mureddu
Introduzione
L'espressione 'risorsa naturale', conio relativamente recente che accosta i concetti di ricchezza e di natura, viene usata con ampiezza oscillante tra [...] sistematici di petrolio e l'eutrofizzazione minacciano conseguenze disastrose per l'equilibriodi complessi .
Salant, S.W., Exhaustible resources and industrial structure: a Nash-Cournot approach to the world oil market, in "Journal of political ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] a somma diversa da zero e, infine, i motivi che ispireranno John F. Nash nel lavoro del 1950, in cui generalizza l'equilibriodi von Neumann e Morgenstern al caso di un gioco a n partecipanti, favorendo così un maggior impiego della teoria nello ...
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DE NOBILI, Roberto
Matteo Sanfilippo
Nacque nel settembre 1577 a Montepulciano (Siena) - ma un'errata tradizione ha ritenuto a lungo che fosse nativo di Roma - dal marchese Pierfrancesco e da Clarice [...] e dei Portoghesi, che temettero di veder compromessi gli equilibri politici e religiosi sui quali avevano T. Sheridan, A Jesuit Brahmin, R. D., in Jesuits, Biographical Essays, a cura di R. Nash Dublin 1956, pp. 75-89; A. Saulifte, Fr. R. D 1577-1656, ...
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