SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] da Simmel (v., 1908; tr. it., pp. 329-330) era "formata a imitazione di un gruppo di carbonari [e] divenne nota epoca Qing si incontra soprattutto nel contesto di movimenti messianici e settari, con finalità di rivolta o apertamente criminali ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] , emerge una convinzione di natura spirituale e messianica: la persuasione, cioè, di trovarsi in su di sé la morte […]. Con ciò lo scandalo della croce non era in alcun modo attenuato; veniva anzi accentuato in maniera inaudita e senza precedenti ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] princìpi» («L’Opinione», 9 dicembre 1871, ibid.).
Francesco De Sanctis era convinto che questa confusione per cui «non sappiamo più cosa è Destra politiche più articolate di quelle della messianica «liquidazione sociale», permetteva al mazzinianesimo ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] soldati ai suoi ordini non poteva essere costituita da cristiani. Era stato il sogno ricordato da Lattanzio ad averlo spinto a legare che l’originaria attesa dell’irrompere della novità messianica poté arrivare a figurare come un’eresia «modernista ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] al Figlio dell’uomo di Daniele, figura messianica del nuovo Israele universalizzato.
Echi lattanziani nei Dio, altrimenti avrebbe contraddetto la sua missione rivelativa, che era quella di riportare l’umanità dal culto demoniaco politeista alla ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] in posizione astensionista e nell’attesa messianica dell’inevitabile tracollo dell’empio Stato unitario coi tempi. Aver capito e affermato nelle sue encicliche che era all’interno del percorso proposto dallo Stato moderno che andavano realizzate ...
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La ricerca musicale
Giorgio Battistelli
Il problema
L’orizzonte della ricerca musicale appare oggi molto più indefinito che in passato. Non è nemmeno più ovvio distinguere tra una musica di ricerca [...] antropologia dell’interpretazione. È questo il caso di Prometeo, ma lo era già stato di composizioni più lontane nel tempo come À floresta del nuovo secolo Cage rappresenta una sorta di figura messianica: il personaggio di cui si aveva bisogno e che ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] tema della pace romana come realizzazione di quella messianica annunciata dai profeti – la pace che pone L’ipotesi sembra in linea di principio molto probabile, ma l’opera non era tra i testi ‘apologetici’ di Eusebio e pertanto non verrà trattata nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] la cultura borghese giunge in sé scissa tra una quasi messianica coscienza di universalità umana e di progresso e una disperata che restava in piedi di tutta l’avventata costruzione ideologica era solo un nudo dato di fatto: il fallimento del « ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] non essere riuscito a scoprire la città di cui I. era vescovo. Tuttavia dispone anche di fonte propria, e forse non commenti alle benedizioni dei patriarchi. A partire dalla significazione messianica della benedizione di Giacobbe a Giuda (Genesi 49, ...
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messianicita
messianicità s. f. [der. di messianico], non com. – Carattere messianico, per es. quello della predicazione di Gesù (in quanto egli si definiva il Messia e come tale era riconosciuto dai suoi discepoli), o in genere quello di...