Teologo (seconda metà sec. 12º), seguace dell'eresia dei catari, fu maestro di una loro comunità; tornato all'ortodossia, rese note le dottrine ereticali nella sua abiura (Confessio). ...
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BONACCORSO da Milano
Raoul Manselli
Eretico cataro, anzi maestro dell'eresia, ritornò al cattolicesimo dopo il 1170, come si può ricavare dalle dottrine che egli, dopo la conversione, fece pubblicamente [...] . La Confessio è edita da R. Manselli, Alle origini della "Manifestatio haeresis Catharorum quam fecit Bonaccursus", in Per la storia dell'eresia nel secolo XII. Studi minori, in Bullett. dell'Ist. Stor. It. per il Medio Evo e Arch. Mur., LXVII (1955 ...
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ABENANTE, Ottavio
Roberto Zapperi
Calabrese, capitano d'armi a Rossano nel 1554, accusato di eresia, nel 1568era detenuto nelle carceri napoletane della Gran Corte della Vicaria. Il 20 marzo 1568, il [...] viceré ordinò, su richiesta del Santo Uffizio, che fosse trasferito a Roma. Ma due mesi dopo, con dispaccio del 25maggio 1568, l'A. ottenne di essere liberato, previo deposito di 1000 ducati e 100 once, ...
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Teologo e predicatore agostiniano (n. in Val di Cecina, Volterra - m. 1593). Spesso sospettato di eresia malgrado le sue continue difese, poté partecipare al Concilio di Trento, grazie all'amicizia col [...] card. G. Seripando, e pronunziarvi un discorso di inattesa ortodossia. È autore del trattato Della grazia e delle opere (1544) ...
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Nativo di Segni (m. 672), fu il successore di Eugenio I (657) mentre imperversava l'eresia monotelita. S'adoperò per ristabilire i rapporti con l'Impero d'Oriente e, pur rimanendo il dissidio, Costante [...] II gli fece visita (663) a Roma, mentre il nome di V. era nuovamente scritto nei dittici di Costantinopoli. Costituì in Inghilterra la gerarchia nominando vescovo di Canterbury il monaco greco Teodoro. ...
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Pittore (Anversa 1505 circa - ivi 1575). Allievo e collaboratore del padre, Quentin, fu accusato di eresia e bandito da Anversa (1544); viaggiò in Italia e dimorò probabilmente in Francia. Nel 1558 è nuovamente [...] ad Anversa. Pittore fecondo, iniziò la sua attività con pitture di genere e di costumi alle quali, dopo il ritorno dall'esilio, preferì soggetti tratti dalla storia, dalla leggenda, dall'Antico Testamento ...
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DA PORTO, Manfredo
Mauro Scremin
Questo personaggio il cui nome è legato alla storia dell'eresia vicentina del Cinquecento va distinto da altri omonimi a lui contemporanei.
Infatti in questo secolo [...] la famiglia Da Porto annovera tra i suoi membri un Manfredo Da Porto figlio di Giovanni Battista di Guidone (Giovanni Battista venne eletto giureconsulto di Collegio il 19 maggio 1519) e di Donella Da ...
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Greco (n. Gerusalemme - m. Roma 649), succedette (642) a Giovanni IV. Nella sua lotta contro l'eresia monotelita, favorita dall'imperatore Costante II, si trovò in contrasto con i patriarchi di Costantinopoli [...] Pirro I e Paolo: il primo fu scomunicato, il secondo deposto ...
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Riformato italiano (Lacchiarella 1520 circa - Roma 1569); francescano dei minori osservanti, più volte inquisito come sospetto di eresia e infine processato e condannato, si rifugiò nel territorio dei [...] Grigioni dove, dopo aver aderito alla Riforma, fu ministro della chiesa evangelica a Morbegno. Al ritorno da un sinodo di ministri evangelici tenutosi a Zuz nel giugno 1568, fu arrestato, in territorio ...
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Ultimo faraone della XVIII dinastia (1345 a. C. circa - 1318). Sovrano sotto il cui regno venne saldamente riaffermato il potere del clero tebano di Amon dopo l'eresia della fase di Tell el-‛Amārna, H. [...] operò per una restaurazione culturale e politica dell'Egitto attraverso il risanamento dell'amministrazione statale e una aggressiva strategia di riaffermazione dei limiti territoriali del paese.
Vita ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.