Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] a trovare una nuova identità, a rinascere come moderni. Questa straordinaria fioritura della cultura occidentale ebbe il Italia la conoscenza della lingua greca, che durante il Medioevo si era persa. A lui si deve infatti l’istituzione, nel 1397, ...
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CUSANO, Biagio
Rosario Contarino
Nacque a Vitulano nel Principato Ultra (odierna provincia di' Benevento) e visse nel sec. XVII; non si conoscono né la data esatta della sua nascita né la famiglia di [...] lirica del C. risulta perciò schierata accanto alla lezione moderna della poesia barocca e a quella non lontana del Tasso esemplarità. Questo carattere di sfida della poesia alla fugacità del tempo era già colto da G. F. Bonomi, che nel sonetto " ...
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PETRONIO, Giuseppe
Elvio Guagnini
PETRONIO, Giuseppe. – Nacque a Marano di Napoli il 1° settembre 1909 da Nicola e da Concetta Jandolo.
Trascorse l’infanzia a Tripoli (dove la famiglia si era trasferita [...] critica». Una pratica, questa, che del resto era propria del suo insegnamento sempre caratterizzato dal gusto del della lettura, Lecce 1996; Romanticismo e Verismo. Due forme della modernità letteraria, Milano 2003.
Fonti e Bibl.: Necrologi (tutti in ...
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LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] natale (1921-25), si dedicò agli studi di filologia moderna, sotto la guida del germanista G. Gabetti, nell'Università sua scomparsa (I-II, Torino 1976).
In un ambiente che gli era più congeniale di quello napoletano il L. chiarì ulteriormente la sua ...
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PICCINI, Giulio
Marino Biondi
PICCINI, Giulio (Jarro). – Nacque a Volterra il 28 ottobre 1849 da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed Elisabetta Boninsegni.
Fin da giovane praticò i [...] e riconosciute stazioni di posta: il Procacci, il Giacosa. C’era anche d’Annunzio. Il poeta, che all’amico aveva dedicato L volta, senza infingimenti, semplicemente dal vero della nuova età moderna.
Morì sulle scale di casa propria, colpito da una ...
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CANTARELLI, Luigi
PP. Treves
Nacque a Udine il 12 settembre 1858 da Giuseppe e da Elisa Spongia, di famiglia cattolicissima, e tuttavia illuminata ed umanistica, soprattutto dalla parte materna degli [...] non poteva, e non può, definirsi uno storico "scientifico".
Era, anzitutto, in bene e in male, assai più "letterato", precisò. Ad esempio, allorquando, nella memoria su Vindice e la critica moderna (dalla Riv. di fil. e d'istr. class., XVI[1888], ...
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LUCCHESINI, Cesare
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 2 luglio 1756, ultimo dei tre figli del marchese Francesco e di Maria Caterina Montecatini. Nel 1764, con i fratelli Girolamo e Giacomo (1753-1820), [...] S. Carlo o dei nobili di Modena, dove la famiglia si era trasferita, dato che tanto il padre quanto la madre erano entrati in unì, inoltre, una viva attenzione per la letteratura moderna, soprattutto teatrale, che coltivò anche con frequenti viaggi ...
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PONTI, Maria
Tiziana Pironi
PONTI, Maria. – Nacque a Gallarate (Varese) il 27 luglio 1856, secondogenita di Andrea Ponti e di Virginia Pigna.
Il padre, facoltoso industriale tessile, si era distinto [...] la donna italiana; la cultura femminile in Francia; la donna moderna. Tra i testi consigliati figuravano quelli di August Bebel, anche a Bergamo.
Intanto a Roma, nel 1899, Ponti era stata tra le fondatrici della Federazione romana delle opere di ...
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PERCOTO, Caterina
Adriana Chemello
PERCOTO, Caterina. – Secondogenita, unica femmina di sette fratelli, nacque il 19 febbraio 1812 a S. Lorenzo di Soleschiano sul Natisone (Udine), dal conte Antonio [...] abilità narrativa e descrittiva, la sincera passione patriottica, la modernità di una scrittrice capace di percepire, in anticipo sui , nell’ottobre 1866, Caterina confessò a un’amica che era finalmente venuto il momento di impegnarsi per la ‘nuova’ ...
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DIEDO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primogenito dei cinque figli maschi di Andrea di Girolamo, del ramo a S. Fosca, e di Laura Raimondi, figlia naturale di Giovanni Antonio di Fantino, nacque a Venezia [...] battesimo del fuoco si fece attendere a lungo: il D. era giunto da poco a Corfù, allorché dovette sostenere uno sbarco turco infine dello stile, sempre molto sostenuto, ancorché al gusto moderno possa qua e là apparire lezioso, decretarono il successo ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...