Ecclesiastico (Stourton Castle, Staffordshire, 1500 - Londra 1558). Si oppose allo scisma di Enrico VIII. Cardinale dal 1536, promosse la conciliazione con i riformati e nel 1545 fu tra i legati papali [...] al Concilio di Trento. Arcivescovo di Canterbury (1556) e consigliere di Maria I Tudor, fu accusato di eresia da papa Paolo IV e processato dal tribunale dell'Inquisizione.
Vita e opere
Nipote per parte di madre di Giorgio duca di Clarence, fratello ...
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GRAL, SAN
Giulio Bertoni
. La leggenda del San Gral, quale ci si presenta nel testo francese in cui appare nel suo maggiore sviluppo (il romanzo in prosa di Lancelot del sec. XIII), è, si può dire, [...] un grande tentativo fatto dall'eresia per combattere la supremazia di Roma nella storia della propaganda delle dottrine della Chiesa e per sostituire un'altra autorità a quella di San Pietro. Dalla prima delle tre parti di questo romanzo, detto di ...
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eretico
Nel senso di " contrario alle verità della fede " è usato, con valore attivo, in Pd IV 69 Parere ingiusta la nostra giustizia / ne li occhi d'i mortali, è argomento / di fede e non d'eretica [...] nequizia, cioè " di malizia, che induce eresia " (Buti). Nel senso proprio di " seguace di dottrina o setta eretica ", nell'espressione figurata li sterpi eretici contro i .quali percosse / l'impeto di s. Domenico (XII 100): " li cattolici sono ...
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Vissuio in Roma dopo il 222 d. C. (poiché Ippolito non lo nomina) e vivo ancora nel 264 (come risulta dal documento in Eusebio, Hist. eccles., VII, 30,2-17), fu l'ultimo rappresentante dell'adozionismo [...] tra l'altro la curiosa punizione divina dalla quale il confessore Natale, antipapa della setta, fu indotto ad abbandonare l'eresia, e che, senza valide ragioni, si è voluto attribuire ad Ippolito. Con Artemone, dopo varie peripezie dottrinali, l ...
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Domenicano (n. Firenze 1544 - m. forse 1617), prof. di storia ecclesiastica a Firenze, priore di S. Domenico a Fiesole. Il suo nome è legato alle vicende di Galilei, per essere egli stato il primo, in [...] una disputa tenuta nel convento di S. Matteo a Firenze il giorno dei morti del 1612, a tacciare di eresia la dottrina copernicana del moto della terra. Nonostante un'insincera lettera di scuse inviata subito dopo a Galilei, L. proseguì ben presto ...
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Monaco e teologo russo (1439-1515). Appartenente alla nobile famiglia Panin, con la fondazione di un proprio monastero nei pressi di Volokolamsk (1479) contribuì alla riforma monacale e al rinnovamento [...] della pietà dei laici, che diedero un nuovo volto alla vita religiosa russa. Combatté sia l'eresia degli antitrinitarî, sia i giudaizzanti, opponendosi anche all'Umanesimo occidentale. Suo scritto principale è il Prosvetitel' ("L'illuminatore"). ...
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UMILIATI
Pio PASCHINI
. In coincidenza col movimento valdese che ebbe origine nella Francia meridionale, anzi con una certa anticipazione su di esso, sorse nel Milanese quello degli umiliati. Provocati [...] , VII, p. 343 segg.; H. Tiraboschi, Vetera Humiliatorum Monumenta, voll. 3, Milano 1766-69; L. Zanoni, Gli Umiliati nei loro rapporti coll'eresia, ecc., ivi 1911; G. Volpe, Movimenti religiosi e sette ereticali, ecc., Firenze 1922, p. 54 segg. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La definizione della dottrina cristiana e le eresie
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le comunità che si richiamano all’insegnamento [...] alla luce, in modo che i veri credenti si manifestino in mezzo a voi”).
Il problema del Canone e le prime eresie
Le prime comunità cristiane non dispongono di un proprio autonomo corpus dottrinario di riferimento; nata come costola dell’ebraismo, la ...
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BUZIO, Giovanni
John A. Tedeschi
Nacque probabilmente a Montalcino. La tradizione storiografica che ha voluto collocarlo al centro della Riforma italiana del Cinquecento trova scarso riscontro nei pochi [...] secolo XVI, in Bull. senese di st. patria, XV (1908), p. 302, e in Documenti del R. Arch. di Stato in Siena sull'eresia in questa città durante il sec. XVI,ibid., XVII (1910), p. 29; la testimonianza del Manelfi ora in C. Ginzburg, I Costituti di Don ...
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Pubblicista e pedagogista (Salies-de-Béarn, Basses-Pyrénées, 1828 - Ségalas, Orthez, 1898); dopo aver studiato nella facoltà protestante di Montauban ed essersi perfezionato in Germania, fu nominato pastore [...] suffraganeo nella sua città natale nel 1849, ma dovette rinunciare al suo ufficio sotto l'accusa di eresia (cfr. il suo vol. giustificativo Le Christ et la conscience, 1859). Nel 1870 pubblicò Qu'estce que le christianisme libéral?. Dopo l'esito ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.