FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] ad una reale riforma delloStato e dell'amministrazione. I suoi incontri col segretario di Stato L. O. Pallavicini parte del governo rivoluzionario sostenuto dai Francesi, riparò con l'erario e i documenti ad Ancona, e quindi, attraverso la Puglia ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] e i suoi riflessi positivi per l'Erario, per il gettito elevato e costante delle imposizioni sui consumi.
Quello stesso agosto, questo piano e la separazione del conto delloStato dal conto della Corona (con la conseguente riorganizzazione dei ...
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CARACCIOLO, Gianni (Sergianni)
Franca Petrucci
Nacque a Napoli molto probabilmente nel 1372 da Francesco detto Poeta, cavaliere aurato e ciambellano di Ladislao d'Angiò-Durazzo, del ramo dei Caracciolo [...] discrezione, né con avvedimento, circondandosi di armati pagati dall'erario, inimicandosi una parte sempre maggiore della nobiltà napoletana, conducendo, rispetto al papa e agli altri Stati, una politica neghittosa, che precipitava il Regno sempre ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] , vanno inoltre ricercati nelle condizioni dell'Erario pubblico e nella consapevolezza di tale situazione: una centralizzazione totale avrebbe comportato un onere finanziario insostenibile per le casse delloStato.
Ispirato allo stesso desiderio di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Domenico, detto Malatesta Novello
Pier Giovanni Fabbri
Nacque a Brescia il 6 apr. 1418 figlio illegittimo di Pandolfo (III) Malatesta e di Antonia da Barignano.
Seppure nati [...] Comunità. Se non vi fosse stato accordo fra i dinasti, quel complesso sistema di equilibri sarebbe saltato, soprattutto laddove le esenzioni avessero favorito persone di altre località del dominio, a danno dell'Erario cittadino. Le azioni del M., nel ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] luogo, ed in modo che invece di accrescere diminuiscono le forze delloStato" (pp. 69 s.). La sua soluzione, caldeggiata anche , di salvaguardare gl'interessi dell'erario e in ultima analisi anche della rendita parassitaria che stava dietro ...
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DELLA TORRE, Lucio
Gino Benzoni
Primogenito di Sigismondo di Carlo e della nobile veneziana Cecilia Mocenigo, nacque nel 1696, probabilmente nel castello avito di Villalta, e fu subito immesso in un'atmosfera [...] come il D., risulta "debitore di grossissime somme" all'Erario nell'ostinato rifiuto di corrispondere "decime ed altre gravezze".
a Villalta e quindi mettendosi al sicuro "fuori delloStato" veneto. Per sua disgrazia questa volta la Repubblica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] dei lavoratori non è temporanea, allora lo Stato deve evitare di intervenire per sostenere il reddito dei disoccupati, perché questo porterebbe un danno alle casse dell’erario. L’alternativa potrebbe essere la migrazione dei disoccupati ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] vescovo di Sarsina mons. N. Casali, accusato di frode all'erario per aver nascosto alla confisca parte degli arredi sacri e di divieto di accesso dei non cattolici alle più alte cariche delloStato; l'istituzione di un tribunale misto (laico ed ...
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CAETANI, Guglielmo
Gaspare De Caro
Nacque nel 1465, ultimo figlio di Onorato (III), signore di Sermoneta e Caterina Orsini, appartenente alla nobile famiglia romana. Nel 1482, emulando il fratello primogenito [...] della repressione del baronaggio romano - primo, ineliminabile momento della costituzione ad effettiva unità delloStatodella finanziatore l'erario pontificio: già l'anno seguente, tuttavia, il pontefice espropriava la regione delle paludi ed ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...