È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] dalmatico, analoga nei ritmici filari di gallerie cieche, di derivazione bizantina, al duomo di Zara, reca la data 1210 ed è Ma già nel 1105, il cronista Eccheardo ci dice che Guarnerio era preposto alla marca quae est in partibus Aquinae, dov'è ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] sotto il dominio persiano. Il Gran Re nel sec. IV vi era rappresentato da satrapi, prima Abrocomas e poi Ariarate (dal 350 croce libera; a croce inscritta in un quadrato alla foggia bizantina (ma solamente dopo la fine del sec. X: Karanlek Kilise ...
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PAVIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Renato SORIGA
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Pietro VACCARI
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Giusto ZAMPIERI
Una delle più antiche e celebri città d'Italia e capoluogo della provincia [...] tempo.
Queste ragioni storiche bene spiegano la particolare posizione della città nell'età longobarda; già durante la guerra gotico-bizantina Ticinum era stato strenuo baluardo di difesa dei Goti, e dopo la caduta di Ravenna la sede del comando delle ...
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GEORGIA (georg. Sak‛art‛velo; A. T., 73-74)
Giorgio PULLE'
Carlo TAGLIAVINI
Giorgio VERNADSKIJ
Ettore LO GATTO
Gerhard DEETERS
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
La Repubblica socialista sovietista Georgiana [...] il trattato del 563 i Persiani rinunziarono alle loro pretese sulla parte occidentale della Georgia (Lasica), che era rimasta sotto l'Impero bizantino; e negli anni 643-645 perdettero anche la parte orientale, occupata dagli Arabi, padroni ormai di ...
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GIOTTO di Bondone
Pietro Toesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] si avvolgeva in manierate preziosità; mentre la pittura oltremontana non era più che un giuoco di linee e di superficie colorate, l'arte di G. si liberò dalle formule impersonali bizantine e gotiche, consistette nel senso, nell'animo e nella mente ...
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PELOPONNESO (ἡ Πελοπόννησος, Peloponnesus; A. T., 75-76, 82-83)
Giuseppe CARACI
Margherita GUARDUCCI
Guido MARTELLOTTI
Gaetano DE SANCTIS
Il maggiore, e il più tipico, degli aggetti peninsulari della [...] Intanto, ricostituitasi fino dal 281-280 la Lega achea, s'era venuta poi per impulso di Arato di Sicione e dietro l'esempio ed età moderna. - Oltre alle opere citate alle voci acaia; bizantina, civiltà: Storia; grecia, X, p. 907; mistrà, ecc., ...
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Architettonicamente è la parte superiore di un sostegno (colonna o pilastro) posto direttamente a contatto con un elemento sostenuto (architrave o arco). Nella sua forma schematica si possono distinguere [...] viene perfino riprodotta la tecnica al trapano dell'arte bizantina. Mancano completamente i tipi di capitelli figurativi, per più in uso era l'architravato. I sostegni erano coronati da capitelli semplicissimi il cui schema era limitato a pochi ...
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LUSSEMBURGO (Luxembourg; A. T., 44)
Piero LANDINI
Anna Maria RATTI
F. L. GANSHOF
Yvonne DUPONT
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Il granducato di Lussemburgo è uno degli stati più piccoli d'Europa: confina a N. e a O. con il Belgio, [...] 18‰ a 14,23‰. Ne consegue che l'eccedenza dei nati, mentre era dell'11,46‰ nel periodo 1901-1905, si restringe a solo 6,74 codex aureus" dei secoli VIII e X-XI), quanto Treviri (smalti bizantini sec. X, miniature secoli X-XI), Metz (miniature e avorî ...
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SIGILLO (lat. sigillum, dimin. di signum, anche signaculum; gr. αϕραγίς, donde "sfragistica", lo studio sistematico dei sigilli)
Cesare MANARESI
Goffredo BENDINELLI
Cesare MANARESI
Filippo ROSSI
Goffredo [...] 'accogliere anche tipi estranei allo scudo con cui essa si era in principio identificata. Dopo il sec. XVI la forma più uso del sigillo è attestato in Germania e anche per gl'imperatori bizantini; e continua coi Carolingi che da Carlo il Grosso in poi ...
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NORMANNI
Ernesto Pontieri
. Nome. - Normanni (northman "uomo del nord") si chiamano dapprima gli Svedesi, i Norvegesi e i Danesi, le tre popolazioni scandinave che, alquanto confuse, abitavano, nel [...] e vi portava a termine le conquiste che quarant'anni prima il fratello Guglielmo Braccio di ferro, rottosi coi Bizantini presso cui s'era arruolato, aveva iniziato da Melfi, chiave della Puglia, e quivi i suoi commilitoni lo avevano riconosciuto loro ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
spatario
spatàrio s. m. [dal gr. σπαϑάριος, der. di σπάϑη «spada», propr. «portaspada»]. – Nell’impero bizantino, alto funzionario che, dopo il sec. 4°, era alle dipendenze del capo della casa militare della corte di Costantinopoli, e, nel...