Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Innocenzo IV
Alberto Melloni
A Sinibaldo Fieschi, giurista genovese, cardinale di corte, papa dal 1243 ed espressione di un nuovo tipo di pensatori politici del diritto, si deve un'idea fondamentale [...] di giudicare della fedeltà degli ebrei alla sola torah e di punire lo studio osservante del Talmud, e ovviamente di punire l’eresia.
Eresia e tortura
Nel dare la caccia agli eretici (lo spiega la bolla Ad extirpanda, datata il 15 e 22 maggio 1254 da ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] incarico in un breve: con tutti i mezzi in suo potere egli doveva cercare di eliminare, addirittura di estirpare, l'eresia diffusa in Germania. Un compromesso sulla questione della fede era fuori discussione: ai seguaci di Lutero si doveva porre solo ...
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Cardinale, nato nel 1538, di famiglia signorile e colta. Latinista elegante e versatissimo nel diritto civile insegnò, nel 1562, a Bologna e poi, dal 1565 al 1574, a Salerno. Nel 1576, Gregorio XIII lo [...] libertà di religione ai commercianti inglesi, la deliberazione del sovrano di non assumere al suo servizio persone sospette di eresia, la preventiva richiesta di consiglio al nunzio nell'eleggere un vescovo, la cura nel provvedere di degni pastori le ...
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GRAZIANI, Antonio Maria
Marcella Marsili
Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), nell'alta valle del Tevere, il 23 ott. 1537 da Giulio e da Ludovica Sernada, entrambi di illustre famiglia. Ultimo [...] si sarebbero uniformati alle prescrizioni dell'Indice e che non avrebbero ammesso all'arte chiunque fosse sospettato d'eresia. La Serenissima non accettò questa imposizione perché ciò avrebbe significato la subordinazione di un'arte laica alla Sede ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] di Atene. Per quel che riguarda gli ebrei ne tollerò i culti, ma ridusse i loro diritti di sudditi. Gli eretici (eresia), ossia i cristiani che dissentivano dai principi della Chiesa cattolica, furono esclusi da ogni carica civile e militare e i loro ...
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GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] 1426, rispettivamente a Viterbo e a Rieti, quando al Senese fu ingiunto di recarsi a Roma per difendersi dall'accusa di eresia per avere predicato e diffuso il culto del nome di Gesù, incentrato sulla devozione del trigramma "IHS", spesso esposto da ...
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SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] dall'obbedienza a Federico 'detto imperatore' e minacciava di procedere a tempo debito contro di lui come gravemente sospetto di eresia, "secundum quod in talibus requirit ordo juris" (ibid., pp. 286-289). Nello stesso giorno fu data notizia della ...
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GIOVANNI da Lugio (Luio)
Gabriele Archetti
Nacque nel Bergamasco, secondo quanto afferma Raniero Sacconi, che lo chiama "Iohannes de Lugio Bergamensis" (p. 51). Molto probabilmente infatti G. proveniva [...] des deux principes), a cura di Ch. Thouzellier, Paris 1973, pp. 33 s., 36-38, 40, 42, 47, 60-62; R. Manselli, L'eresia del male, Napoli 1980, pp. 237-243; G. Zanella, Itinerari ereticali, cit., p. 87; A. Pesenti, Dal Comune alla signoria (1187-1316 ...
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Nel nuovo ordinamento della Corte d'assise (decreto legislativo 23 marzo 1931, n. 249), il collegio di questa corte risulta composto di 2 magistrati e di 5 assessori popolari: questi ultimi in qualità [...] In genere fu lasciato in facoltà dei vescovi il servirsi dell'opera di assessori: ma per alcune cause, per es. quelle di eresia (X, 5, 2, 11), la presenza di essi fu obbligatoria. Leone X anzi con la costituzione Regiminis universalis Ecclesiae del 4 ...
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FRANGIPANE, Cornelio
Maristella Cavazza
Nacque a Tarcento, nei pressi di Udine, l'8 sett. 1508, da Pietro di Castello e da Giulia Neuhaus, terzo di tredici fratelli.
Fin dal XIII secolo la famiglia [...] academicorum ab anno 1526 ad annum 1537, a cura di E. Martellozzo Forin, Padova 1970, pp. 148, 312; L. De Biasio, L'eresia protestante in Friuli nella seconda metà del sec. XVI, in Mem. stor. forogiuliesi, LII (1972), pp. 107, 114 s.; S. Bertossi - G ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.