Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] di tutte le Chiese locali, aveva anche il dovere di intervenire dovunque con la massima tempestività in caso di sospetta eresia, e corredò il suo scritto con un ampio trattato contro il pelagianesimo. Si è a lungo discusso sulla paternità delle ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da Parma
Bruno Nardi
Scarseggiano le notizie su questo astrologo e geomante, fiorito a Bologna negli ultimi decenni del sec. XIII, ma le poche che abbiamo sono ricavate dalle sue opere pervenute [...] , di sottoporlo al giudizio di "uomini prudenti", cioè competenti in astrologia e in teologia, se mai non fosse incappato in qualche eresia.
Due anni dopo, nel 1288, l'astrologo di Parma compose l'opera sua massima, che nel cod. Digby 134 della ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Zanone (Zenone)
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Figlio di Guido e di Andriola Terzago, nacque a Milano alla fine del sec. XIV e venne avviato sin da giovane alla carriera ecclesiastica, [...] suo episcopato intervenne nel processo di Giovanna d'Arco, inviando ai giudici una lettera in cui l'accusava di eresia, definendo le sue apparizioni illusioni del demonio e menzogne per trarre in inganno gli ignoranti. Ma nonostante questo giudizio ...
Leggi Tutto
FELICE da Cantalice, santo
Sergio Rivabene
Nacque a Cantalice, in provincia di Rieti, il 18 maggio del 1513, terzo dei cinque figli di Sante Porro e Santa Nobili.
Essendo la sua famiglia di umili condizioni, [...] l'espulsione di Ludovico da Fossombrone, due dei suoi esponenti di maggior spicco), che venne anche pubblicamente accusato di eresia. I cappuccini, tuttavia, riuscirono a superare tale difficile momento: nel 1563, prima della chiusura del concilio di ...
Leggi Tutto
BRAMANTE, Francesco
Roberto Zapperi
Oscuro esponente di quel mondo di protonotari che affollavano la Curia romana, il B. emerse dall'anonimato nell'autunno del 1570, allorché Pio V lo inviò come suo [...] i vescovi di convocare i sinodi provinciali per eliminare gli abusi e di deferire a Roma gli ecclesiastici sospetti di eresia. Erano posizioni che si accordavano assai male con l'antica tradizione gallicana fortissima nel clero francese, e il B. non ...
Leggi Tutto
MANNA, Ludovico (Angelo da Messina)
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque probabilmente a Messina nel 1514 da famiglia forse di origine spagnola; non sono noti i nomi dei genitori.
Divenuto domenicano con [...] Firenze nel 1552, in Arch. stor. italiano, CLIV (1996), pp. 68 s., 80; M. Firpo, Gli affreschi di Pontormo a S. Lorenzo. Eresia, politica e cultura nella Firenze di Cosimo I, Torino 1997, pp. 361 s., 378; G. Bertoli, Un nuovo documento sui luterani e ...
Leggi Tutto
MACULANI, Gaspare, detto il Firenzuola
Francesco Beretta
Nacque a Fiorenzuola d'Arda (lat. Florentiola) nel Piacentino l'11 sett. 1578 da Vincenzo e Fiorenza Cogni. Il padre, nobile e notaio, era esattore [...] base di un'istruzione assai sommaria del processo, Urbano VIII poté condannare Galileo all'abiura per "veemente sospetto d'eresia" il 16 giugno 1633. Effettuato l'esame dell'intenzione dell'imputato, con semplice minaccia della tortura il 21 giugno ...
Leggi Tutto
BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] formulare l'accusa di sedizione contro di lui, si valse delle sue dichiarazioni in modo da aggiungervi un'accusa di eresia. Perciò il B. deve essere compreso non nel novero ristretto dei convinti protestanti italiani di quel periodo, bensì nel più ...
Leggi Tutto
ARNOLFINI, Paolo
Gemma Miani
Nacque a Lucca nel 1519 da Pietro di Niccolò e da Margherita Balbani. Verso i quindici anni rimase orfano di padre, assieme al fratello maggiore Niccolò (1510-51 circa) [...] S. Giulia, rettore e priore della chiesa di S. Pietro Maggiore, parroco della chiesa di S. Pietro a Mozzano). Prevenendo la repressione dell'eresia, che di lì a poco sarebbe scoppiata a Lucca, l'A. lasciò la città nel 1555 e si stabilì a Ginevra. Fu ...
Leggi Tutto
ALBANI (Albano), Giovan Gerolamo
Giovanni Cremaschi
Nacque il 3 genn. 1509 a Bergamo da Francesco, di nobile famiglia, chiamato dai concittadini per i suoi meriti "pater patriae", e da Caterina Pecchio. [...] con il domenicano Michele Ghislieri.
Nel 1550 questi era giunto a Bergamo per istruirvi processi a carico di persone sospette di eresia, tra le quali il vescovo Vittore Soranzo. L'A., la cui fama di giurista era già ampia e consolidata, gli fu ...
Leggi Tutto
eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.