Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] e un Martin Butzer e un Osiander da parte riformata, ed era stato in buoni rapporti con Paolo IV e il cardinal Pole, e di una possibilità di rinnovamento. Il frate aveva colto la modernità scientifica del Galilei, e sentiva la sua forza stringente di ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] conte palatino Ludovico V Wittelsbach (1478-1544). L’umanista era già entrato in contatto con la corte durante il cristiano. Gli «specula principum» fra Medio Evo e prima Età Moderna, in Modelli nella storia del pensiero politico, a cura di V ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] , non esiste una traduzione completa in lingua moderna. Solitamente si fa riferimento all’edizione latina da A e quindi hanno un’origine indipendente; ma, poiché Arnobio non era un autore così conosciuto, è difficile supporre che due autori diversi di ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] nemmeno nel quadro dell'impero asburgico, che era quello che era, ma sostenuto dalla solidarietà delle grandi potenze, e nel quale il Cattaneo non era alieno dall'apprezzare certi aspetti moderni della struttura amministrativa al confronto con quelli ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] un sistema di nozioni, di fantasie, di suggerimenti già armonizzati al servizio di una società moderna: già in Francia s'era attuato, contemporaneamente alla celebrazione letteraria dei nuovi ideali, lo spoglio dei materiali ancora fruibili della ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] società, si è detto, nasce e si sviluppa insieme al mondo moderno, il che vuol dire che essa non si pone nelle società premoderne 'storia', che ancora per i narratori del XVII secolo era sinonimo di remote e valorose gesta di personaggi di rango ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] nella tradizione ‛metafisica' e negli aspetti veristi dell'arte moderna da Caravaggio a Gemito o Mancini. L'influenza del Meridione era in tal senso determinante. In ogni caso a Roma era condizionante anche l'influenza del cinema, più che mai ...
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Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] "esloigner l'empereor et ses paroles", il testo gli fa dire che non era venuto "por covoitise que il ait de terre conquerre, car il en a , nel suo lungo passato e anche nella sua evoluzione moderna, che segna opere tra le più colte, con risultati ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] tutto si risolvesse in un gioco letterario, anche questo gioco era significativo d’una iniziale disposizione.
Ora, è bene dir ch’egli ne traccia con un preteso indebolimento dei moderni per effetto dello sviluppo della ragione e dei comodi ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] quando mai i poeti cantarono il reale senza trasfigurarlo? Il mondo ch'era intorno al Tasso, la corte e ogni altra società, e le rifatta spontaneità), modi sintattici e lessicali antichi e moderni d'ogni specie italiana. Anch'egli chiamava toscana ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...