Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] vive nel mondo, nel secolo, secolarizzazione dei beni ecclesiastici fu chiamata nel Cinquecento, tempo di riforme, scismi ed eresie, il passaggio delle terre della Chiesa nelle mani del potere statale.
In realtà “l’eclisse del sacro”, per riprendere ...
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DANIO, Amato
Cinzia Cassani
Nacque a Saponara, ora Grumento Nova in provincia di Potenza, il 18 ott. 1619 da ricca famiglia gentilizia. Giovanissimo, fu condotto a Napoli a frequentare il corso di lettere [...] la Spagna aveva evitato "l'esecrabili et orribili sollevationi de' popoli, e rivolgimenti di Stato" e l'Italia il diffondersi dell'eresia. Non era quindi con l'abolizione del S. Offizio che si potevano evitare gli eccessi di severità, ma solo con la ...
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SIMIOLI, Giuseppe
Ugo Dovere
– Nacque a Napoli il 26 giugno 1712 da Agnello e da Angela Mellone. Il padre, aurifaber argenterius, apparteneva a una nota famiglia di scultori-orafi.
Orientato a entrare [...] Martini e Scipione de’ Ricci.
Malgrado le sue posizioni filogiansenistiche, nel 1772 approvò per la stampa la Storia delle eresie di s. Alfonso Maria de Liguori ed esaminò la regola della congregazione del Ss. Redentore in vista dell’approvazione ...
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GUIDI, Michelangelo
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 19 marzo 1886, terzogenito di Ignazio, insigne semitista dell'Università di Roma, e di Carolina Guerrieri. I suoi studi iniziali furono classici e, [...] che altri studiosi del suo tempo ritenevano di aver identificato nella predicazione maomettana.
Negli studi islamici, il tema delle eresie percorre la ricerca del G. a partire dal suo primo saggio in questo campo, su una confutazione del manicheismo ...
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BRAGADIN, Filippo
Giovanni Pillinini
Nacque il 3 sett. 1509 da Gianfrancesco - della famiglia di Giacomo Bragadin di S. Maria Formosa. La madre era una Boldù. Lo troviamo ricordato una prima volta nel [...] e quindi maggiormente aperta alle correnti del protestantesimo d'oltralpe. Il B. rischiò in tale occasione di essere accusato di eresia e fu sul punto di essere convocato a Roma e scomunicato. Di fronte a tali pericoli e soprattutto per non fornire ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] quello dantesco inflitto ai simoniaci). In effetti, la voce autentica del G. si fa sentire solo in materia di eresie (minuziosamente elencate), eretici e opere ereticali, e nella scelta di Agostino, motivata dall'influenza di un sacerdote agostiniano ...
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BISANTI, Paolo
Gerhard Rill
Nacque nel 1529 a Cattaro. Studiò a Padova dove conseguì il titolo di doctor utriusque iuris; in data ignota ottenne il beneficio di S. Maria de Flumine a Cattaro. Quando [...] Gorizia, San Pietro dell'Isonzo, Ranziano, Vogheresca, Vipulzano, Vipacco, tutto il Basso Friuli orientale, il Carso. Trovò eresie, dissolutezza e ignoranza dei chierici in misura anche maggiore che nelle visite precedenti. Analoga esperienza fece l ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] ’antichità influì decisamente su varie formazioni religiose sincretistiche, tra cui il mitraismo occidentale, il manicheismo, varie eresie cristiane di tipo gnostico e, in Mesopotamia, il mandeismo.
Appartiene al gruppo iranico dell’indoeuropeo. Lo ...
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. Le origini. - La vita civile degli Arî insediati nel Pengiab e nell'alta valle del Gange verso il 1000 a. C. si accentra nel villaggio, dove i sacerdoti o brahmani, gelosi custodi del "sapere" (veda), [...] "Non c'è coscienza (cioè coscienza della propria personalità) dopo la morte". In simil modo il buddhismo ripudia, come un'eresia che preclude il nirvāṇa, la credenza nell'anima permanente ammessa dal Sāmkhya-Yoga non meno che dai seguaci del Jina. La ...
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SOCINI, Lelio e Fausto
Delio CANTIMORI
Erano rispettivamente figlio e nipote del giurista Mariano. Per la storia del movimento riformatore italiano essi hanno poca importanza. Ma grande ne hanno come [...] rogo di M. Serveto. È a questo punto (1554) che T. Beza formula contro di lui le gravi accuse di pericolosa eresia che manterrà fino alla morte dell'italiano. Anche Calvino sospettava che egli fosse fra i collaboratori del De Haereticis di Martinus ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.