SICILIA (XXXI, p. 654; App. II, 11, p. 821)
Aldo PECORA
Bruno MAVER
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La popolazione residente dell'isola è aumentata da 4.000.078 ab. nel 1936 a 4.462.220 nel 1951, e ha raggiunto i 4.711.783 ab. [...] 209 milioni di kWh (la stessa che nel 1938), mentre nel 1958 era già salita a 1109 milioni, dei quali 902 di energia termica e geotermica è ormai elemento irrinunciabile della realtà della Sicilia moderna e dello Stato italiano.
Il quadro delle forze ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] linea tracciata da M. Heidegger con il suo saggio sul moderno Die Zeit des Weltbildes (1938), pubblicato poi in Holzwege suo controllo in Cassazione (1937); e R. Sacco si era soffermato con intelligenza, in Il concetto di interpretazione del diritto ...
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Federalismo
Massimo Luciani
La concezione oggi prevalente del f. è quella che potremmo definire dinamica, risalente soprattutto alle elaborazioni di C.J. Friedrich. Il f., infatti, è comunemente inteso [...] : "l'autogoverno locale deve ritenersi la pietra angolare della moderna democrazia" ha scritto F. Neumann (1957; trad. it raggiunti, sulla base dei quali l'ingresso nella élite era stato possibile. Anche se per ragioni diverse, insomma, ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] la protezione e la disciplina dei singoli, avocandola esclusivamente a sé medesimi. Lo stato moderno è unità; il corporativismo medievale è particolarità. Nessuna conciliazione era ed è possibile tra i due termini. Il corporativismo, che uno stato ...
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Nel suo significato più generico delitto è il fatto di chi "abbandona" con un solo atto la via tracciata da una norma canonizzata. In questo senso è delitto qualsiasi infrazione delle leggi direttive della [...] importanza pratica e verte sulla pura terminologia. Del resto modernamente si è propensi ad abbandonare il termine di delitto dolo dell'autore dell'illecito; anche la violazione incolpevole era repressa; in secondo luogo, la violazione traeva con ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Anna Maria RATTI
Ugo FISCHETTI
Joseph HEGEDUS
Storia (p. 696) - Il 1° e 9 luglio 1937 le due Camere approvarono la nuova legge concernente l'elezione e i poteri del reggente, [...] 1937 i biglietti in circolazione ammontavano a 466 milioni e la riserva era di 84 milioni in oro e 59 in divise estere.
Bibl.: p. 210). La redazione d'un manuale di diritto privato moderno accompagnato da un commento, è in corso di stampa. Il ...
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. L'espressione, che nell'uso corrente risale, in Italia, al dopoguerra 1914-18, ha contenuto assai incerto e si presta a molti significati, ma negli ultimi tempi va essenzialmente polarizzandosi verso [...] a diverse categorie di possessori.
All'inizio dell'età moderna le masse contadine di varî paesi europei insorsero, in parte, le ben più audaci riforme di questo dopoguerra. Ineluttabile, era, all'opposto, che là dove si vollero riforme a tempo ...
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Storia del diritto. - Donatio era nel diritto romano l'atto col quale una persona diminuiva volontariamente il proprio patrimonio e aumentava il patrimonio di un'altra. Requisiti del negozio erano, pertanto, [...] fatte a determinate persone, nelle quali rientravano soprattutto i congiunti. Era una lex imperfecta in quanto né annullava né puniva le romano è l'istituto dell'arrha -, la moderna indagine è concorde nell'attribuire alla donazione nuziale ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] viali sul luogo delle antiche mura cingono la parte antica separandola dai moderni quartieri con ampie vie che si tagliano ad angolo retto; lo sviluppo il commercio di Montpellier dalla depressione in cui era caduto; ma egli non ottenne che risultati ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] dai più che il libro trovato il 621 a. C. era il solo Deuteronomio.
Al contrario, la maggioranza dei critici acattolici è affaticata la critica moderna: l'unità di santuario con l'abolizione di tutti i santuarî provinciali era il gran mezzo per ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...