CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] discrezione, né con avvedimento, circondandosi di armati pagati dall'erario, inimicandosi una parte sempre maggiore della nobiltà napoletana, conducendo, rispetto al papa e agli altri Stati, una politica neghittosa, che precipitava il Regno sempre ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] , vanno inoltre ricercati nelle condizioni dell'Erario pubblico e nella consapevolezza di tale situazione: una centralizzazione totale avrebbe comportato un onere finanziario insostenibile per le casse delloStato.
Ispirato allo stesso desiderio di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Domenico, detto Malatesta Novello
Pier Giovanni Fabbri
Nacque a Brescia il 6 apr. 1418 figlio illegittimo di Pandolfo (III) Malatesta e di Antonia da Barignano.
Seppure nati [...] Comunità. Se non vi fosse stato accordo fra i dinasti, quel complesso sistema di equilibri sarebbe saltato, soprattutto laddove le esenzioni avessero favorito persone di altre località del dominio, a danno dell'Erario cittadino. Le azioni del M., nel ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] luogo, ed in modo che invece di accrescere diminuiscono le forze delloStato" (pp. 69 s.). La sua soluzione, caldeggiata anche , di salvaguardare gl'interessi dell'erario e in ultima analisi anche della rendita parassitaria che stava dietro ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] come il D., risulta "debitore di grossissime somme" all'Erario nell'ostinato rifiuto di corrispondere "decime ed altre gravezze".
a Villalta e quindi mettendosi al sicuro "fuori delloStato" veneto. Per sua disgrazia questa volta la Repubblica ...
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MÉRODE, Frédéric-François-Xavier
Sergio Pagano
de. – Nacque a Bruxelles il 26 marzo 1820 dal conte Philippe Félix, ministro dal 1831 di Leopoldo I di Sassonia Coburgo re del Belgio, e da Rosalie de [...] delloStato pontificio nel 1867, Milano 1968, p. 53). Comune a entrambi era stato il proposito di rendere lo Stato con buoni introiti per l’Erario pontificio; suoi furono i progetti urbanistici riguardanti i quartieri delle Quattro Fontane e di S. ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] vescovo di Sarsina mons. N. Casali, accusato di frode all'erario per aver nascosto alla confisca parte degli arredi sacri e di divieto di accesso dei non cattolici alle più alte cariche delloStato; l'istituzione di un tribunale misto (laico ed ...
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CAETANI, Guglielmo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1465, ultimo figlio di Onorato (III), signore di Sermoneta e Caterina Orsini, appartenente alla nobile famiglia romana. Nel 1482, emulando il fratello primogenito [...] della repressione del baronaggio romano - primo, ineliminabile momento della costituzione ad effettiva unità delloStatodella finanziatore l'erario pontificio: già l'anno seguente, tuttavia, il pontefice espropriava la regione delle paludi ed ...
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CHIOCCARELLO, Bartolomeo
Anna Casella
"Patria neapolitanus" (Napoli, Bibl. naz., ms. XIII. B. 50, f. 34r), nacque il 23 ag. 1575, data controversa, ma sicuramente attestata (Ibid., Brancacciana, ms. [...] degli organi delloStato e dei singoli giurisdizionalisti, e quanto ancora incidesse sull'equilibrio instabile delle contrapposte pretese giuridiche.
Visti, dunque, la buona prova data e gli indubbi vantaggi che derivavano all'Erario dall'impiego ...
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GADDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1441 da Angelo di Zanobi e da Maddalena Ridolfi.
La famiglia, che annoverava tra i suoi membri ben tre pittori di una certa notorietà, come [...] al G. dal Magnifico fossero poi ratificate dagli organi delloStato e pagate con fondi pubblici o, al contrario, casi sarebbe andato per 1/3 a favore della Camera apostolica e per i restanti 2/3 a favore dell'Erario ducale. Il 31 marzo 1483 partì da ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...