Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Debito pubblico e banca pubblica
Fausto Piola Caselli
Origine e legittimità del debito pubblico
Il primo debito pubblico, nella forma di prestito volontario o forzoso, è documentato a Genova e a Venezia [...] largamente contrappesato dall’annua perdita che fa l’erario per il peso degl’interessi; laonde nel primo , Milano 1804.
P. Verri, Memorie storiche sulla economia pubblica dellostato di Milano, in Scrittori classici italiani di economia politica, a ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] ad una reale riforma delloStato e dell'amministrazione. I suoi incontri col segretario di Stato L. O. Pallavicini parte del governo rivoluzionario sostenuto dai Francesi, riparò con l'erario e i documenti ad Ancona, e quindi, attraverso la Puglia ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] luogo, ed in modo che invece di accrescere diminuiscono le forze delloStato" (pp. 69 s.). La sua soluzione, caldeggiata anche , di salvaguardare gl'interessi dell'erario e in ultima analisi anche della rendita parassitaria che stava dietro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Battista Vasco
Claudia Sunna
Giovanni Battista Vasco appartiene a pieno titolo al gruppo di intellettuali piemontesi e lombardi che animano la diffusione delle idee illuministiche nella seconda [...] dei lavoratori non è temporanea, allora lo Stato deve evitare di intervenire per sostenere il reddito dei disoccupati, perché questo porterebbe un danno alle casse dell’erario. L’alternativa potrebbe essere la migrazione dei disoccupati ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] tradizione "municipale" teramana; pubblicizzazione dei bilanci delloStato (una mozione "per chiedersi dal ministro delle Finanze lo stato di tutte le rendite e di tutti gli esiti annuali dell'erario"). Presenta l'istanza di alcuni fabbricanti di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Benedetto Cotrugli
Daniela Parisi
Benedetto Cotrugli fu un uomo d’affari, un diplomatico, un personaggio dotato di alta cultura. L’abbinamento di queste caratteristiche gli fece avvertire naturale l’esigenza [...] pone la realtà individuale in relazione al contesto della città, delloStato, del bene comune: chi traffica ha come ; delle Repubbliche, mediante l’estrationi, & commissioni delle loro mercantie, e conseguentemente accrescono l’erario pubblico ...
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BORGONE, Giambattista Gropello conte di
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1650 ad Avigliana, da famiglia, della piccola borghesia provinciale, privo di una solida formazione culturale, ma dotato di [...] , che lo aggregò all'amministrazione dell'erario, come ufficiale delle gabelle, sotto la sovrintendenza del nelle ultime udienze decisive prima del varo della riforma - alla direzione suprema degli affari delloStato. E all'Ormea, esaurito ormai ...
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DE PONTE (Aponte, Da Ponte), Giovan Francesco
Pietro Messina
Figlio di Giovanni Antonio e di Costanza Lanario, nacque nel 1541 a Napoli o a Maiori. La famiglia, originaria della costiera amalfitana, [...] su Napoli e per rinsanguare l'economia delle province. Per sanare l'Erario napoletano elaborò anche un progetto per diminuire come a Napoli fossero in discussione le prerogative stesse delloStato. Di contro, quando la prospettiva del negoziato con ...
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GUSSONI, Andrea
Giuseppe Gullino
, Secondogenito di Marco del procuratore Andrea, e di Chiara Donà di Nicolò di Giacomo, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Fosca, il 21 maggio 1546. Appena ebbe [...] una censura dell'uomo repubblicano verso il sistema monarchico. L'Erario, le fortificazioni , 130v-131r, 151r, 179r, 238v; 835 (=8914), c. 58v; Relazione delloStato di Firenze…, in Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, a cura di E. Alberi ...
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BRANCACCIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque il 15 ott. 1673 da una famiglia palermitana di piccola nobiltà.
Dopo essersi addottorato in giurisprudenza, il B. si dedicò all'avvocatura nel foro palermitano, [...] con cui seppe difendere gli interessi dell'erario, sino a diventare, nella direzione dell'azienda, il più vicino collaboratore ad esso - era però ancora insufficiente alle necessità delloStato, sicché il B. dovette ricorrere ad altri espedienti che ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
impatriato agg. e s. m. (f. -a) Lavoratore che può fruire di uno speciale regime fiscale agevolato temporaneo se trasferisce la propria residenza in territorio italiano svolgendo attività lavorativa prevalentemente in Italia, a patto che non...