Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, alla tempera, all'incisione (acquaforte, bulino, acquatinta) eseguendo ritratti e soprattutto vedute (Firenze, Galleria d'arte moderna e Museo storico topografico Firenze com ...
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FOTOGRAFIA (XV, p. 782; App. II, 1, p. 963; III, 1, p. 663)
Aldo Gilardi
Emilio Ugoletti
In campo fotografico i fatti più notevoli negli ultimi anni sono stati di natura sociale e culturale, e riguardano [...] .
La prima ondata di popolarizzazione della f. si era avuta nell'ultimo decennio dell'Ottocento con la produzione , definiti promozionalmente da taschino, rappresentano la versione moderna, e negli esemplari più costosi automatizzata, delle ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] i. nasce proprio nel momento in cui si sviluppa l'industria moderna, con i problemi di riproduzione in serie del prodotto, con banchi da scuola con sostegni in ghisa nei quali tutto era studiato accuratamente per l'età, l'occupazione e la ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] e delle steppe").
La riconquista di ciò che era prima rimasto ai margini, il quotidiano e il banale arte dopo il '45, USA, Bologna 1969; G. C. Argan, L'arte moderna 1770-1970, Firenze 1970; AA. VV., Due decenni di eventi artistici in Italia 1950 ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] alla Salvador Dalí. Che in tutto questo vi sia il rischio, se così lo si voglia chiamare, di un "barocchismo della modernità" come ebbe a denunciare E. De Angeli, può anche essere vero; che tuttavia questi nuovi modi abbiano consentito un più ampio ...
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(VIII, p. 281; App. II, I, p. 477)
È la più popolosa città dell'Africa e di tutto il mondo islamico, capoluogo del governatorato omonimo (214 km2): nel 1986 la sola città raggiungeva i 6.053.000 ab., mentre [...] metallurgiche ed elettriche sono concentrate, dopo l'era nasseriana, a sud dell'agglomerazione cairota, nei di pregnante modernità.
Bibl.: G. Migeon, Le Caire, Parigi s. d.; Egitto moderno, EUA, Roma 1976; Egitto, in Africa, "Edilizia Moderna", 89- ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] 3° secolo. La poderosa cinta muraria, precedentemente scavata, era stata datata anch'essa al 4°-3° secolo a La strada stessa resta in uso; un tratto dismesso in età moderna, accuratamente investigato, ha rivelato una serie ininterrotta di battuti dall ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] Luogo e progetto, Roma 1976.
Ch. Jencks, The language of post-modern architecture, London 1977.
L. Quaroni, Progettare un edificio, Milano 1977.
con quanti espedienti grafici diversi si era tentato in passato di documentare il trasformarsi ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
*
Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] della guerra mondiale la città, con i suoi 845 mila ab. (1913), era non solo il centro più popoloso di tutta la Polonia, ma uno dei non poco del poco che fu fatto, innanzi i tempi moderni per la soluzione dei varî problemi urbanistici che poneva un ...
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VICENZA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Giuseppe PAVANELLO
Luigi SIMEONI
Emilio MALESANI
Fausto FRANCO
Antonio DALLA POZZA
Paola [...] 73 sono occupati ancora da orti e terreni coltivabili. La popolazione nel 1931 era di 65.177 ab. per tutto il comune, e di soli 46 lunga inferiore alle vicine Padova e Verona.
Medioevo ed età moderna. - Caduto l'impero e i regni barbarici di Odoacre ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...