GIOVANNI PISANO
G. Jászai
Scultore e architetto, figlio di Nicola Pisano, nato a Pisa intorno al 1245-1248 e morto a Siena nel 1318.Del periodo giovanile e degli anni di formazione di G., fino al ventesimo [...] e Aristotele, raffigurati come profeti. Ai piedi della sibilla Eritrea vi era un bue, ai piedi di Mosè un grifo, al di sotto delle Seidel, 1984) e uno in legno, posto su una croce moderna, nella chiesa di S. Nicola a Pisa (Mellini, 1970; contrario ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] Rabisch, il grottesco…, p. 330).
Nel 1561 il L. era già emancipato e l'anno successivo una patente rilasciata a nome di , di scienze esatte e naturali, di musica, di arte antica e moderna, di teologia, di magia; ma anche materie più legate al vissuto ...
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GUARIENTO di Arpo
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato dal 1338 al 1367, di origine padovana e forse, più precisamente, di Piove di Sacco (prov. Padova), dove possedeva parecchi beni. G. nacque verosimilmente [...] .La formazione di G. dovette avvenire a Padova, città che era diventata, con la ripetuta presenza di Giotto, uno dei più vivaci collezioni pubbliche (Arezzo, Mus. Statale di Arte Medioevale e Moderna) e in raccolte private. Il linguaggio di G. mostra ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] ignorato anche dai più dotti e il motivo del segreto era nel timore che i nemici lo evocassero. Il nome di R. rimane oscuro anche ai moderni, essendo semplici ipotesi l'etimologia da rumon (un nome del Tevere secondo gli antichi), o la derivazione ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] di 50 miglia da Roma. Ma va tenuto anche presente che Roma era una città, non una nazione, Roma non si identifica col popolo Latino M. Tamassia, La pittura nell'età di Augusto, in arte Antica e Moderna, 5, 1959, p. 17 ss. Per l'arte provinciale: R. ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (᾿Αϑῆναι, Athenae)
W. Johannowski
L. Vlad Borrelli
H. A. Thompson
P. Pelagatti
P. Pelagatti
La città moderna occupa tutta l'area dell'antica, fasciandola [...] 'Areopago, fra l'Acropoli e la Pnice a S dell'Odèion di Erode Attico e, a N, presso la moderna piazza Omonia. Nel VII sec. a. C. era intensamente abitata anche la zona a S dell'Olympièion, oltre a quelle dell'Agorà, dove si sono trovati pochi avanzi ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] , nel recupero di un classicismo vuoto e lontano. Lo Jugendstil, più che interpretare le nuove istanze del modernismo, si era posto, nelle sue forme più appariscenti, come posizione evocativa ed evasivamente liberatoria.
L'improvvisa apertura che l ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] santo si rifugiò e vi rimase tutta la vita. La sua ascesi era severa, il suo rifugio una spelonca, un recesso a cielo aperto con sempre di più, fino alla sua rinascita avvenuta in tempi moderni.
Il monastero di Abu Makar possiede oggi più chiese: la ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] fronte all'altra a metà della sala. La nuova aula leonina era larga circa il triplo ed aveva undici absidi (una delle quali subito modifiche sostanziali nel passaggio dall'età romana a quella moderna. Gli alberi venivano abbattuti con l'ascia a manico ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] un deposito concepito, allestito e gestito in modo moderno si definiscono e si consolidano molte strategie conservative II e del terzo tumulato. Dato che lo scopo del progetto era quello di effettuare solo indagini non invasive, non si è potuto ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...