ortodossa, chiesa
Sergio Parmentola
I cristiani di rito greco
Sorto originariamente in ambito religioso, il termine ortodossia (dal greco orthòs «retto» e dòxa «opinione») significa «opinione conforme [...] dallo Spirito Santo. Chi si attiene alla verità, definita nei dogmi (dogmatismo), è ortodosso; chi se ne allontana, è eretico (eresia).
In senso stretto, l’ortodossia appartiene alla sfera religiosa, ma in senso lato il termine oggi viene usato anche ...
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ANDREA da Perugia
Riccardo Capasso
Vissuto tra la fine del sec. XIII e la prima metà del sec. XIV è forse da identificarsi con quell'"Andreas de Perusio" che, il 15 sett. 1332, riceveva per ordine di [...] si fondava l'editto di deposizione emesso da Ludovico il Bavaro contro Giovanni XXII: il pontefice, anche se fosse veramente eretico, come pretende la pubblicistica imperiale, non può essere deposto dal sovrano temporale, la cui autorità è di ordine ...
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(fr. cathares; sp. cátaros; ted. Katharer; ingl. cathars).- Eretici medievali, a partire dal sec. XI, così chiamati dal greco καϑαρός "puro".
Nomi. - I càtari ebbero nomi diversi, indicanti i diversi focolari [...] a lui soggetto; la sua anima, che è puro spirito, è opera e proprietà di Dio. Da questo dualismo, spiegato dagli eretici miticamente attraverso narrazioni diverse, deriva l'intima lotta che lacera la coscienza dell'uomo, la cui anima è schiava della ...
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Economista inglese, nato a Londra il 25 febbraio 1860, morto a Canterbury il 23 luglio 1927. Discepolo di A. Toynbee, dal 1888 al 1892 insegnò economia politica nell'università di Toronto (Canada); dal [...] della scuola storica, e cultore di politica economica e assertore della politica doganale imperiale. Egli affermava di essere un "eretico" di fronte ai suoi colleghi delle università inglesi; e certo, in ambedue le caratteristiche della sua opera, fu ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] morale " di Farinata. Ma il Fubini (1947) aveva opposto che non si poteva parlare di tale contrasto, ribadendo che la condanna dell'eretico non è più che l'antefatto della poesia di F. e che il suo dramma resta " puramente politico ed umano, anche se ...
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BASSANO, Luigi
Franz Babinger
Nacque a Zara ed è noto quasi solo per le notizie che si possono desumere dal suo scritto sulle condizioni dell'impero ottomano nella prima metà del sec. XVI.
Dalla prefazione [...] 1530 e il 1540; quale motivo l'avesse sospinto in Oriente non si può desumere dal suo racconto. Verso il 1537 vi conobbe un eretico che "una santissima heresia" condusse in Turchia (c. 31 r). Per l'anno 1540 riferisce di incendi a Stambul e in altri ...
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Storico e politologo italiano (n. Cuneo 1947). Figlio di N. Revelli, è stato allievo di N. Bobbio e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino. Insegna Scienza della politica all’Università [...] citare Finale di partito (2013), Dentro e contro. Quando il populismo è di governo (2015), Non ti riconosco. Un viaggio eretico nell'Italia che cambia (2016), Populismo 2.0 (2017), La politica senza politica. Perché la crisi ha fatto entrare il ...
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FRATICELLI
Livario Oliger
. Setta religiosa, sparsa specialmente in Italia fra il 1317 e il 1466. Il nome, che ne dimostra l'origine italiana, occorre per la prima volta in un documento pontificio: [...] dottrina principale che Giovanni XXII con le quattro decretali "ereticali" sulla povertà di Cristo ha rinnegato la fede, è divenuto eretico, ed è quindi decaduto anche dal papato; i suoi successori, non correggendo l'errore, si trovano nella medesima ...
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RADICATI, Alberto, conte di Passerano e Cocconato
Carlo Morandi
Nacque a Torino nel 1698. Nel 1707 entrò nella vita di corte a Torino. Ancora giovanissimo abbandonò la fede cattolica per il credo calvinista: [...] il sovrano ad accogliere i suoi radicali progetti di riforma ecclesiastica, e il timore di essere perseguitato e colpito come eretico. Tale condotta del R. fece fallire le trattative per un suo rimpatrio, e una lettera di Vittorio Amedeo II (20 ...
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ONORIO I, papa
Pietro Tacchi Venturi
Di nobile famiglia campana, innalzato al pontificato alla morte di Bonifacio V, il 27 ottobre 625. Energico, saggio, dotto, pieno di zelo religioso, egli si mantenne [...] fu quindi non dogmatico, ma puramente "disciplinare", commesso per non avere sostenuto l'esatta terminologia, voluta sopprimere a torto dall'eretico Sergio.
Bibl.: Per le fonti v. Mansi, XI, 579-82; Migne, Patr. Lat., LXXX, col. 474 seg.; Kirch ...
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eretico
erètico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo haeretĭcus, gr. αἱρετικός, propr. «che sceglie»; v. eresia] (pl. m. -ci). – 1. Chi, pur facendo parte di una chiesa o confessione religiosa, si fa promotore, sostenitore o seguace di un’eresia;...
eretismo
s. m. [dal gr. ἐρεϑισμός, der. di ἐρεϑίζω «eccitare, irritare»]. – In medicina, termine generico per indicare una condizione di ipereccitabilità: e. cardiaco, e. psichico.