La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] decenni successivi era insita in quella legislazione: la legge del 1323 che enunciava formalmente il principio dell'ereditarietà, pur asserendo una preferenza per i documenti ufficiali come credenziali di nobiltà, ammetteva però anche che quei ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] . Invece il primo, Osservazioni sui fedecommessi, tocca un punto nevralgico di un assetto sociale fondato sul privilegio e l'ereditarietà dei ranghi.
Posto che "l'unico scopo del legislatore vuol essere la felicità del pubblico" - anzi, secondo la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fondata su basi sperimentali da Louis Pasteur e Robert Koch nella seconda metà dell’Ottocento, [...] modello e, utilizzando nuove tecniche biochimiche, nei decenni successivi si arrivano a scoprire le basi molecolari dell’ereditarietà, il meccanismo della sintesi proteica e quindi la possibilità di ingegnerizzare il DNA e le cellule. Le conoscenze ...
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LATTES, Leone
Giuseppe Armocida
Nacque da Job e da Camilla Lombroso, figlia di un fratello dell'antropologo Cesare, il 6 febbr. 1887 a Torino, dove, superati gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà [...] . Società internazionale di microbiologia, IV [1932], pp. 594-601; Prime ricerche italiane sugli antigeni individuali M ed N; ereditarietà e distribuzione degli antigeni M ed N nella popolazione italiana, ibid., pp. 602-605, in collab. con G. Garrasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il feudalesimo
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “feudalesimo”, da un punto di vista storico-giuridico, [...] prima di una spedizione contro i Saraceni, interpretato spesso a torto come prima sanzione dell’ereditarietà dei feudi, mentre in realtà prevede l’ereditarietà delle cariche pubbliche per gli eredi dei “funzionari” morti durante la spedizione.
Nella ...
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FICHERA, Gaetano
Salvatore Vicario
Nato a Catania l'8 marzo 1880 da Filadelfo, ingegnere, e da Anna Gallo, studiò medicina e chirurgia all'università di Roma, ove si formò alla scuola di illustri maestri: [...] all'ordinato svolgimento dei fenomeni dinamici cellulari: questo armonico equilibrio dell'organismo, dipendente essenzialmente dall'ereditarietà e dalla costellazione endocrina, potrebbe essere distorto in senso neoplastico da fattori oncogeni, e da ...
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DORIA, Pagano
Maristella Cavanna Ciappina
Marchese di Torriglia, conte di Loano, cavaliere gerosolomitano, nacque a Genova nel 1544-45 da Giannettino e da Ginetta Centurione di Adamo. L'assassinio del [...] li aveva lasciati in eredità, in massima parte, proprio a Pagano.
Su quei feudi, approfittando di interpretazioni legali sulla ereditarietà, Scipione Fieschi, fratello minore di Gian Luigi, tornava a rivendicare diritti. Siccome l'azione del D. era ...
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mappa genetica
Nicoletta Rossi
Rappresentazione delle posizioni relative dei geni su una molecola di DNA; la disposizione è tale che tramite la m. g. è possibile calcolare la distanza genetica tra i [...] se due geni fossero o meno associati. Le m. g. umane venivano prodotte seguendo gli schemi di ereditarietà in famiglie di grandi dimensioni, che venivano osservate per più generazioni. Originariamente, questi studi erano limitati a caratteri ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] C. Lombroso ed E. Ferri), che riteneva che il criminale fosse il prodotto di una serie di componenti biologiche (ereditarietà, dati anatomici e fisiologici) e sociali, e spiegava il delitto al di fuori di considerazioni morali, intendendo la pena ...
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Drammaturgo norvegese (Skien 1828 - Cristiania 1906). Tra i maggiori autori teatrali, ha elaborato nei suoi poderosi drammi l'idea dell'impossibilità dell'uomo di realizzare la sua aspirazione al sublime. [...] 1881, conosciuto in Italia col titolo Spettri) non solo trasportò nel campo morale e sociale il problema dell'ereditarietà, ma creò il primo suo dramma "fatalistico" che sembra ispirato alla concezione religiosa del teatro eschileo, soprattutto all ...
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ereditarieta
ereditarietà s. f. [der. di ereditario]. – 1. Possibilità di essere trasmesso in eredità: negare l’e. di un diritto; contestare l’e. di un titolo. 2. In biologia, la proprietà caratteristica degli esseri viventi di trasmettere...
regressione
regressióne s. f. [dal lat. regressio -onis, der. di regrĕdi «regredire»]. – 1. L’azione, il fatto di regredire (talora anche l’effetto, ma in questo senso più com. regresso): movimento di r.; r. della cultura, della civiltà; r....