È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] nello spazio centrale il rapporto tra la larghezza e l'altezza era di 10:9. La larghezza degl'intercolumnî nei lati lunghi romana, di contrafforti esterni (che poi gli architetti bizantini cercheranno di portare nell'interno); 4. la creazione ...
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È il noto metallo prezioso, o nobile, usato nella monetazione, nella fabbricazione di oggetti d'uso, ma soprattutto ornamentali o artistici. Il nome, in quasi tutte le lingue, sembra che si riferisca al [...] corrispondente. Il valore del chilogrammo di argento che nel 1860 era di franchi oro 226 è diminuito fino a toccare franchi 80 Monti a Roma (Toesca). La dipendenza dall'arte orientale e bizantina - cui si collega quella mutazione dello stile - si fa ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] e salvaguardia di quanto di quel patrimonio s'era conservato hanno salvato dalle ruspe e dalla museificazione . La casa e l'albero, ivi 1961; A. Venditti, Architettura bizantina nell'Italia meridionale, 2 voll., ivi 1967; R. Pane, Attualità ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] primi tempi del periodo veneziano, tanto che nel 1430 Padova era diminuita a soli 17 mila abitanti. Il lento incremento fa poi eccessivamente delle violenze delle invasioni; e se il dominio bizantino fu troppo breve per lasciare tracce di un'opera di ...
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Pittore senese. Le prime notizie di lui, rintracciate sinora, sono del 1278 quando, come in anni successivi (1279, 1286, 1291, 1292, 1294, 1295), dipingeva a Siena forzieri e legature di libri: lavori [...] pratica del miniare. Nel 1319 era già morto. Forse ancora assai giovane, nel 1285, a Firenze si era impegnato ad eseguire una grande intendere con nuova freschezza i modi più eletti dell'arte bizantina e a mutarli in una maniera propria, come il ...
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Pittore. Nel 1291, già in piena maturità d'arte, eseguiva i musaici inferiori nell'abside di S. Maria in Trastevere, a Roma; nel 1308, lavorava per Carlo d'Angiò a Napoli; era ancora operoso circa il 1321 [...] - ne lascia bene scorgere le origini in quella scuola romana che durante il Dugento era stata penetrata sempre più da influssi della pittura bizantina, fino agli affreschi del pittore del Pantocratore nella cripta della cattedrale di Anagni e ai ...
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Nacque probabilmente in Roma tra l'810 e l'820 e vi morì verso l'878. Stretto parente di Arsenio, vescovo di Orte, personaggio eminente nella corte di Leone IV e Nicolò I, ebbe ottima educazione e fu uno [...] dettando gran parte delle sue lettere: lavoro al quale egli era specialmente adatto, per la conoscenza che aveva del greco, tanto utile in quei tempi di gravissima lotta con la chiesa bizantina. L'ultimo editore delle lettere di Nicolò (E. Perels, in ...
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NAVE
Ugo NEBBIA
George MONTANDON
Plinio FRACCARO
Mario GLEIJESES
Leonardo FEA
Pietro Enrico BRUNELLI – Guido ZANOBINI
Arrigo CAVAGLIERI
Carlo Maurizio BELLI
(lat. navis; fr. navire; sp. nave; [...] il Filosofo, il quale attese in modo particolare a confermare la potenza dell'impero bizantino anche attraverso la rinascita d'una flotta armata. Il dromone era un tipo di nave lunga, di carattere prevalentemente militare, a remi, dai rapporti tra ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] 3 nel 1931, 28,8 nel 1932, 27,3 nel 1933. Il numero degli operai era di 123.000 nel 1913, di 117.000 nel 1928, e discese a 77.000 si avvicinano al romanico tedesco. Anche le chiese bizantine di rito greco nella Polonia orientale subirono l'influsso ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] , nel 1600 l'Europa parlò nuovamente un unico linguaggio, che si estese sino all'Oriente cristiano (dove frattanto la Russia era divenuta l'erede dell'egemonia bizantina), e ciò dopo che la divergenza fra l'Italia e gli altri paesi d'oltralpe si ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
spatario
spatàrio s. m. [dal gr. σπαϑάριος, der. di σπάϑη «spada», propr. «portaspada»]. – Nell’impero bizantino, alto funzionario che, dopo il sec. 4°, era alle dipendenze del capo della casa militare della corte di Costantinopoli, e, nel...