Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Contratto
Luigino Bruni
Il contratto nella teoria economica
Il contratto, così come oggi lo conosciamo, è uno sviluppo e una trasformazione dell’antica categoria del ‘patto’. Il ‘patto’, mentre lo ritroviamo [...] il quale si svolgevano i contratti che, fino alla modernità, non si distinguono mai chiaramente (né in linea di contratti e si scambiava, ma lo straniero era anche prossimo, proprio perché era cristiano. Un discorso specifico va quindi fatto per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] SVIMEZ. Nel 1978, l’Università di Venezia, dove si era trasferito nel 1959, lo proclama professore emerito. Saraceno continua a di crescita scelto da Inghilterra e Stati Uniti. Nel capitalismo moderno servono molti più capitali, che l’Italia non ha. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Angelo da Chivasso
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Angelo da Chivasso è insieme un momento di sintesi della scolastica medievale e un punto di partenza per le trattazioni economiche di età moderna. [...] espressa dall’autore nel prologo, che questa forma letteraria era la più adatta a raggiungere vasti strati della società . Morale e diritto nei testi per la confessione della prima età moderna, Bologna 1991); l’ultima edizione è quella di Roma 1771. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Società civile
Luigino Bruni
I mercanti e il monastero
È ormai un dato storiografico consolidato considerare l’Italia, nell’arco temporale che va dal Medioevo alla modernità, il principale (sebbene [...] libertas scritta sulla mura delle città (come quella di Lucca) era l’ideale per chi stava all’interno di quelle moenia che ma anche dal monachesimo, fino ai tanti carismi sociali moderni, istituzioni sociali e culturali che portavano alle prime forme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] sulle questioni legate al Concilio, che in quello stesso anno era stato spostato da Ferrara a Firenze. Sempre in quel periodo superando la visione statica tomista, preludono agli sviluppi moderni. È viva in lui la preoccupazione di mantenere l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Alessandro di Alessandria
Giovanni Ceccarelli
Il pensiero di Alessandro di Alessandria incarna la fase finale della breve parentesi in cui la scolastica medioevale tenta di operare una sintesi tra concezioni [...] semplice mezzo di scambio inventato per facilitare i commerci, era sterile.
Il Tractatus de usuris si viene così a trovare il circolo virtuoso della ricchezza fra Medioevo ed età moderna, Bologna 2002, passim.
G. Todeschini, Ricchezza francescana ...
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FALCK, Giorgio Enrico
Mario Fumagalli
Nato il 12 maggio 1866 a Dongo (Como) da Enrico e da Irene Rubini, e rimasto orfano del padre a dodici anni, la sua educazione fu continuata dalla madre con l'aiuto [...] del 1907.
Del tutto diversa la situazione a Nord degli Appennini. Qui la tendenza della siderurgia era verso la costruzione di acciaierie di tipo moderno che sostituissero le vecchie ferriere: già nel 1896 i trafilatori di Lecco, riuniti in consorzio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giacinto Dragonetti
Luigino Bruni
L’importanza dei premi per sostenere e alimentare le virtù civili (insieme, e prima delle pene) nasce da un’antropologia sociale e ottimistica che nel Settecento prende [...] misura almeno pari a quelle delle pene. Questo progetto della modernità è stato totalmente tradito, anche a seguito della vicenda virtù» (1768, p. 3). In realtà, il tema dei premi era presente, sebbene non centrale, anche in Dei delitti e delle pene ...
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LUZZATTO, Gino
Paola Lanaro
Nacque il 9 genn. 1878 a Padova, ultimo dei cinque figli di Giuseppe, goriziano, e di Amalia Salom, veneziana.
Manifestò un precoce interesse per la storia trascorrendo parte [...] maturare un atteggiamento non solo da liberista, quale il L. era per formazione e inclinazione (Salvemini lo esortava a essere in del 1914 - edito in due parti tra il 1934 (L'Età moderna, ibid. [la data 1932 in copertina è falsa, mentre la data ...
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GREPPI, Antonio
Elena Puccinelli
Nacque il 4 febbr. 1722 da Gabriele e da Elena Piatti. Il luogo di nascita non è documentato con certezza. La famiglia, appartenente dal XV secolo al ceto dei cittadini [...] cambio di un vistoso anticipo richiesto da Vienna, dove v'era necessità urgente di nuovi fondi a causa della guerra dei Sette "ditta" che F. Braudel paragonò, in condizioni mutate, a una moderna banca d'affari (Braudel, 1981, pp. 383 s.). Alla attenta ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...