GUALDO, Gabriele
Anna Rita Capoccia
Nacque a Vicenza, dal conte Giovanni Battista e da Massimilla Murari, veronese, nel 1659.
Il G. compì i suoi primi studi a Piacenza; l'8 luglio 1674 vestì l'abito [...] un deciso attacco alle principali tesi del probabilismo, che - sostenute e diffuse soprattutto dai gesuiti - avrebbero fomentato le eresie e avrebbero assecondato le "male inclinationi del tempo". Allo scritto aveva risposto anche il gesuita G.B. De ...
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RONCAGLIA, Costantino
Marco Cavarzere
– Nato a Lucca il 3 novembre 1677 da Antonio e da Maria Lucida Diversia, entrò nella Congregazione della Madre di Dio all’età di sedici anni. Iniziò il suo noviziato [...] in confutazione dei moderni atomisti e a difesa di un’interpretazione ortodossa del miracolo eucaristico. Contro le recenti eresie aveva peraltro già preso posizione nel 1712, pubblicando un riadattamento in italiano, in forma molto più sintetica ...
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. Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette [...] adepti e nelle dottrine riproducono atteggiamenti spirituali e pratici ben noti allo storico delle religioni e delle eresie. Tale fenomeno, frequentissimo nei paesi anglosassoni ma non ignoto neppure all'Europa continentale, presenta allo storico il ...
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. Celebre dichiarazione, monument vide ct sonore - così il Metternich nel 1829- mélange d'idées religieuses et d'idées politiques libérales, firmata a Parigi, il 26 settembre 1815, da Alessandro I di Russia, [...] i primi indizî di ciò che fu poi detto tolstoismo. Alcuni andavano al protestantesimo o al cattolicesimo, altri alle antiche eresie o ai misteri massonici: il fatto che l'aristocrazia di Pietroburgo mandava i suoi figliuoli nel collegio dei gesuiti ...
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ZABARELLA, Francesco
Enrico Carusi
Cardinale, nato a Piove di Sacco (Padova) il 10 agosto 1360, morto a Costanza il 26 settembre 1417, insigne canonista. Studiò letteratura e diritto a Padova, passò [...] . Tale scopo di conciliazione si riscontra anche a base di tutti i giudizî per risolvere le questioni a lui sottoposte circa le eresie di Giovanni Hus e Girolamo da Praga, e per comporre il dissidio fra i Polacchi e l'Ordine Teutonico, come pure tra ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] greci o latini a loro contemporanei: per esempio a quelle di Tertulliano (m. dopo il 220) contro la filosofia, alleata delle eresie, e contro la dialettica del "riprovevole Aristotele", o a quelle di Eusebio di Cesarea (m. 340) contro gli eretici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giustiniano e la riconquista dell'Occidente
Tullio Spagnuolo Vigorita
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I 38 anni di regno di Giustiniano [...] a occupare anche Sardegna, Corsica e Baleari. La chiesa cattolica riottiene i beni che le erano stati sottratti; le eresie, in particolare quella dei vinti, l’arianesimo, sono nuovamente condannate. Negli anni successivi varie ribellioni delle tribù ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] chiaro che egli vedeva la riforma luterana - senza alcuna conoscenza dei testi di Lutero - solo come una reviviscenza di eresie ben note nella storia della Chiesa e da tempo condannate. Cominciando dalla negazione del primato papale, egli compose una ...
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BIZZARRI, Pietro
Silvana Menchi
Nato nel 1525 in Umbria, egli si dice talora "Perusinus", talaltra "Sentinas", cioè di Sassoferrato Castello, come afferma il Giacobilli (Bibliotheca Umbriae, Fulgineae [...] giudizio, nella quale non era né natura né nervo né spirito historico, la quale oltre a questo era piena di tante eresie, e anche in tutto e per tutto favorevole agli eretici, che il piùgran nemico della cattolica religione in Sassonia non averia ...
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Sacro Romano Impero
Antonio Menniti Ippolito
Apoteosi e declino degli imperatori della cristianità
La notte di Natale dell’800 papa Leone III incoronò imperatore Carlomagno nella basilica di S. Pietro. [...] lite con l’imperatore d’Oriente su vari temi – la questione delle immagini sacre, il modo di fronteggiare scismi ed eresie, ma soprattutto la pretesa alla supremazia dei sovrani di Bisanzio –, i pontefici dovettero cercare nuove alleanze. L’esigenza ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.