FUOCO, Francesco
Francesco Di Battista
Nacque il 12 genn. 1774 a Mignano, in Terra di Lavoro, da Giovanni "proprietario" probabilmente non agiato. Le origini della famiglia e il periodo giovanile continuano [...] il suo Preliminare, in Il Pontano, II [1829], pp. 3-18).
La derivazione industrialista, a partire dalla stessa intitolazione dell'Ape industriosa, era chiara. Come chiaro era l'avvio di quella revisione del ruolo del credito (Sul potere del tempo, in ...
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BALBANI, Tommaso
Gemma Miani
Nacque a Lucca il 30 apr. 1515, secondogenito di Francesco, mercante e patrizio lucchese, e di Maddalena Mei. Fu avviato da giovane alla mercatura nella ditta fondata dal [...] lo precedette: quella di suo padre, Francesco Balbani, la cui presenza era stata assidua presso tutti i consigli cittadini, nel periodo in cui il patriziato commerciale e industriale dava la battaglia decisiva per il monopolio del potere politico. Ma ...
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Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] quota di occupazione manifatturiera nelle imprese con oltre 500 addetti era inferiore al 20°, mentre era pari a circa il 65° in quelle con meno guerra mondiale, gli studi sulle maggiori economie industriali sono per lo più concordi nel caratterizzare ...
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Concentrazione industriale
William J. Baumol
Introduzione
L'espressione 'concentrazione industriale' o 'concentrazione di mercato' generalmente indica la percentuale delle vendite realizzate in un settore [...] grado di concentrazione di un mercato, comunque misurato, era considerato un indice attendibile del suo particolare grado di delle vendite o dei beni tra le imprese di un settore industriale o di un mercato: se la maggior parte dei beni o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di economia agraria
Guido Fabiani
L’evoluzione dal 1850 al 1950 della Scuola di economia agraria va analizzata da una duplice prospettiva. In primo luogo, considerando come, sul piano generale, [...] 18° sec., la scienza economica è entrata per la prima volta nell’era delle scuole e dei sistemi, la corrente di pensiero che si è sostenuto:
si può dire che esiste ormai un’italia industriale e commerciale. Un’Italia agricola, invece, non esiste ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] una lunga fase di storia delle corporazioni il cui declino era già iniziato dal 17° secolo. L’abrogazione del 1791 pur molto esteso lavoro: tutte le Gilde socialiste – agricole e industriali – si organizzano attorno alla domanda di libertà e «for ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] alla Coppola e alla Federzoni - segnava la nascita ufficiale di quel partito degli "interessi", industrialista e statalista, che era stato negli auspici della borghesia crispina meno provinciale e che rappresentava l'adeguata versione di massa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusto prezzo
Oreste Bazzichi
In queste pagine verrà individuato il substrato etico-economico a cui i pensatori medioevali e tardomedioevali hanno attinto per formulare, con una certa organicità, le [...] In questo senso, l’usura stessa, dal punto di vista laico, era un’azione biasimevole non perché fosse condannata dalla morale della Chiesa, ma della figura del mercante e la rivoluzione industriale). In questo senso molte intuizioni medioevali sono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] questione napoletana fosse la principale sfida per il nuovo Regno era ben presente a Cavour; eloquente la raccomandazione al re la storico’) il compromesso fra la borghesia (agraria prima e industriale poi) del Nord e i grandi proprietari terrieri del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] fra le più avanzate del mondo (anche se già a partire dal 16° sec. era iniziato un lento declino), con il grave ritardo nell’avviare la rivoluzione industriale, che verrà parzialmente agganciata solo alla fine del 19° sec., l’Italia diventò un Paese ...
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Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...
grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio o da una similitudine): un volume g. tre...