eresia /ere'zia/ s. f. [dal lat. haeresis (nel sign. eccles.), gr. háiresis, propr. "scelta", der. di hairéo "scegliere"]. - 1. (teol.) [credenza errata in materia di fede religiosa: l'e. catara] ≈ errore. [...] , bizzarria, sproposito. ↔ ovvietà, (non com.) truismo. b. [richiesta esagerata: ma è un'e.!] ≈ enormità, follia, pazzia. ↔ bagattella, bazzecola, inezia, quisquilia. c. (fam.) [espressione blasfema: non mi far dire eresie!] ≈ bestemmia. [⍈ SBAGLIO] ...
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eretico /e'rɛtiko/ [dal lat. tardo haereticus, gr. hairetikós, propr. "che sceglie"] (pl. m. -ci). - ■ s. m. (f. -a) 1. (teol.) [membro che, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si [...] bastian contrario, dissidente, eccentrico. ↑ contestatore, oppositore, ribelle. ↔ benpensante, conformista. ■ agg. 1. (teol.) [che costituisce eresia: idee e.] ≈ ereticale. ‖ blasfemo, eterodosso. ↔ ortodosso. 2. (fig.) [che si allontana da ideologie ...
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sbaglio /'zbaʎo/ s. m. [der. di sbagliare]. - 1. a. [lo sbagliare nel valutare o nel giudicare: commettere uno s.] ≈ errore, (lett.) fallo. ↓ imprecisione, inesattezza. b. [lo sbagliare nel parlare o nello [...] cantonate.
Sbagli più gravi - Ciò che appare del tutto, e talora fastidiosamente, sbagliato può anche essere detto bestialità o eresia: se tu sapessi quante bestialità sono contenute in queste poche da te ammirate righe (G. Baretti); non diciamo ...
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errore /e'r:ore/ s. m. [dal lat. error -oris, der. di errare "vagare; sbagliare"]. - 1. [l'allontanarsi dal bene: riparare a un e.; fu un e. di gioventù] ≈ fallo, mancanza, sbaglio. ↑ colpa, peccato. 2. [...] (teol.) [credenza errata in materia di fede religiosa: vivere, persistere nell'e.] ≈ e ↔ [→ ERESIA (1)]. 3. (lett.) [l'andare vagando: gli e. di Ulisse] ≈ avventura, peregrinazione, peripezia, vagabondaggio. 4. [quanto contrasta con le regole di una ...
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eterodossia /eterodo's:ia/ s. f. [dal gr. heterodoksía]. - 1. (teol., relig.) [il professare dottrine o opinioni diverse da quelle definite come vere dall'autorità religiosa] ≈ dissidenza, eresia, scisma. [...] ↔ ortodossia. 2. (estens.) [l'essere in disaccordo con le idee della maggioranza su questioni politiche e sim.] ≈ dissenso, dissidenza, divergenza. ↔ conformismo, ortodossia ...
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abiura s. f. [der. di abiurare]. - [il rinunciare pubblicamente a ciò a cui si era prima aderito, con la prep. di o assol.: a. di un'eresia; fare a.] ≈ abbandono, disconoscimento, rinuncia (a), ritrattazione, [...] [spec. di una religione] apostasia. ↑ (non com.) rinnegamento, tradimento. ↔ adesione (a), [spec. di una religione] conversione (a) ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] cantonate.
Sbagli più gravi - Ciò che appare del tutto, e talora fastidiosamente, sbagliato può anche essere detto bestialità o eresia: se tu sapessi quante bestialità sono contenute in queste poche da te ammirate righe (G. Baretti); non diciamo ...
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giansenista [dal fr. janséniste] (pl. m. -i). - ■ s. m. e f. (teol.) [seguace dell'eresia del vescovo Giansenio d'Ypres, che sosteneva l'incapacità dell'uomo comune di perseguire il bene e di raggiungere [...] la grazia]. ■ agg. (teol.) [relativo al giansenismo: la concezione g. della grazia] ≈ giansenistico ...
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religione /reli'dʒone/ s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare "legare", con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. - 1. (relig.) a. [complesso di credenze [...] ; divinizzazione; dogma; dualismo; dulia; ecatombe; ecumenismo; efod; empietà; enoteismo; entusiasmo; epifania; eresia; escatologia; esegesi; esodo; esoterismo; espiazione; estasi; eterodossia, ortodossia; eternità; evangelizzazione; evemerismo ...
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Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti a impugnare una conclusione teologica,...
eresia
Raoul Manselli
. Viene così chiamata ogni dottrina, che, differenziatasi dalla retta fede e condannata dalla Chiesa, sia sostenuta con pervicacia; proprio quest'ultima caratteristica la distingue dall'errore, che è invece dottrina...