(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] misteri inglesi e presto assai diffuse. L’inizio della prosa moderna fu segnato dalla traduzione della Bibbia, apparsa, presso i C. britannici, quella cornica (della Cornovaglia) era di carattere eminentemente religioso, mentre nella Bretagna erano ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] (➔ cavalleresca, poesia; Chansons de geste; Cid).
Poesia epica moderna
Con il rinascere degli studi di antichità classica, si elabora , non sorretto da un temperamento veramente poetico, era destinato a fallire.
Nel Cinquecento si separò teoricamente ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] , a ognuno dei quali è premesso un proemio. La filologia moderna si è affaticata a ricostruire il testo, che per molti riguardi su tutte. Nell'atto di concepire il poema, L. era alla ricerca di una certezza morale e filosofica, indispensabile non ...
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Tragico ateniese (Eleusi 525 circa - Gela 456-455 a. C.), della cui vita poco sappiamo di sicuro. Combatté a Maratona (490), dove cadde suo fratello Cinegiro. Partecipò per la prima volta a un concorso [...] Ορέστεια, dato da Aristofane solo al secondo dramma, è moderna) composta dell'Agamennone (᾿Αγαμέμνων), le Coefore (Χοηϕόροι), le Aristofane fa dei versi di E. mostra che la sua arte era sentita già allora come arcaica; rarissime sono le citazioni da E ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] divinità celebrando le virtù e le imprese degli dei; era accompagnata dalla cetra e il ritornello (efimnio) permetteva i. vero e proprio è, in Orazio, il Carmen saeculare.
Età moderna
In ambito letterario, il termine – già usato da L. Alamanni (16 ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] del Novecento in Occidente. Scritto in Svizzera, dove E. era ricoverato per collasso nervoso, il poema fu successivamente sottoposto What is a Classic?, 1945). E il cristianesimo come moderna mitologia ritorna in Journey of the Magi (nella collana ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] nazionale malese contro l’impero giavanese di Majapahit che era riuscito a soggiogare l’intero Sud-Est asiatico. di Sumatra). Nel periodo di transizione tra la letteratura classica e quella moderna spicca solitaria la figura di A. bin A.K. Munsyi (18 ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] vv. 654 segg. delle Opere, della cui autenticità, negata in antico da Plutarco, la critica moderna non dubita. Gli antichi non sapevano nulla del tempo in cui E. era vissuto; noi possiamo solo dire che egli è posteriore all'Iliade e all'Odissea, e ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve [...] si fa sempre più stretta. La prima c. in volgare nel mondo moderno è la Cassaria di L. Ariosto (1508): dopo di lui, nella della c. dell’arte erano soprattutto spettacolari. C’era il vecchio armamentario di sorprese, stranezze e buffonerie della ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] sue opere.
Opere
L'attività di V. fu immensa: l'indagine moderna ha elencato 74 opere per un totale di 620 libri. Di tutta (25 libri), seguiva quello delle divine: la prima parte era divisa in quattro gruppi di sei libri (precedeva una introduzione ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...