LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] crearono le premesse per gli sviluppi futuri della lingua moderna e dei suoi dialetti. Il 1170 è indicato convenzionalmente del sec. XIII la regione in cui si parlava frisone era costituita da una larga fascia costiera affacciata sul Mare del Nord ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] adattamento dei moduli greci e latini con quelli della nuova e moderna lingua, e tentare quindi tutta una serie di accordi e chiesa di San Marco. Della stima universale di cui l'A. era circondato al momento della sua fine, sono, d'altra parte, ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] come per Emilio De Marchi è sempre il dialetto ambrosiano. Nel mondo moderno, e forse non solo in quello se si pensa al caso del non ha letto bene la grafia del Verga, che, come è noto, era tutta a zampette di mosca. E poi ancora un gruppo di lettere, ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] concesse al C. "il tempo d'esser breve",com'egli stesso era disposto a confessare.
Il C. morì a Parigi la notte del 6 del Ginguené è la voce inserita nella Biografla univers. antica e moderna, Venezia 1823, pp. 281-283. Si aggiunga il profilo della ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] libertà, per il superamento del caos in cui il mondo era stato trascinato: il classico valeva come coscienza di sé dell' di questi poeti fu sproporzionato al loro merito. La lirica moderna in Francia e in Inghilterra cominciò a scriversi sulle loro ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] in favore delle cui opere, come detto, il L. si era mosso presso gli stampatori) il L., per voce di Marino, , Libri e politica nella Venezia di A. Tarabotti, in Annali di storia moderna e contemporanea, VIII (2002), pp. 31-45; E. Bellini, Agostino ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] il consumo del poliziesco e le caratteristiche evolutive del capitalismo moderno.
Del resto John Carter (citato da Narcejac: v., piena consapevolezza, quello che sovrappone come mai era accaduto in passato due modelli comunicativi presenti in ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] prediletti antichi e recenti: i cui aspri limiti andava ravvisando nella decaduta modernità e nelle ambiguità tra vecchio e nuovo del suo clima storico. Era fatale che quel mondo, vieppiù precisandosi nella conoscenza, si sottraesse gradatamente all ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] antica; di una frattura profonda tra mondo antico e mondo moderno. E comune, in particolare, l'idea dell'esaurirsi e dello non in un latino fortemente alterato dalla lingua corrente; ma era il latino tradizionale che si sforzava d'impiegare, senza ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] indicazione di Colonia, nel 1691, quando l'autore era a Roma già da due anni, in sole cinquanta -464; M. Landau, L'opera letteraria e critica di G.V. G., in L'Italia moderna, 4 dic. 1905, pp. 343-351; A. Rolla, Storia delle idee estetiche in Italia: ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...