Eletto (344) vescovo dagli ariani contro Paolo di Costantinopoli, dopo alterne vicende fu deposto nel 360 dagli acaciani. Incerte le notizie sulla vita; non si conoscono sue opere né il suo preciso rapporto [...] con l'eresia detta dei macedoniani; sembra fosse un semiariano del gruppo di Basilio d'Ancira. ...
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Guglielmo di Occam (o Ockham)
G. di Occam
Fine 13° sec
Nasce a Occam, Surrey
1319
Dopo essere entrato nell’ordine francescano, diventa professore a Oxford, dove aveva compiuto gli studi
1324
Accusato [...] di eresia, si presenta davanti alla curia papale in Avignone, dove è trattenuto per quattro anni
1328
Fuggito da Avignone, si reca a Pisa e, scomunicato, si ritira a Monaco di Baviera, dove scrive i suoi trattati politici
1349 o 1350
Muore ...
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La Matina, Diego. – Religioso italiano (Racalmuto 1622 - Palermo 1658). Frate agostiniano, personaggio centrale nella storia dell'Inquisizione nella Sicilia del Seicento, fu arrestato varie volte con accuse [...] diverse, tra cui quelle di banditismo, blasfemia ed eresia. L’assassinio da lui compiuto dell'inquisitore Juan López de Cisneros nel 1657 lo convertì in simbolo della resistenza contro il Sant’Uffizio. Giustiziato sul rogo nel 1658, la sua vicenda ...
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ARRENGERIO
Gianfranco Spiazzi
Fu fatto vescovo di Ragusa sul finire del 1222 o nel 1223, in seguito a una lettera di Onorio III, che sollecitava il capitolo ad eleggere un pastore che valesse a difendere [...] che tale vescovo era stato consacrato dall'arcivescovo di Ragusa (evidentemente da identificare con A.), pure caduto in eresia; e che perciò il legato apostolico aveva sottratto la Chiesa bosnense alla metropoli ragusina. Tali accuse devono ritenersi ...
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Canonista aragonese (Villarroya de los Pinares, Teruel, 1540 circa - Roma 1612). Ebbe importanti cariche presso la curia romana e collaborò all'edizione romana del Corpus iuris canonici. Lasciò varie opere, [...] soprattutto in materia d'inquisizione dell'eresia: in parte trattazioni nuove, in parte ampî commentarî a precedenti trattatisti della materia (N. Eymerich, A. Vignati, P. Grillandi, B. Rategno). ...
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eresiarca [plur. eresiarche, per cui v. Parodi, Lingua 248]
Ricorre esclusivamente in If IX 127 Qui son li eresïarche / con lor seguaci, d'ogne setta, con il significato di " capo di una setta eretica [...] ", " fondatore di un'eresia ". ...
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(gr. Τρία Κεϕάλαια) Nome con cui si designavano nel 5°-6° sec. gli scritti di Teodoro di Mopsuestia, quelli di Teodoreto di Ciro e una lettera di Iba vescovo di Edessa, più o meno apertamente favorevoli [...] all’eresia nestoriana. La loro condanna da parte dell’imperatore Giustiniano e del Concilio di Costantinopoli del 553 provocò una veemente opposizione di vescovi africani (che scomunicarono papa Vigilio), dell’Illirico e della Dalmazia; nell’Italia ...
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Anastasio II
Paolo Bertolini
. Diacono romano, figlio di un sacerdote, Pietro, A. fu elevato al soglio pontificio il 24 novembre 496, alla morte di Gelasio I. Ascendeva al pontificato in un momento [...] come la tomba di A. e non, come ci si sarebbe invece aspettati, di Fotino, a rigor di logica il fondatore e l'eponimo dell'eresia lì punita. In ciò vi è, tuttavia, una profonda ragione; così come vi è una precisa ragione nel fatto che D., dopo aver ...
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Architetto militare di Digione (m. tra il 1385 e il 1391). Prevosto di Parigi nel 1367, si segnalò nei lavori di fortificazione della città, tra cui la famosa Bastiglia, di cui iniziò la costruzione (1370). [...] Accusato (1381) di eresia e di dissolutezza e condannato alla prigione perpetua, fu liberato (1382) da un'insurrezione popolare. ...
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Nacque il 24 giugno 1170 dai nobili Felice de Guzmán e Giovanna de Aza, in Caleruega (Vecchia Castiglia), e fu il minore di tre fratelli. La nascita di D. fu preceduta da una visione della madre, a cui [...] per via che la principessa accordata era morta. Il passaggio per la Linguadoca rivelò ai due viaggiatori i tristi effetti che l'eresia degli Albigesi produceva in quelle regioni. In quelle contrade D. vide un campo d'azione per sé, e vi lavorò con ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.