Califfo abbaside (sec. 8º), figlio di al-Manṣūr. Regnò dal 775 al 785; si distinse per fortunate campagne contro i Bizantini e per la persecuzione all'interno delle eresie dualistiche a mezzo di una inquisizione [...] di stato ...
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Prete sardo (m. 468), arcidiacono di Leone Magno e suo legato al tempestoso Concilio di Efeso (449), gli successe (461) e ne continuò la politica, tesa a sradicare le eresie (scomunicò Eutiche e Nestorio) [...] e a confermare la superiorità di Roma, in particolare sui metropoliti di Gallia e Spagna. Nel 465 riunì un sinodo a Roma dal quale furono disciplinate le ordinazioni sacerdotali e proibite le traslazioni ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), probabilmente monaco, della Gallia piuttosto che dell'Africa; visse a Roma. Gli sono attribuiti scritti esegetici, agiografici e polemici; l'opera più importante è il Praedestinatus, [...] elenco di eresie, rivolto a combattere discretamente le idee agostiniane sulla grazia e il libero arbitrio: espressione della corrente teologica cosiddetta semipelagiana. ...
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Teologo protestante (Gottinga 1823 - Rostock 1894), prof. a Gottinga (1854) e a Rostock (1860); s'interessò specialmente delle origini del luteranesimo. Gli si riconosce il merito di avere contribuito [...] a individuare il moto valdese nel complesso delle eresie medievali (Die Waldenser im Mittelalter, 1851). ...
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Vescovo di Adrumeto nella Bizacene (sec. 6º); nella questione dei Tre Capitoli si schierò dalla parte di papa Vigilio; autore di un commento all'Apocalisse (basato sull'esegesi di Agostino e di Ticonio) [...] e di un'opera, perduta, sulle eresie. ...
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Mistico fiammingo (Ruysbroeck, Bruxelles, 1293 - Groenendael 1381). Compì studî filosofici e teologici, fu ordinato prete nel 1317 e per venticinque anni fu cappellano nella chiesa di Santa Gudula a Bruxelles. [...] Spirito incline alla meditazione, abbandonò la lotta alle eresie e la critica agli abusi del clero per ritirarsi (1343) nell'eremo di Groenendael, dove nel 1350 fu eretta una casa di canonici regolari di cui divenne priore. Il culto fu confermato ...
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Storico (Roma 1657 - ivi 1723), figlio di Gian Lorenzo, fu canonico di S. Maria Maggiore in Roma; scrisse Memorie istoriche di ciò che hanno operato i sommi pontefici nelle guerre contro i Turchi (1685), [...] una Istoria di tutte le eresie (1º vol. 1709; ediz. completa in 4 voll., 1711), continuata da G. Lancisi, Il tribunale della S. Rota Romana (1717), una Vita del venerabile Giuseppe da Copertino (1722) e inoltre un'affettuosa biografia del padre ( ...
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Scrittore siriaco nestoriano (fine sec. 8º - inizio sec. 9º); scrisse il Libro degli scolî, vasto commento di tutta la Bibbia siriaca, diviso in undici capitoli e ricco di numerosi excursus di argomento [...] filologico, filosofico, teologico e scientifico; esso contiene anche una particolareggiata esposizione delle eresie, di notevole importanza per la storia del manicheismo in quanto riporta frammenti delle opere di Mani nell'originale siriaco. ...
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Scrittore (n. presso Eleuteropoli, Palestina, dopo il 310 - m. nel 403); in gioventù visse da monaco in Egitto, dove apprese le regole e la dottrina degli asceti egiziani; fondò quindi un monastero presso [...] Ancoratus, e subito dopo il poderoso Panarion ("contravveleno" contro tutte le eresie) in tre libri, nei quali sono descritte 80 eresie. Nonostante la mancanza di senso critico con cui sono trattate le fonti, il Panarion offre una documentazione ...
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eresia
ereṡìa (pop. tosc. reṡìa) s. f. [dal lat. haerĕsis (nel sign. eccles.), gr. αἵρεσις, propr. «scelta», der. di αἱρέω «scegliere»]. – 1. Dottrina che si oppone a una verità rivelata e proposta come tale dalla Chiesa cattolica e, per estens.,...
eresiare
ereṡïare (o reṡïare) v. intr. [der. di eresia] (aus. avere), pop. tosc. – Dire bestemmie o grossi spropositi: non mi far e.; dovevi sentire come eresiava.