Agraria
Pratica di somministrare acqua ai terreni per rendere produttiva una zona arida, per effettuare determinate coltivazioni (per es., la risicoltura) o per aumentare la produzione agraria di un terreno [...] aziende anche relativamente distanti tra loro. Un’altra macchina irrigua è il boma, utilizzabile per irrigare con il metodo a pioggia colture erbacee o arboree di altezza contenuta (3-3,5 m) con una superficie irrigua variabile tra 15 e 30 ha. Tra le ...
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INSETTICIDI (XIX, p. 357)
Giuseppe Tommasi
L'eliminazione degl'insetti è giustificata dalla gravità dei danni che essi arrecano, soprattutto, essendo in prevalenza fitofagi, all'agricoltura. Ma molti [...] alla quale esso viene molto difficilmente dilavato dalle piogge: perciò non può essere usato in quei casi in cui le piante erbacee o i frutti trattati debbono servire, dopo un tempo non molto lungo dall'applicazione, come alimenti per l'uomo e per ...
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SORGO (XXXII, p. 165; App. II, 11, p. 867)
Francesco CRESCINI
I sorghi ibridi. - La preparazione dei s. ibridi (Sorghum vulgare), che segue quella dei mais ibridi, già introdotta da circa un secolo, [...] alle più elevate rese unitarie dei s. ibridi dovrà essere la fertilizzazione del suolo, organica e minerale.
Bibl.: F. Crescini, Piante erbacee di grande coltura, Roma 1951; id., Genetica vegetale, ivi 1951; J. R. Qunby e J. H. Martin, Sorghum, in ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] questi casi il risultato fu sostanzialmente lo stesso: la foresta sempreverde venne sostituita da altri tipi di vegetazione arbustiva ed erbacea (v. figura 4).
La gariga è la vegetazione che segue l'incendio, ha l'aspetto di una macchia bassa, con ...
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L’arte e la pratica di coltivare il suolo allo scopo di ottenerne prodotti utili all’alimentazione dell’uomo e degli animali e materie prime indispensabili per numerose industrie (cotone, lino, semi oleosi [...] nel terreno l’acqua piovana, favorendo la valorizzazione dei concimi organici. Si diffondono il sovescio (interramento di piante erbacee per accrescere la fertilità del terreno), la potatura e la propagazione vegetativa degli alberi da frutto; si ...
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MALENOTTI, Ettore
Baccio Baccetti
Nacque a Castagneto Marittimo (oggi Castagneto Carducci), presso Livorno, il 20 genn. 1887, da Giuseppe, artigiano e piccolo proprietario terriero. Attratto fin da [...] Diaspini con olii pesanti somministrati d'inverno, delle Farfalline infeudate ai frutteti (Cydia, Carpocapsa) o alle colture erbacee (Pirausta, Sesamia) con gli arseniati, sempre seguendo l'andamento biologico dei fitofagi.
La sua attività si estese ...
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Genericamente, lo strato superficiale della crosta terrestre.
Agraria
Il t. agrario rappresenta un corpo naturale di cui la qualità principale è data dal suo grado di fertilità (intesa come la capacità [...] acquitrinose o paludose e la rimozione della vegetazione naturale. La profondità di lavorazione varia da 30 a 50 cm per le colture erbacee e da un minimo di 60 a un massimo di 130 cm e oltre per le colture arboree.
Preparazione
Lavoro preliminare ...
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Le Paleoscienze. Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Alberto Cazzella
Le 'conoscenze scientifiche' dell'uomo di 25.000 anni fa
Le tendenze interpretative più recenti (Renfrew 1994) [...] specie vegetali furono raccolte a scopi alimentari, comprendendo soprattutto tuberi (prevalentemente Cyperus rotundus), ma anche semi di piante erbacee e frutti di piante arboree, come la palma. Per quel che riguarda i tuberi, è probabile che fosse ...
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Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] , soprattutto di piante arboree, dette appunto alberi da f. o da frutta (mele, pere, ciliegie, pesche, arance ecc.), ma anche erbacee (fragole, poponi, cocomeri ecc.).
Le frutta si distinguono in carnose o a polpa, di cui si utilizza la parte polposa ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] studio dei giardini di piacere, all'architettura dei complessi paesaggi dei giardini fondati sull'associazione delle culture arbustive ed erbacee. Il libro IX, il più lungo di tutto il trattato, esamina tutti i problemi dell'allevamento, dal bestiame ...
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erbaceo
erbàceo agg. [dal lat. herbaceus]. – Di erba, di erbe, che ha natura o qualità di erba: pianta e., pianta che ha consistenza piuttosto tenera, non legnosa; cenosi e., costituita solo da erbe, come i prati o certe steppe; coltivazione,...
erba
èrba s. f. [lat. hĕrba]. – 1. a. Nome generico di ogni pianta bassa che, nella parte aerea, abbia consistenza molle e non faccia fusto legnoso; le erbe, dette anche, in botanica, piante erbacee, sono per lo più annuali, ma possono essere...