FOLCHETTO da Marsiglia (Folquet de Marselha, Folco da Marsiglia)
Maurizio Moschella
Nacque tra il 1150 e il 1160, quasi sicuramente a Marsiglia, da Amfosso mercante genovese.
Il nome F. è una italianizzazione [...] e gli eretici della Francia meridionale (10 marzo 1208).
F. si segnalò immediatamente come uno dei più attivì oppositori dell'eresia. Nel 1209 si recò nel Nord della Francia, nei Paesi Bassi e in Inghilterra per propagandare la crociata e raccogliere ...
Leggi Tutto
LANDI, Obizzo (detto Verzuso, Vergiuso o Versuzio)
Enrico Angiolini
Nacque nella seconda metà del XIII secolo da Ruffino Zuccario, esponente del ramo della famiglia Landi che esercitava la signoria su [...] . La Chiesa reagì inviando il legato Bertrand du Poujet, appoggiando numerose rivolte di matrice guelfa e infine condannando per eresia, il 14 marzo 1322, Galeazzo Visconti. La violenta scossa al potere visconteo costituì il terreno per l'entrata in ...
Leggi Tutto
CERVINI, Ricciardo
Marco Palma
Nacque a Montepulciano il 4 febbr. 1454, primogenito di Antonio e della seconda moglie di questo, la fiorentina Elisabetta Macchiavelli.
Dopo la morte del padre, probabilmente [...] di Ambrogio Spannocchi, la carica di scrittore della Penitenzieria apostolica. Due annidopo acquistò da uno spagnolo sospetto di eresia la carica di scrittore delle lettere apostoliche e, poiché Innocenzo VIII non si decideva a ratificare la sua ...
Leggi Tutto
DANIO, Amato
Cinzia Cassani
Nacque a Saponara, ora Grumento Nova in provincia di Potenza, il 18 ott. 1619 da ricca famiglia gentilizia. Giovanissimo, fu condotto a Napoli a frequentare il corso di lettere [...] la Spagna aveva evitato "l'esecrabili et orribili sollevationi de' popoli, e rivolgimenti di Stato" e l'Italia il diffondersi dell'eresia. Non era quindi con l'abolizione del S. Offizio che si potevano evitare gli eccessi di severità, ma solo con la ...
Leggi Tutto
DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] Fénelon - Votum de Leon-Baptiste de Miro).
La qualificazione di erronea era quella immediatamente al di sotto dell'eresia, e colpiva le asserzioni opposte alle dottrine teologicamente certe. Tra le altre censure, quella di Nicola Serrano, procuratore ...
Leggi Tutto
BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] , erano nei loro regni: l'uno nella sua patria celeste, l'altro... nella macchina del mondo, machina mundialis" (Manselli, L'eresia..., p. 204). Lucifero, figlio del re malvagio, sali al mondo della luce, riuscendo a trasfigurarsi in angelo buono e a ...
Leggi Tutto
CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] esibizione della sentenza di condanna e dell'abiura che il C. gli fece pervenire per provare l'inconsistenza delle accuse di eresia e la sua piena riconciliazione con la Chiesa di Roma. Gli indirizzò anche una lettera di consigli sul modo migliore di ...
Leggi Tutto
BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] altro che pacifica e non sempre fruttuosa fatta dai metodi intransigenti del Borromeo a Milano.
Anche nella repressione dell'eresia il B. rimase lontano dagli eccessi di rigore che fecero del Borromeo l'alfiere intransigente della Controriforma. Vero ...
Leggi Tutto
BRUTO, Gian Michele
Domenico Caccamo
Nato a Venezia nel 1517, apparteneva a un'antica famiglia veneziana dell'ordine dei cittadini, già segnalatasi nelle lettere. Intorno al 1540 si recò a Padova, dove [...] il quale mantenne stretti rapporti di amicizia fino agli ultimi anni della vita.
Nel 1555, fuggito da Venezia perché accusato di eresia, pubblicò ad Anversa le sue prime opere: un'orazione a Carlo V e uno scritto sull'educazione delle donne. Nel '58 ...
Leggi Tutto
SEGA, Filippo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Bologna da Giovanni Andrea il 22 agosto 1537 (Fantuzzi, 1789, p. 372, scrive erroneamente il 21 giugno). La nobile famiglia era originaria di Ravenna e forse [...] a tinte cupe: «non risolve cosa alcuna di suo giuditio – osserva il 20 maggio 1586 –, ma tutto rimette al consiglio», «l’eresia – continua – si mescola alla retta fede» (Die Nuntiatur, 1905, p. 240). Il 9 dicembre 1586, sempre da Praga, Sega chiese ...
Leggi Tutto
eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.