ENRICO (Enrico da Metz, "de Metis")
Josef Riedmann
Originario della Lorena, entrò, ignoriamo quando, nell'Ordine cisterciense; rivesti dal 1297 al 1307 l'ufficio di abate dell'abbazia di Eusserthal in [...] . Durante l'episcopato di E. l'Inquisizione si impegnò con successo, in quelle regioni, nella lotta contro gli eretici. Ulteriori riforme di diversi enti religiosi ed altre misure testimoniano la sollecitudine del vescovo E. per la vita spirituale ...
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GRANDI, Dino
Paolo Nello
Nacque a Mordano, presso Imola, il 4 giugno 1895, da Lino e Domenica Gentilini.
Il padre era un piccolo imprenditore agricolo fattosi da sé; la madre una maestra elementare. [...] a La Libertà economica di A. Giovannini; ma coniugava tale idea con categorie desunte dal nazionalismo, dagli eretici della sinistra, da certe sintesi operate nel crogiolo interventista. Fu, pertanto, convinto assertore della tesi dei due ...
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FILANGIERI, Riccardo
Norbert Kamp
Nato intorno al 1195 da Giordano (morto nel 1227), feudatario di Nocera, discendente dal normanno Angerio insediatosi in Italia meridionale prima del 1100, e da Oranpiasa, [...] Napoli incaricò del compito l'arcivescovo Lando di Reggio Calabria e il F. come braccio secolare. I due fecero arrestare gli eretici la cui colpevolezza era provata, ma non emisero, a quanto pare, alcuna sentenza di morte.
Nell'agosto 1231, dopo aver ...
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ALFONSO II d'Este, duca dì Ferrara
Romolo Quazza
Nacque da Ercole II e da Renata di Francia il 22 nov. 1533. Ebbe una accuratissima educazione letteraria e cavalleresca. All'insaputa del padre, nel [...] di Montargia. A. non si mostrò tuttavia proclive, in seguito, a cedere alle pressioni dell'autorità ecclesiastica per la consegna di eretici.
Il 21 apr. 1561 morì la duchessa Lucrezia de' Medici, che nei tre anni passati alla corte di Ferrara si era ...
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CARACCIOLO, Galeazzo
E. William Monter
Nacque a Napoli, unico figlio maschio di Colantonio, marchese di Vico dal 1531, e di Giulia della Lagonessa nel gennaio del 1517.
Il C. venne perciò educato con [...] Il C. però rifiutò facendo notare a Colantonio che la parola del papa non poteva essere considerata vincolante quando riguardava gli eretici, e la sua decisione si rivelò ben presto saggia: Paolo IV infatti (che era anche prozio paterno del C.) in un ...
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MANDELLO, Robaconte da
Paolo Grillo
Figlio di Enrico, nacque presumibilmente a Milano verso il 1170. Le notizie sulla sua vita, al di là di quelle sull'attività politica, sono molto scarse. Si è addirittura [...] ire di Federico II, che in una missiva del 20 apr. 1239 lo accusò di aver agito con parzialità, per favorire Milano e gli eretici di quella città. L'atto è stato frainteso da Biscaro, secondo il quale il M. sarebbe stato l'oggetto degli attacchi del ...
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ARNOLFINI, Paolo
Gemma Miani
Nacque a Lucca nel 1519 da Pietro di Niccolò e da Margherita Balbani. Verso i quindici anni rimase orfano di padre, assieme al fratello maggiore Niccolò (1510-51 circa) [...] altri Lucchesi. Dopo il 2 luglio 1566 l'A. non poté più sperare in un ritorno a Lucca, dove venne condannato come eretico e ribelle dal governo della Repubblica.
Egli svolse a Ginevra una varia attività mercantile, che andò dal commercio della seta e ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] nei confronti della tradizione diplomatica pontificia, fu quindi quella di comprendere nella mediazione anche gli Olandesi eretici; neanche in questi termini, tuttavia, la mediazione ebbe fortuna giacché sia gli Spagnoli sia gli Olandesi ...
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INNOCENZO IX, papa
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre, Antonio, proveniva da Cravegna [...] Roma a muoversi con prudenza senza danneggiare il commercio librario, denunciando invece i molteplici sotterfugi per introdurre affermazioni eretiche nelle edizioni veneziane. Nel 1568 il Facchinetti fu incaricato da Pio V di provvedere di libri la ...
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FOSCARINI, Alvise
Roberto Zago
Primogenito di Giacomo di Alvise del ramo dei Carmini (già S. Fosca), esponente di primo piano della politica veneziana nella seconda metà del XVI sec., e di Elena Giustinian, [...] forte, anzi ancora più forte e potente, che facesse da antemurale principale nel mondo contro tutti gli infedeli, musulmani o cristiani eretici che fossero.
Lo scontro non fu privo di asprezze e di colpi bassi; il F. fu posto sotto sorveglianza, la ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.