Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] varie tendenze: evangelici di tutte le denominazioni, cattolici modernisti e in genere liberali, laici di fede mazziniana ogni sua attività cessò. L’Albergo del popolo di Roma, che era la sua maggiore attività sociale, fu evacuato e l’edificio fu dato ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] Sillabo (in appendice all’enciclica Quanta cura, 8 dicembre 1864) si colpì duramente tutta la cultura liberale moderna che si era affermata in Europa e che aveva raggiunto anche il versante italiano delle Alpi, trovando eco nelle posizioni moderate ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] abbiano riguardato la provincia di Vicenza anche se, negli anni Trenta, solo un terzo delle latterie era provvisto di un moderno equipaggiamento tecnico. Inoltre, nella terra friulana, l’atteggiamento cooperativo poteva lasciare il passo a localismi ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] per le concorrenti: Laterza è ancora alla «Biblioteca di cultura moderna» nata 1902, l’Einaudi coltivava i suoi «Saggi» fonti che trasmettono un Gesù che parla. Inchiesta su Gesù. Chi era l’uomo che ha cambiato il mondo, edito da Mondadori nel 2006 ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] con Newton e con l'opera di diffusione della scienza moderna compiuta dalla Royal Society, ma anche con la coincidenza tra l'idea di un ordine naturale della società. Questo ordine era concepito come un ordine valido normativamente, e anzi fornito di ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] quindi di perpetuare quell'idea di perfezione che il pubblico si era fatto di lei. Nell'evoluzione ‒ anche se sarebbe più . Se il cinema è tornato con tanta frequenza su questo mito della modernità, è perché è attratto da tutto ciò che ha a che fare ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] società, si è detto, nasce e si sviluppa insieme al mondo moderno, il che vuol dire che essa non si pone nelle società premoderne 'storia', che ancora per i narratori del XVII secolo era sinonimo di remote e valorose gesta di personaggi di rango ...
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Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] furono applicati dal francese Ernest Michaux nel 1855. Si produsse così il primo velocipede che non era, però, ancora la bicicletta moderna. Questa nacque quando il velocipede fu corredato di ruote gommate, introdotte in Irlanda dallo scozzese John ...
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ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] lo schema di base sul quale è stata impostata l'evoluzione dell'istruzione durante tutta l'epoca moderna. Comenio era consapevole che per realizzarlo bisognava prescindere da fattori soggettivi, trascendere il modello del precettorato e concepire un ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] senso. Calabrese di origine e napoletano di formazione, Piria era giunto in Toscana nel 1842 dopo essersi perfezionato a Parigi Roma, 3° vol., La sua vita e la sua cultura tra età moderna ed età contemporanea, a cura di M. Belardinelli e P. Stella, ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...