vigesima Imposta del 5% sulle successioni e legati di ogni genere (vigesima hereditatum et legatorum) introdotta da Augusto nel 6 d.C., il cui gettito era devoluto all’erario militare. Caracalla l’alzò [...] al 10% (212); Costantino la soppresse ...
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accónto d'impòsta Parte di un'imposta che si paga prima della sua totale estinzione (saldo); per es. l'anticipo dell'IRPEF che il contribuente deve versare all'erario ogni anno per il periodo d'imposta [...] in corso; tale a. sarà sottratto dall'imposta dovuta al momento della dichiarazione dei redditi ...
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Collezionista (Roma 1808 - ivi 1880). Riunì preziose raccolte archeologiche (Antiche opere in plastica, discoperte, raccolte e dichiarate dal marchese G. P. C., 1842, rist. 1852) e artistiche che, cedute [...] all'erario a saldo di debiti da lui contratti nell'esercizio di funzioni amministrative, furono poi acquistate dall'Ermitage, dal British Museum e, soprattutto, da Napoleone III: a parte alcune opere esposte al Louvre, come la Battaglia di S. Romano ...
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detrazione d’imposta Importo che il contribuente può detrarre dall’imposta lorda, calcolata in base alle risultanze della propria dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere l’ammontare netto dell’imposta [...] dagli art. 19 e seg. del d.p.r. 633/1972, è l’operazione che consente di scomputare dall’IVA dovuta all’erario quella, dovuta o assolta, sui beni o sui servizi acquistati nell’esercizio dell’attività d’impresa, artistica o professionale. La d. è ...
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Registro contenente documenti o formulari giuridici medievali, attestanti prassi e diritti di determinati enti o istituzioni, rilegati in modo da assicurarne la conservazione.
Funzionario del basso Impero [...] romano addetto all’amministrazione dell’erario. Nell’Impero bizantino amministrava il patrimonio personale del basileus.
In epoca franca, lo schiavo al quale veniva concessa una libertà semipiena per mezzo di una charta ingenuitatis. ...
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LANDRIANI (Landriano), Gerolamo
Filippo Crucitti
Nacque intorno alla metà del Quattrocento figlio illegittimo di Antonio, di eminente famiglia milanese strettamente legata ai Visconti e agli Sforza., [...] Ludovico, anch'egli prevosto di Viboldone, fu vicario generale degli umiliati, consigliere ducale, tesoriere generale e prefetto dell'Erario. Il nonno paterno, Accursio, era stato sovrastante della Zecca, nonché sindaco di Milano nel 1456 e nel 1467 ...
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Economista (Königsberg 1640 - Prešov, Slovacchia, 1688 o 1689), direttore delle manifatture di stato al Tabor (Vienna) e poi consigliere finanziario di Ungheria. Scrisse Fürstliche Schatz- und Rentkammer [...] (1686), in cui affermò l'interdipendenza dell'erario e della ricchezza del popolo: rappresenta, con J. J. Becker e P. W. Horneck, il cameralismo tedesco cattolico. ...
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MANIN, Lodovico Giovanni
Dorit Raines
Primogenito di Lodovico Alvise e di Maria di Pietro Basadonna, nacque a Venezia il 23 giugno 1726.
I Manin divennero patrizi veneziani nel 1651 versando 100.000 [...] M. il candidato ideale al dogato. Si narra che il doge Renier poco prima di morire, nel 1789, dicesse al suo medico: "L'erario xe in sconquasso ocore un ricon e i farà Lodovico Manin" (Da Mosto, p. 536). Ma più che per la ricchezza egli fu apprezzato ...
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Lo Stato nella sua attività finanziaria e in particolare nei suoi rapporti con i contribuenti (➔ imposta).
Nel diritto romano fiscus designò originariamente la sostanza e la cassa dell’imperatore, distinta [...] da quella del popolo, detta erario. Ad Augusto risale l’istituzione di casse speciali (fisci, con i quali era in connessione l’aerarium militare), alimentate con entrate provinciali e demaniali; sotto Claudio si ebbe la centralizzazione e il ...
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Presso gli antichi Romani, subalterno al servizio dei magistrati, dell’imperatore, dei sacerdoti. Erano a. gli scribae (copisti), gli accensi (subalterni), i lictores (littori), i viatores (viatori), i [...] praecones (araldi). Spesso liberti, ricevevano uno stipendio dall’erario. Nel Medioevo si continuò a dare questo nome ai servi di magistrati e, in qualche luogo, anche di autorità militari. Si dissero a. anche quelli che precedevano i carri degli ...
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erario1
eràrio1 s. m. [dal lat. aerarium, der. di aes aeris «rame; denaro»]. – 1. In origine, il tesoro e l’archivio del popolo romano (che fin dai primi tempi della repubblica ebbe sede nel tempio di Saturno nel Foro), in cui si conservavano...
erario2
eràrio2 s. m. [dal lat. aerarius, der. di aes aeris «rame; denaro», di solito usato al plur. aerarii -orum]. – Nell’antichità romana, nome dato ai cittadini che non avevano proprietà fondiaria e perciò erano esclusi dalle tribù, dall’esercito...