BON COMPAGNI (Bon-Compagni, Boncompagni) di Mombello, Carlo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 25 luglio 1804. Il padre, Ludovico, fu dal 1809 al 1814 procuratore generale per il dipartimento dell'Arno, [...] a Lugano all'inizio del 1848, dopo che alla sua pubblicazione si era interessato anche il Gioberti, con cui il B. era entrato in rapporti epistolari all'apparire del Gesuita moderno. Dall'Introduzione alla scienza del diritto, il B. trasse pressoché ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] rotuli. Oltre a ciò, si scrive di solito che già allora era entrato in dimestichezza con Reginaldo Pole, e che il Pole lo Dal Zotto, Arquà Petrarca, Padova 1962, pp. 49-50 e fotografia moderna della fonte a p. 31 (come autore del distico il Dal Zotto ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] Malatesta su G. iniziò a calare: Carlo in questi anni era infatti lontano da Mantova, impegnato in Romagna a difendere gli città, territori in Italia e in Germania tra Medioevo e età moderna, a cura di G. Chittolini - D. Willoweit, Bologna 1991, ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] natale per trasferirsi con i genitori a Roma, dove lo zio Alessandro era uditore di Rota (dall'agosto 1599). Compì gli studi presso il questo caso, al "paragone" fra antico e moderno, il principio della simmetria altrove fu assecondato da interventi ...
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DORIA, Paolo Mattia
Pierluigi Rovito
Nato a Genova il 24 febbr. 1667 da Giacomo e da Maria Cecilia Spinola, apparteneva al ramo dei Doria Lamba, che nell'ultimo secolo e mezzo aveva dato alla Repubblica [...] altre durissime critiche anche nelle lettere 28 genn. 1729, c. 488v e s.d., c. 493v). La rottura con i "moderni" era definitiva e Celestino Galiani comunicò a G. Grandi l'edizione completa delle Opere matematiche (2 voll., Venezia 1722-26) scrivendo ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] morte del padre, avvenuta quando egli aveva nove anni (la madre era morta nel darlo alla luce).
Passato da Moncalieri a Torino, il London 1813. pp. 168 ss.; Biografia univers. antica e moderna, Venezia 1823, pp. 304-308; Nouvelle Biogr. générale, ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] nel 1561 e infine, nel 1564, da papa Pio IV, che era stato allievo del MANTOVA BENAVIDES, Marco insieme con alcuni tra i commune, droit commun, common law nella dottrina giuridica della prima Età moderna, Bologna 2005, pp. 23, 36 s., 45-47, 55; ...
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FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] Smith di F. Ferrara. Il F. intravedeva quell'"idea moderna" dell'ingerenza dello Stato che lo avrebbe identificato come un il 6 novembre. Già vincitore nel collegio di Casale Monferrato, era stato escluso dalle elezioni del maggio 1886 in quanto, per ...
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CIBRARIO, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 23 febbr. 1802 da Giambattista, notaio - trasferitosi nella capitale da Usseglio, nelle valli di Lanzo, negli ultimi anni dei secolo precedente, [...] Delle storie di Chieri, apparsa a Torino nel 1827.
L'opera era stata suggerita da P. Balbo, in cui possesso, per l'origine fino ad allora una storia di Chieri redatta con criteri moderni; non poteva dirsi che a questa esigenza rispondesse la Cherensis ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] .
La Summa costituisce la prima opera sistematica di E., terminata intorno al 1253, mentre egli era arcivescovo di Embrun. Sebbene gli autori moderni alludano a questo trattato come, alla "Summa aurea", questo nome le fu conferito soltanto a partire ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...