EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] una diffusa condanna della corruzione sfociava tanto nell'eresia quanto in richieste di riforma. Per tutto inviato Giovanni da Capestrano e Lorenzo Giustinian a sradicare questa eresia a Venezia, Padova, Ferrara.
In altre parti della Cristianità ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] si sarebbero uniformati alle prescrizioni dell'Indice e che non avrebbero ammesso all'arte chiunque fosse sospettato d'eresia. La Serenissima non accettò questa imposizione perché ciò avrebbe significato la subordinazione di un'arte laica alla Sede ...
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BONACOLSI, Filippo
Ingeborg Walter
Figlio di Pinamonte signore di Mantova, nacque verso la metà del sec. XIII. Entrato nell'Ordine dei frati minori, con tutta probabilità nel convento della sua città [...] in quegli stessi anni suo fratello Giovannino ricoprì quasi ininterrottamente la carica di podestà. Nel 1280 istruì un processo per eresia contro tale Altafina Cerdone, che si concluse con la confisca dei suoi beni; nel 1282 era attivo, insieme col ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni, Castilionacus), Angelo
Albano Biondi
Nacque, da famiglia patrizia, a Genova in data non determinabile, come non precisabili sono le circostanze dei primi anni della sua vita.
Il [...] al Borromeo: si può ricordare l'Ormaneto e Alberto Lino), egli divenne una delle figure di punta della lotta contro l'eresia nella diocesi milanese. Fu considerata esemplare la sua Predica fatta nel Duomo di Milano la terza Domenica d'ottobre, nel ...
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ARNOLFINI, Giuseppe
Gemma Miani
Figlio di Girolamo e di Chiara Guinigi, nacque a Lucca e fu battezzato nella chiesa di San Frediano il 30 genn. 1528.
Seguì la carriera mercantile del padre e fu socio [...] sulla loro, fedeltà al cattolicesimo ed alla repubblica. Questa lettera tuttavia non fu ritenuta soddisfacente a stornare i sospetti di eresia che pendevano su molti Lucchesi stabiliti a Lione.
Nel 1567 l'A. aveva nominato suo procuratore a Lucca un ...
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DELLA PEGNA (La Pegna), Antonio
Salvatore Fodale
Frate domenicano, fu il primo inquisitore inviato in Sicilia dall'inquisitore generale di Spagna Tommaso Torquemada. Nulla sappiamo di lui anteriormente [...] gli officiali del Regno di dare esecuzione ad ogni disposizione del D. in materia di Inquisizione per i crimini di eresia e di apostasia. Il 18 dicembre il maestro generale dei frati predicatori Gioacchino Turriani scrisse al provinciale e a tutti ...
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BAURA, Andrea
Franco Gaeta
Frate agostiniano, presente al capitolo generale dell'Ordine tenuto a Venezia nel 1519, cominciò a far parlare di sé dopo una serie di prediche tenute a Venezia nel 1520, [...] le cose siano andate così, ma, a parte l'ipotesi che davvero, nel diffuso timore per la penetrazione dell'eresia nell'Italia settentrionale, il B. possa essere stato affrettatamente scambiato per luterano, resta sempre possibile pensare a un suo ...
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CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] VIII, avevano indirizzato al re di Francia accuse contro il papa circa la sua irregolare elezione al papato, la sua eresia, ecc. Durante il processo contro Bonifacio aperto da C. V, i suoi difensori avevano evitato di entrare nei particolari delle ...
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Federico II di Svevia
Antonio Menniti Ippolito
L' imperatore che favorì l'incontro delle civiltà greca, latina e araba
Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una "meraviglia [...] IV volle per sicurezza a Lione, in Francia, nel 1245. Qui Federico fu accusato di spergiuro, rottura della pace, bestemmia ed eresia e l'assemblea deliberò la sua deposizione dal trono. Ma la decisione non ebbe alcun effetto pratico.
… e contro i ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] di Atene. Per quel che riguarda gli ebrei ne tollerò i culti, ma ridusse i loro diritti di sudditi. Gli eretici (eresia), ossia i cristiani che dissentivano dai principi della Chiesa cattolica, furono esclusi da ogni carica civile e militare e i loro ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.