Andro
M. Acheimastou Potamianou
(gr. ῎Ανδϱοσ; lat. Andrus)
Isola del mar Egeo meridionale, seconda per estensione dell'arcipelago delle Cicladi. Posta a ridosso dello stretto di Kafereús, ove passava [...] Grecia, soprattutto per quella di Atene, al cui metropolita era sottoposto il vescovado di Andro.
Dopo la presa di ., Athinai 1925-1927.
A. K. Orlandos, Βυζαντινὰ μνημεία τῆϚ ῎Ανδϱου [Monumenti bizantini di A.], ABME 8, 1955-1956, pp. 3-67.
D. V. ...
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PERIGUEUX
N. Mouillac
PÉRIGUEUX (lat. Vesunna; Civitas Petrocorium, Vesunna Petrocorium nei docc. medievali)
Città della Francia sudoccidentale, capoluogo del dip. della Dordogne, situata lungo la riva [...] perse il proprio titolo di cattedrale a vantaggio di Saint-Front, era una chiesa coperta da quattro cupole in asse, due delle consacrata nel 1047. La parte orientale, di ispirazione bizantina, pone ancora numerosi problemi. Essa presenta una pianta ...
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Acerenza
C. Bozzoni
(lat. Acerentia, Acheruntia, Acherontia)
Centro della Basilicata in prov. di Potenza, A. sorge su una rupe tufacea cui deve in gran parte le caratteristiche e l'aspetto di baluardo [...] propria autonomia, mentre non poté sottrarsi all'influenza bizantina, come mostra l'assegnazione della sua cattedrale alla Arte in Basilicata, 1981). Prima dei restauri, sulla facciata era posto un busto di fattura antica (forse Giuliano l'Apostata) ...
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Algeri
L. Golvin
(lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir)
Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale [...] arabo al-Bakrī nell'11° secolo. Per quanto riguarda l'epoca bizantina, resta il ricordo di una grande chiesa le cui vestigia servivano da uno sbocco dell'entroterra montagnoso della Cabilia. E tale era ancora al tempo di al-Bakrī che così la ...
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IBN JUBAYR
F. Gabrieli
Letterato e viaggiatore arabo di Spagna, nato a Valencia nel 1145, morto ad Alessandria d'Egitto nel 1217.Da Granada, ove rivestì in gioventù alcuni uffici sotto gli Almohadi, [...] e deformato dalla retorica cui l'Oriente musulmano si era a quel tempo avvezzato. Ordine, semplicità e sincerità spiegano Maria dell'Ammiraglio (oggi detta la Martorana), gioiello di arte bizantina nel cuore della città. La profusione di marmi, di ...
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BONAVENTURA Berlinghieri
A. Caleca
Pittore lucchese del 13° secolo. Figlio e fratello di pittori, B. appare per la prima volta, insieme al padre Berlinghiero e al forse più anziano fratello Barone, [...] pannello che la celava alla vista nell'altare in cui era conservata. Da allora la tavola ha costituito un caposaldo per , specie nelle storiette laterali, alla cultura bizantina e siculo-bizantina, che costituisce la base del linguaggio così ...
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OLEGGIO
C. Segre Montel
Centro in prov. di Novara, situato nell'alta pianura alla destra del fiume Ticino.Notevole è l'antica pieve di S. Michele, menzionata in una bolla emanata da Innocenzo II (1130-1143) [...] diretta da un pittore fortemente impregnato di cultura bizantina, coadiuvato da maestranze locali di tradizione lombarda, forse a Novara con il vescovo Oddone, che nel 1054-1055 era stato in ambasceria a Bisanzio per l'imperatore Enrico III il Nero ...
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Ingres, Jean-Auguste-Dominique
Flaminia Giorgi Rossi
L'amante del bello ideale
Ingres è l'artista che porta lo spirito del neoclassicismo oltre i confini del suo tempo, interpretando anche i temi più [...] da Ingres, era stato fissato nella metà del Settecento dal teorico tedesco Johann Winckelmann ed era poi diventato il John Flaxman, alla scultura greca arcaica, all'arte ellenistica, bizantina, gotica, a Raffaello e ai manieristi. La grandezza di ...
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CALENDARIO
M. Mihályi
Sistema convenzionale di misura del tempo, con un intervallo base che è l'anno. Il termine deriva dal lat. calendarium 'registro di conti', in rapporto al pagamento degli interessi [...] è fondamentalmente un c. solare. Il c. romano era illustrato preferibilmente con il solo Zodiaco o con le immagini c. che diedero origine ai martirologi (menologi nella Chiesa bizantina).
Bibl.: - H. Stern, Poésies et représentations carolingiennes ...
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EDESSA
C. Barsanti
(gr. ῎Εδεσσα; turco Urfa)
Città della Turchia sudorientale, che sorge ai margini della Mesopotamia settentrionale, in prossimità del confine siriano.Fondata da Seleuco I Nicatore [...] decifrabili sotto il profilo cronologico; la cittadella era compresa nella cinta muraria urbana in larga parte marmoreo e musivo.Assai scarsi sono i resti della città romana, bizantina e crociata, così come incerta è l'ubicazione di molti edifici ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
spatario
spatàrio s. m. [dal gr. σπαϑάριος, der. di σπάϑη «spada», propr. «portaspada»]. – Nell’impero bizantino, alto funzionario che, dopo il sec. 4°, era alle dipendenze del capo della casa militare della corte di Costantinopoli, e, nel...