CAMPEGGI, Lorenzo
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna nel 1574; studiò diritto civile ed ecclesiastico a Bologna e a Pisa, dove si addottorò. Intrapresa la carriera ecclesiastica, ottenne la carica di [...] dalla corte spagnola. Non soltanto il nunzio riteneva di doversi rallegrare per la morte dell'inarrestabile esponente dell'eresia, ma anche riteneva che questo avvenimento dischiudesse finalmente la via ad un accordo con la Francia, fatta questa ...
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DEVOTI, Giovanni
Agostino Lauro
Nacque a Roma da Fabio, oriundo genovese, e da Maddalena Stella, veneziana, l'11 luglio 1744. Ricevuta l'istruzione primaria dal padre, compì gli studi umanistici dagli [...] di Giovanni Valentino Eybel che considera il più rabbioso nemico della Chiesa cattolica e l'antesignano dell'eresia contemporanea per le aberrazioni profuse nella Introductio. Per stabilire presupposti adeguati e fondamenti logici all'impianto ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] cui le argomentazioni tradizionali (spergiuro, sospetto d'eresia, sacrilegio, inosservanza dei patti) sono accompagnate negazione del disegno divino ed è perciò la più grave delle eresie; esso viene a decadere automaticamente, consentendo al papa di ...
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CAMPEGGI, Giovanni Battista
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1507 da Lorenzo - poi cardinale - e da Francesca Guastavillani. Ebbe una prima formazione di tipo umanistico nella casa paterna, sotto [...] di evitare che si imponessero ai vescovi carichi troppo gravosi (come l'obbligo di predicare). Una sua accusa di eresia al generale dei serviti nella congregazione generale del 4 giugno lo rivela non troppo esperto in materie teologiche. L'ultimo ...
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FESTE LITURGICHE
A. Paribeni
Con l'espressione f. liturgiche si intende comunemente un complesso di solenni ricorrenze religiose andato codificandosi nel corso della storia della cristianità orientale. [...] , che proprio nell'immagine trovava un veicolo espressivo ideale anche come arma polemica nei confronti dell'eresia iconoclasta; in tali cicli infatti tanto le scene commemoranti gli eventi maggiori (Natività, Trasfigurazione, Ascensione) quanto ...
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FAVARONI, Agostino (Agostino da Roma)
Daniela Gionta
Nacque intorno al 1360 a Roma. Nulla si sa della sua famiglia di provenienza: la prima notizia certa si rinviene nei registri dell'Ordine agostiniano [...] hussita, erano state formulate dal loro autore in buona fede e che perciò dovevano essere scagionate dall'accusa di eresia.
È verosiniilmente a questo punto, dopo l'intervento di Torquemada, che deve collocarsi il documento redatto da Heinrich ...
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GENTILE, Valentino (Giovanni Valentino)
Stefano Calonaci
È incerta la data di nascita del 1520, indicata da Del Re senza supporti documentari (e comunque le fonti sulla vita del G. sono scarsissime e [...] del G. era ancora in carica, lo fece arrestare l'11 ag. 1566, nel tentativo evidente di allontanare il sospetto di eresia che il G. gli aveva procurato con la dedica della Confessio fidei.
Sottoposto a un nuovo processo che si protrasse per un ...
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CAETANI, Antonio
Dieter Girgensohn
Appartenente ad una delle maggiori famiglie romane, figlio terzogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino, nacque forse nel settimo decennio del sec. XIV. Poiché [...] . A quell'epoca faceva parte di una commissione cardinalizia incaricata dal papa di esaminare la questione di Jan Hus, sospetto di eresia.
Questo incarico non era stato ancora assolto quando l'11 genn. 1412 il C. morì a Roma. Il giorno successivo la ...
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GIOVANNI da Montenero
Luigi Canetti
Nacque verosimilmente verso la fine del secolo XIV, forse nel borgo toscano di Montenero, nel Livornese. Quanto al nucleo familiare d'origine, alcuni scrittori autorevoli, [...] di equivoco che le due persone costituiscono un solo principio la cui unità non può negarsi se non incorrendo nell'eresia di Ario, che distingueva la natura del Padre da quella del Figlio.
Gli interventi di G. destarono profonda impressione sui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] d’Europa, anche in politica» (Carteggi, cit., p. 289), in particolare dalla pace di Westfalia in avanti: l’eresia in campo religioso generava dispotismo ed esaltazione dello Stato ovunque il protestantesimo riuscisse a estendere la propria influenza ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.