L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] è sordo quando la sua creatura non lo è. Non lo è! Perché io sono certo che il Suo, anzi il mio filo d’erba, mi ascolta e mi risponde”»103.
Del peso del peccato, del male, presente ma sovrastato da quello della misericordia è espressione ancor più ...
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PASQUALIGO, Alvise
Ida Caiazza
– Nacque a Venezia il 29 dicembre 1536, secondogenito di Vincenzo, di Francesco di Angelo, e di Elisabetta Sanuto di Francesco.
Appartenne a una delle ottantasei famiglie [...] fumo […] / di polve e zolfo e di bombarda il tuono», «di feriti il mesto e flebil suono», «l'età miglior si miete in erba» (ibid., vv. 7-22 e p. 86, v. 10).
La notizia della partecipazione di Pasqualigo alla battaglia di Lepanto, nella quale trovò la ...
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La figura etimologica è una figura retorica grammaticale e insieme semantica che consiste nell’accostamento di due parole aventi la stessa radice (da cui il lat. figūra etymologĭca per indicare una medesima [...] richiamo morfologico e quindi la forza complessiva nelle diverse tessiture discorsive, come mostrano gli esempi seguenti:
Sazia d’erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell’uguale belato era fraterno
al mio dolore …
(Umberto Saba, “La capra”,
in Casa ...
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FERRARI, Oreste
Maria Garbari
Nacque a Locca di Ledro (oggi Bezzecca, in provincia di Trento) il 5 maggio i 890 da Giuseppe e da Erminia Bartoli. Nonostante le modeste condizioni economiche della famiglia [...] una cernita delle pratiche storiche della Commerciale, che compì prima a Milano e poi, dal dicembre 1942 al settembre 1945, a Erba, dove erano sfollati l'ufficio studi e l'archivio della Banca; del suo lavoro restano una serie di cartelle denominate ...
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FATTORI, Bruno
Patrizia Bartoli Amici
Nato a San Giustino (Perugia) il 31 marzo 1891 da Quintiliano e Vittoria Bisigotti, entrambi di Urbino, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Senigallia, dove [...] (pseudonimo), La donna del soldato, Milano 1942; Mondo. Pisa 1952; Ritmo, ibid. 1953; Tizio, ibid. 1954; Non mutabile ormai con erba e fiore, ibid. 1955; Il sergente di Farla, ibid. 1955; Obbedienza, ibid. 1956; Il caporale di Palestro, ibid. 1959 ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] anticipatrice della neoavanguardia di E. Cacciatore, a quelle di A. Parronchi, T. Scialoja, N. Risi, G. Orelli, L. Erba. Alla sua vocazione di poeta eminentemente civile continua a rifarsi R. Roversi. Portato avanti la loro attività protagonisti ...
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Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] cultori del genere poliziesco vi è il croato G. Tribuson (n. 1948; Trava i korov: novi zapisi o odrastanju, 1999, L'erba e l'erbaccia: nuove note sulla crescita), mentre per la prosa legata ai temi bellici si segnala M. Jergović (n. 1966; Sarajevski ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] la straordinaria precocità intellettuale del G.: a Viareggio, a soli sei anni, compilava già dei "Ricordi di un giornalista in erba" (cfr. Da Odessa a Torino…, p. 27). A Berlino leggeva tutti i giorni il Corriere della sera seguendo con grande ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] il lessico è sovente molto sostenuto e allude alla tradizione, talora solo per gli aspetti fonetici (vilucchio «erba simile al convolvolo», interminato «infinito», discolora, cinabro, meriggio, cane lionato «cane di colore fulvo», tregenda, frigidari ...
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BAIARDI, Andrea
Remo Ceserani
Nacque a Parma da Giammarco attorno alla metà del sec. XV (e certamente prima del 1459, perché da quell'anno ha inizio il Registro dei battezzati della città, in cui il [...] schiettezza e ingenuità".
Ad altre opere del B., di cui non si ha però più notizia, accenna A. M. Da Erba in un compendio storico manoscritto citato dal Tiraboschi (Storia della letteratura italiana, VII, pp. 1183-84): "scrisse in prosa volgare ...
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erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere...
fieno
fièno s. m. [lat. faenum, forma parallela a fēnum]. – 1. Erba tagliata e fatta seccare per essere destinata a foraggio, che, se ben preparata, è di solito verde e gradevolmente profumata: fare il f., raccoglierlo; f. maggengo, quello,...