BERTRANDO
Zelina Zafarana
Le sole notizie sicure che si hanno di B. risalgono al pontificato di Onorio III.
Nulla sappiamo, infatti, di lui per gli anni che precedettero il 1217; nientre resta pur sempre [...] di sollecitatore a oltranza nei riguardi di Simone di Montfort attribuisce a B. anche Guglielmo di Puylaurens, ostile agli eretici ma meridionale, che scrive in un periodo posteriore agli avvenimenti, ma che fa in rapporto con un protagonista, Folco ...
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DE BENEDICTIS, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque ad Ostuni (Lecce) il 20 genn. 1622, da una famiglia di oscura origine. Priva d'avvenimenti di rilievo la sua vita, tutta dedicata con intensa [...] creduto da più di Aristotele": e proprio dal cogito muove il D. per demolire Cartesio, che se non è eretico è affine agli eretici, affermando che le cose sono indipendenti dal pensiero. La quarta lettera, ad Arrigo Filostasio (probabilmente Filippo D ...
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BONFIGLIO
Paolo Cammarosano
Era canonico della cattedrale senese nel novembre del 1213 quando la badessa di S. Abbondio lo istituì suo procuratore nelle vertenze con il monastero di S. Eugenio; circa [...] Suscepti cura regiminis, che commetteva al priore dei predicatori e al guardiano dei minori l'inquisizione e la persecuzione degli eretici in Siena A B. il pontefice Innocenzo IV indirizzò dal 1244 al 1252 una serie di epistole e bolle relative ...
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TOMMASO da Bergamo
Dario Busolini
TOMMASO da Bergamo (da Olera). – Nacque a Olera, presso Bergamo, nel 1563 da Pietro e da Margherita Acerbis de Viani, discendenti da un’antica famiglia ormai decaduta.
Visse [...] A. Sana, I, Selva di contemplazione, Brescia 2005, II, Scala di Perfezione, 2010, III, Concetti morali contro gl’eretici, Trattatelli ascetici, 2016).
Il primo testo pubblicato da padre Giovenale è la Selva di contemplazione sopra la vita, passione e ...
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ANDREASI, Marsilio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Mantova da Gerolamo e da Ippolita Gonzaga. La famiglia degli Andreasi doveva appartenere alla media nobiltà mantovana come conferma il fatto che Gerolamo, [...] morale e religiosa italiana nel sec. XVI, in Gedenkschrift zum 400, Todestag Erasmus von Rotterdam, Basel 1936, p. 110; Id., Eretici italiani del Cinquecento, Firenze 1939, pp. 116, nota 1, 184 nota 1; F. Lemmi, La riforma in Italia e i riformatori ...
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MOLES, Annibale
Marco Nicola Miletti
MOLES, Annibale. – Nacque a Gravina di Puglia, nella prima metà del secolo XVI, secondogenito di Francesco e di Beatrice Tolosa (d’incerta nazionalità).
La famiglia, [...] conferí al M., con lettera del 16 sett. 1561, le prerogative della Magna Curia e lo autorizzò a condannare a morte gli eretici e confiscarne i beni. Arrivato in Calabria il 19 settembre, il M. fu «mal ricevuto»: i valdesi gli contrapposero un piccolo ...
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BALBANI, Manfredi
Gemma Miani
Nacque a Lucca l'8 ott. 1544, terzogenito di Giovanni di Francesco, mercante-banchiere, e di Zabetta Calandrini. Nel 1556 il padre si separò dai fratelli Tommaso, Matteo [...] quegli anni, la capitale francese andava assumendo una crescente importanza come centro bancario; tra gli altri, alcuni banchieri "lucchesi eretici" vi avevano di recente trasferito la sede dei loro affari da Lione. Pare certo che il B. fungesse da ...
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ROCCA DI PRALORMO, Bartolomeo
Vincenzo Lavenia
ROCCA DI PRALORMO, Bartolomeo. – Nacque a Pralormo, in Piemonte, intorno al 1535.
Il suo nome compare per la prima volta quando il capitolo generale dell’Ordine [...] da parte dei medici che visitavano gli ammalati – si rifiutò di far eseguire una sentenza emanata da Rocca contro un eretico, e l’episodio si ripeté nel 1597 e nel 1598: a Rocca fu richiesto già dal 1595 di permettere l’assistenza di ufficiali ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] , gli attribuì senz'altro la conversione, in capo a tre giorni di disputa serrata, di un gentiluomo italiano eretico residente a Cracovia; tacque sulle critiche al carattere e al comportamento del C., avanzate da superiori e confratelli; esaltò ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] delle fonti. Resistono al tempo la Storia documentata di Carlo V e gli studi sul S. Offizio, i riformatori e gli eretici italiani (in particolare Degli eretici di Cittadella, in Atti d. R. Ist. ven. di sc. lett. ed arti, s. 4, II [1872-73], pp. 340 ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.