Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] di tutte le Chiese locali, aveva anche il dovere di intervenire dovunque con la massima tempestività in caso di sospetta eresia, e corredò il suo scritto con un ampio trattato contro il pelagianesimo. Si è a lungo discusso sulla paternità delle ...
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SIGONIO, Carlo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Modena tra il 1520 e il 1523; il padre era il mercante di panni Nicolò Maria Sigone, la madre Ursolina Favalotti. Ebbe due fratelli (non ha riscontro la notizia [...] , Sigonio avrebbe cercato di ingraziarsi il primo tramite i suoi amici romani senza fare nulla per difendere il maestro dalle accuse d’eresia (McCuaig, 1989, p. 34 e nota).
Nel 1538 passò a Bologna per studiarvi la filosofia e la medicina, e in quell ...
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BARTOLOMEO da Parma
Bruno Nardi
Scarseggiano le notizie su questo astrologo e geomante, fiorito a Bologna negli ultimi decenni del sec. XIII, ma le poche che abbiamo sono ricavate dalle sue opere pervenute [...] , di sottoporlo al giudizio di "uomini prudenti", cioè competenti in astrologia e in teologia, se mai non fosse incappato in qualche eresia.
Due anni dopo, nel 1288, l'astrologo di Parma compose l'opera sua massima, che nel cod. Digby 134 della ...
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CASTIGLIONI, Zanone (Zenone)
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Guido e di Andriola Terzago, nacque a Milano alla fine del sec. XIV e venne avviato sin da giovane alla carriera ecclesiastica, [...] suo episcopato intervenne nel processo di Giovanna d'Arco, inviando ai giudici una lettera in cui l'accusava di eresia, definendo le sue apparizioni illusioni del demonio e menzogne per trarre in inganno gli ignoranti. Ma nonostante questo giudizio ...
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MARESCOTTI, Galeazzo
Giuseppe Motta
– Nacque a Vignanello, nel Viterbese, nel 1627 da Sforza Vicino, quarto conte di Vignanello, e da Vittoria, figlia del patrizio romano Orazio Ruspoli.
La famiglia [...] tra il Sovrano Ordine militare gerosolimitano di Malta, il vescovo dell’isola e l’inquisitore. Si erano diffusi sospetti di eresia e di malversazioni a carico dei cavalieri, restii in alcuni casi ad attenersi alle direttive di Roma. Della sua ...
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RANGONI, Gabriele, detto Gabriele da Verona
Guido De Blasi
RANGONI (Rangone), Gabriele, detto Gabriele da Verona. – Nacque nel 1410 a Chiari (Brescia), figlio illegittimo di Guidone, signore di Castelvetro [...] primi mesi del 1471 il papa dispose di inviare a Gabriele ingenti somme di denaro da usare per la lotta all’eresia e informò l’arcivescovo di Strigonio di aver consultato personalmente l’osservante circa le spedizioni contro i cechi.
Il 14 gennaio ...
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FELICE da Cantalice, santo
Sergio Rivabene
Nacque a Cantalice, in provincia di Rieti, il 18 maggio del 1513, terzo dei cinque figli di Sante Porro e Santa Nobili.
Essendo la sua famiglia di umili condizioni, [...] l'espulsione di Ludovico da Fossombrone, due dei suoi esponenti di maggior spicco), che venne anche pubblicamente accusato di eresia. I cappuccini, tuttavia, riuscirono a superare tale difficile momento: nel 1563, prima della chiusura del concilio di ...
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BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] i vescovi di convocare i sinodi provinciali per eliminare gli abusi e di deferire a Roma gli ecclesiastici sospetti di eresia. Erano posizioni che si accordavano assai male con l'antica tradizione gallicana fortissima nel clero francese, e il B. non ...
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MANNA, Ludovico (Angelo da Messina)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque probabilmente a Messina nel 1514 da famiglia forse di origine spagnola; non sono noti i nomi dei genitori.
Divenuto domenicano con [...] Firenze nel 1552, in Arch. stor. italiano, CLIV (1996), pp. 68 s., 80; M. Firpo, Gli affreschi di Pontormo a S. Lorenzo. Eresia, politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Torino 1997, pp. 361 s., 378; G. Bertoli, Un nuovo documento sui luterani e ...
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VERDURA, Giovanni Francesco
Guido De Blasi
– Nacque a Messina in data ignota, presumibilmente agli inizi del XVI secolo, da Pietro, patritius Messanensis, e da una donna il cui nome è sconosciuto.
Studiò [...] nelle carceri di Ripetta a Roma, dove condivise la cella con l’agostiniano Andrea Ghetti da Volterra, anch’egli recluso per eresia (il quale però riusciva a far giungere missive a Gonzaga), e con Spatafora (arrestato nel 1556). Alla morte di Paolo IV ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.